DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 22/06/2011
DISCUSSIONE IL 22/06/2011
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/06/2011
DISCUSSIONE IL 23/06/2011
ACCOLTO IL 23/06/2011
PARERE GOVERNO IL 23/06/2011
DISCUSSIONE IL 23/06/2011
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 23/06/2011
APPROVATO IL 23/06/2011
CONCLUSO IL 23/06/2011
Atto Camera
Mozione 1-00641
presentata da
IGNAZIO MESSINA
testo di
lunedì 23 maggio 2011, seduta n.476
La Camera,
premesso che:
il primo trimestre del 2011 ha fatto registrare un grande fermento politico e sociale che ha interessato il Maghreb, ma anche il Mashreq. Contro i regimi autoritari dei Paesi arabi si sono verificati, infatti, significativi moti popolari, che, accesisi in Algeria, si sono tumultuosamente estesi in Tunisia e in Egitto (dove i rispettivi Presidenti sono stati costretti alle dimissioni), ma anche in Bahrain, nello Yemen, in Siria, provocando molti morti e feriti;
la crisi in questa parte del Mediterraneo sta provocando e continuerà a provocare problemi e disagi per il nostro Paese, con ripercussioni economiche evidenti nell'isola di Lampedusa. In particolare, l'insicurezza dovuta alla guerra libica che vede attivamente coinvolta l'Italia e l'emergenza creata dal massiccio arrivo nel nostro Paese di profughi e immigrati, con immagini e notizie drammatiche diffuse da tutti i media, hanno compromesso l'immagine dell'isola nel mondo;
a causa dei continui sbarchi di immigrati e profughi, aggravati anche da ciò che sta accadendo nel Nord Africa, l'isola di Lampedusa è divenuta il territorio più colpito dalla crisi. L'economia lampedusana è principalmente basata sul turismo e l'assessore di Lampedusa che se ne occupa ha calcolato danni per più di 4 milioni di euro al settore turistico dell'isola, relativi al solo periodo di Pasqua; si è stimato che, con la cancellazione dei voli turistici programmati per le festività da parte del vettore Astreus e del tour operator Holding turismo, si è avuta la perdita di circa 7.000 posti che, calcolando soggiorni di sei notti, corrisponderebbero a 42.000 presenze. Aggiungendo, inoltre, gli arrivi della tratta sociale da Palermo e Catania e i passeggeri Siremar, si stima che le presenze del periodo pasquale sarebbero arrivate a circa 84.000. Considerando una spesa media di cinquanta euro al giorno per turista, si arriva a calcolare una perdita netta per l'economia isolana di quattro milioni e duecentomila euro;
in questo scenario di crisi, è necessario un sostegno all'economia che vada ben oltre la creazione di una campagna di promozione turistica nazionale,
impegna il Governo:
compatibilmente con gli equilibri di finanza pubblica, ad assumere le necessarie iniziative dirette a sospendere per i residenti nell'isola di Lampedusa almeno fino al 31 dicembre 2011 i termini per l'adempimento di obblighi di natura tributaria e contributiva, nonché del pagamento dei premi per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali;
ad assumere, inoltre, le opportune iniziative per prevedere, comunque, che la ripresa della riscossione dei tributi, dopo tale data, avvenga con le modalità di pagamento agevolate già adottate in precedenti e analoghi casi di eccezionale gravità, come quelli collegati a calamità naturali;
ad intraprendere le opportune iniziative di competenza per favorire la proroga e la rinegoziazione dei mutui per l'acquisto e/o la ristrutturazione di immobili destinati ad attività turistiche o ad esse connesse nell'isola di Lampedusa;
a sostenere con maggiori e più mirati investimenti il settore del turismo nell'isola di Lampedusa, che attualmente viene percepita dal turista come teatro di guerra, mentre appare necessaria una straordinaria promozione internazionale di questi territori.
(1-00641) «Messina, Leoluca Orlando, Donadi, Borghesi, Evangelisti».