ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00622

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 465 del 18/04/2011
Abbinamenti
Atto 1/00609 abbinato in data 18/04/2011
Atto 1/00620 abbinato in data 18/04/2011
Atto 1/00626 abbinato in data 18/04/2011
Atto 1/00627 abbinato in data 18/04/2011
Atto 1/00628 abbinato in data 18/04/2011
Atto 1/00630 abbinato in data 20/07/2011
Atto 1/00682 abbinato in data 20/07/2011
Firmatari
Primo firmatario: DI STANISLAO AUGUSTO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 18/04/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PALAGIANO ANTONIO ITALIA DEI VALORI 18/04/2011
MURA SILVANA ITALIA DEI VALORI 18/04/2011
PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI 18/04/2011
DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI 18/04/2011
BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI 18/04/2011
EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI 18/04/2011


Stato iter:
21/07/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/04/2011
Resoconto DI STANISLAO AUGUSTO ITALIA DEI VALORI
 
INTERVENTO GOVERNO 20/07/2011
Resoconto BELLOTTI LUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
PARERE GOVERNO 21/07/2011
Resoconto BELLOTTI LUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 21/07/2011
Resoconto MOSELLA DONATO RENATO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Resoconto DI STANISLAO AUGUSTO ITALIA DEI VALORI
Resoconto IANNACCONE ARTURO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
Resoconto POLI NEDO LORENZO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Resoconto MONTAGNOLI ALESSANDRO LEGA NORD PADANIA
Resoconto MURER DELIA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto PORCU CARMELO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/04/2011

DISCUSSIONE IL 18/04/2011

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/04/2011

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 20/07/2011

DISCUSSIONE IL 20/07/2011

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 20/07/2011

PARERE RIMESSO ALL'ASSEMBLEA IL 21/07/2011

PARERE GOVERNO IL 21/07/2011

DISCUSSIONE IL 21/07/2011

APPROVATO IL 21/07/2011

CONCLUSO IL 21/07/2011

Atto Camera

Mozione 1-00622
presentata da
AUGUSTO DI STANISLAO
testo di
lunedì 18 aprile 2011, seduta n.465

La Camera,

premesso che:

l'articolo 20 del decreto-legge n. 78 del 2009 ha previsto la presenza obbligatoria di un medico dell'Inps quale componente effettivo nelle commissioni mediche delle aziende sanitarie locali, che devono effettuare gli accertamenti sanitari in materia di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità. L'Inps accerta, altresì, la permanenza dei requisiti sanitari nei confronti dei titolari delle infermità suddette;

inoltre, detto decreto-legge n. 78 del 2009, ha previsto che dal 2010 le domande volte ad ottenere i benefici in materia di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità, complete della certificazione medica attestante la natura delle infermità invalidanti, vengano presentate all'Inps;

sempre il citato decreto-legge, come successivamente modificato dalla legge finanziaria per il 2010 (legge n. 191 del 2009), ha altresì previsto un'intensificazione delle verifiche annuali circa la permanenza dei requisiti sanitari e reddituali, nei confronti dei titolari di benefici economici di invalidità civile;

l'articolo 10, comma 4, del successivo decreto-legge n. 78 del 2010, ha quindi disposto che per il triennio 2010-2012, l'Inps effettui, in via aggiuntiva all'ordinaria attività di accertamento della permanenza dei requisiti sanitari e reddituali, un programma di 100.000 verifiche per il 2010 e di 250.000 verifiche annue per ciascuno degli anni 2011 e 2012, nei confronti dei titolari di benefici economici di invalidità civile;

sulla base dei suddetti piani programmati di accertamento e alla luce del fatto che nel 2009 vi erano stati controlli su 200 mila persone, alla fine di questi quattro anni l'Inps avrà effettuato controlli su 800 mila pensioni di invalidità, con il condivisibile obiettivo di ridurre drasticamente le prestazioni ingiustificate;

va ricordato che di queste prestazioni ingiustificate, solamente una parte riguardano i cosiddetti «falsi invalidi», mentre in molti altri casi le verifiche hanno l'obiettivo di valutare se le persone, alle quali a suo tempo erano state riconosciuti i benefici, abbiano ancora i requisiti sanitari necessari o se, invece, sono persone realmente invalide ma cui è stata volutamente e illegittimamente riconosciuta un'invalidità più grave di quella effettiva;

l'intensificazione del programma dei controlli sulle false pensioni di invalidità ha cominciato a dare i suoi risultati e a produrre conseguentemente i primi sensibili risparmi di denaro pubblico;

nel 2009, le pensioni d'invalidità civile revocate sono state l'11 per cento di quelle controllate. Nel 2010 la percentuale di pensioni d'invalidità civile revocate dall'Inps, sempre su quelle controllate, è stata pari al 23 per cento;

le sole prestazioni per beneficiari «puri», ossia che hanno solamente una pensione di invalidità, ammontano a circa 15 miliardi di euro l'anno e riguardano circa 2,9 milioni di persone;

dall'attuale piano Inps di controlli a campione, è realistico attendersi un risparmio annuale di circa 1 miliardo di euro, una cifra notevole anche se lontana dagli 8-10 miliardi di euro recuperabili se, teoricamente, le verifiche fossero svolte su tutti;

è ben noto che vi sono aree del Paese dove l'erogazione di false pensioni di invalidità - attualmente pari a 260,27 euro mensili per tredici mensilità - svolge da troppo tempo una impropria e illegale funzione di ammortizzatore sociale, peraltro troppo spesso conseguente a vere e proprie forme di scambio clientelare e di cattura e gestione del consenso politico;

una truffa troppo a lungo non affrontata con la giusta determinazione, con conseguenze negative sia in termini di legalità che di sperpero di risorse pubbliche;

rispetto al passato, attualmente la procedura per accedere alle pensioni di invalidità viene effettuata per via telematica e si prevede che all'Inps spetti l'ultima parola rispetto alla permanenza dei requisiti sanitari nei confronti dei titolari di benefici economici di invalidità civile. La normativa precedente prevedeva, invece, che l'Inps non avesse un ruolo decisionale in materia di concessioni di pensioni di invalidità, ma solo quello di sportello pagatore;

attualmente le commissioni mediche delle aziende sanitarie locali dovrebbero essere integrate da un medico dell'Inps, ma in realtà - come ha recentemente ricordato il presidente dell'Inps, dottor Antonio Mastrapasqua - ciò avviene solamente in circa la metà dei casi, in quanto le aziende sanitarie locali non sono obbligate. Ciò comporta che, per l'altra metà delle pratiche, è la stessa Inps che successivamente convoca la persona che ha presentato la domanda, che si trova così costretta a subire due visite;

anche in conseguenza di queste difficoltà di comunicazione tra Inps e aziende sanitarie locali, i tempi di liquidazione delle prestazioni di invalidità civile sono molto lunghi. Nel 2010, i tempi medi tra la presentazione della domanda di pensione di invalidità civile e la sua effettiva liquidazione sono stati di quasi un anno;

ciò che, quindi, sicuramente manca è la collaborazione, attualmente del tutto insufficiente, da parte delle aziende sanitarie locali. Su 1,8 milioni di domande presentate nel 2010, solo 900 mila sono state già esaminate dalle aziende sanitarie locali e di queste appena il 20 per cento è stato trasmesso all'Inps per via telematica, mentre il resto è stato inviato ancora in forma cartacea;

in un'intervista rilasciata al quotidiano Il Mattino del 18 ottobre 2010, il presidente dell'Inps ha ricordato che «su base nazionale, quando facciamo delle visite straordinarie, le Asl ci consegnano appena il 9 per cento di pratiche di richieste di invalidità. L'altro 91 per cento dichiarano di non possederlo più (....), e non motivano la mancata consegna anche perché non sono tenute a motivarlo». È, quindi, necessaria una maggiore collaborazione da parte delle aziende sanitarie locali, che devono operare nel massimo della trasparenza;

il ritardo con cui l'Inps riceve le informazioni da parte delle aziende sanitarie locali non può tradursi, come invece purtroppo avviene, in un aggravio a danno di cittadini che già vivono una situazione di forte disagio e la giusta e doverosa battaglia di contrasto ai falsi invalidi non può in nessun caso finire per penalizzare chi è realmente affetto da una invalidità grave e i suoi familiari;

non solo, ma a quanto sopra esposto si deve aggiungere che circa il 49 per cento delle pratiche trasmesse dalle aziende sanitarie locali viene corretto dall'Inps, il quale, fatti i relativi controlli, riduce o toglie le previste prestazioni. È, quindi, di tutta evidenza la necessità di intervenire su questo sistema al fine di garantire la necessaria celerità e soprattutto trasparenza;

si è, inoltre, ancora lontani dalla completa informatizzazione dell'Istituto nazionale di previdenza sociale, mentre invece le domande e le prestazioni previdenziali dovrebbero giungere all'Istituto solo per via telematica;

vanno, inoltre, sottolineate le numerose critiche, sollevate spesso anche dalle stesse associazioni di disabili, circa le campagne di visite di verifica alle quali l'Inps sta chiamando i pensionati di invalidità. Le associazioni dei non vedenti - per fare un solo esempio - hanno lamentato che anche gli stessi non vedenti siano stati chiamati al controllo;

nei vari piani di verifica delle false invalidità sono, infatti, state chiamate con troppa frequenza, da parte dell'Inps, anche persone che di fatto dovevano essere escluse in quanto rientranti in una delle patologie di cui al decreto ministeriale 2 agosto 2007, sottoponendo le medesime persone a umilianti nuove visite e procedure burocratiche,
impegna il Governo:


a proseguire il piano di controlli già operante, prevedendone una sua intensificazione a livello nazionale;

a valutare l'opportunità di assumere iniziative in sede di Conferenza Stato-regioni per promuovere - ai fini di una maggiore trasparenza - opportune forme di rotazione in ambito regionale dei componenti delle commissioni mediche delle aziende sanitarie locali;

a valutare l'opportunità di prevedere che quota parte dei risparmi conseguenti alle programmate attività di accertamento della sussistenza e/o permanenza dei requisiti nei confronti dei titolari di benefici economici di invalidità civile possa essere finalizzata ad un adeguamento dei trattamenti economici di invalidità civile, previsti dalla legislazione vigente ed erogati dall'Inps;

ad attivarsi affinché, dai previsti controlli da parte dell'Inps, vengano definitivamente esentati i cittadini portatori di handicap o di patologie per le quali sono escluse visite di controllo sulla permanenza dello stato invalidante, di cui al decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 2 agosto 2007, e che invece ancora oggi si trovano spesso costretti a ulteriori umilianti visite mediche;

ad attivarsi affinché venga effettivamente attuata la vigente disposizione per la quale ogni commissione medica della azienda sanitaria locale deve essere integrata da un medico dell'Inps, anche al fine di evitare che, dopo una prima visita da parte della azienda sanitaria locale, la persona che ha presentato la domanda sia costretta - come ancora oggi troppo spesso avviene - a sottoporsi ad una seconda visita da parte dell'Inps;

a garantire dei tempi più rapidi per la liquidazione delle prestazioni di invalidità, che sono attualmente di circa un anno dal momento della presentazione della domanda;

a portare a definitivo compimento il processo di informatizzazione dell'Inps e a promuovere, per quanto di competenza, nelle opportune sedi istituzionali, il completamento dell'informatizzazione delle stesse aziende sanitarie locali, garantendo un'indispensabile maggiore e più stretta collaborazione tra l'Istituto nazionale di previdenza sociale e le aziende sanitarie locali, attualmente del tutto insufficiente, stante che, su circa 1,8 milioni di domande presentate nel 2010, solo 900 mila sono state già esaminate dalle aziende sanitarie locali e di queste appena il 20 per cento è stato trasmesso all'Inps per via telematica, mentre il resto è stato inviato ancora in forma cartacea.

(1-00622)
«Di Stanislao, Palagiano, Mura, Paladini, Donadi, Borghesi, Evangelisti».