ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00621

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 465 del 18/04/2011
Abbinamenti
Atto 1/00391 abbinato in data 18/04/2011
Atto 1/00623 abbinato in data 18/04/2011
Atto 1/00625 abbinato in data 18/04/2011
Atto 1/00629 abbinato in data 26/10/2011
Atto 1/00712 abbinato in data 26/10/2011
Atto 1/00726 abbinato in data 26/10/2011
Firmatari
Primo firmatario: TEMPESTINI FRANCESCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 15/04/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARBI MARIO PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2011
MARAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2011
AMICI SESA PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2011
FLUVI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2011
NARDUCCI FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2011
COLOMBO FURIO PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2011
CORSINI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2011
LOSACCO ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2011
PISTELLI LAPO PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2011
PORTA FABIO PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2011
TOUADI JEAN LEONARD PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2011
MOGHERINI REBESANI FEDERICA PARTITO DEMOCRATICO 18/04/2011
BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO 26/10/2011


Stato iter:
26/10/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/04/2011
Resoconto BARBI MARIO PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 26/10/2011
Resoconto CRAXI STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 26/10/2011
Resoconto GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 26/10/2011
Resoconto CRAXI STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 26/10/2011
Resoconto PISICCHIO PINO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Resoconto CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI
Resoconto DI BIAGIO ALDO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Resoconto CARRA ENZO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Resoconto DOZZO GIANPAOLO LEGA NORD PADANIA
Resoconto BARBI MARIO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto PIANETTA ENRICO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/04/2011

DISCUSSIONE IL 18/04/2011

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/04/2011

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 26/10/2011

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 26/10/2011

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 26/10/2011

ACCOLTO IL 26/10/2011

PARERE GOVERNO IL 26/10/2011

DISCUSSIONE IL 26/10/2011

APPROVATO IL 26/10/2011

CONCLUSO IL 26/10/2011

Atto Camera

Mozione 1-00621
presentata da
FRANCESCO TEMPESTINI
testo di
lunedì 18 aprile 2011, seduta n.465

La Camera,
premesso che:
nel settembre 2008 tutti i donatori a livello globale, in occasione del III Forum di alto livello sull'efficacia degli aiuti atti a favorire il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio, svoltosi ad Accra, in Ghana, hanno lanciato un'importante iniziativa per la trasparenza degli aiuti internazionali allo sviluppo - l'international aid transparency Initiative (Iati) - nella convinzione di una relazione cruciale fra l'aumento dell'efficienza e dell'efficacia degli aiuti e la trasparenza accompagnata da una maggiore responsabilità nell'uso delle risorse pubbliche (agenda d'azione di Accra);
tale iniziativa, che riunisce i donatori, i Paesi partner e le organizzazioni della società civile, mira a rendere pubbliche le informazioni sul flusso degli aiuti allo sviluppo, anche al fine di pervenire al rispetto di standard comuni, di regole condivise e comparabili, rendere trasparenti i flussi di aiuti e massimizzare l'impatto delle risorse;
in seguito a consultazioni avvenute con i paesi partner e le organizzazioni della società civile, l'international aid transparency Initiative ha elaborato un codice di condotta, volto a rendere accessibili e pubbliche le informazioni circa il flusso di aiuti e di attività, ad aiutare i Governi dei Paesi in via di sviluppo e a migliorare la loro pianificazione; si tratta di una serie di prescrizioni comprensive di dettagli sugli aiuti di ciascun Paese, sui costi dei singoli progetti, sui loro obiettivi e su tutte le altre informazioni in materia di aiuti;
nel febbraio 2009, 16 donatori hanno firmato l'international aid transparency Iniziative: Paesi Bassi, Germania, Australia, Nuova Zelanda, Spagna, Norvegia, Finlandia, Irlanda, Svezia, Danimarca, la Commissione europea, la Banca mondiale, la United nations development programme (Undp), la fondazione Hewlett, la Gavi Alliance e il Regno Unito. Molti Paesi non hanno ancora aderito a questa importante iniziativa (sono solo 8 i Paesi membri dell'Unione europea aderenti) e anche l'Italia manca all'appello, non avendo ancora espresso alcuna posizione circa la sua adesione;
negli ultimi anni anche l'Unione europea si è impegnata in una riforma degli strumenti di finanziamento, sulla base dei principi stabiliti prima dalla Dichiarazione di Parigi sull'efficacia degli aiuti (2005) e in seguito dall'agenda per l'azione di Accra (2008), ponendo al centro delle sue sfide anche quello di rendere trasparenti gli aiuti, in particolare gli aiuti comunitari. In tale direzione la Commissione europea sta predisponendo un documento di lavoro su trasparenza e responsabilità, anche in vista del IV Forum ad alto livello sull'efficacia degli aiuti, che si svolgerà dal 29 novembre al 1o dicembre 2011 in Corea;
aumentare l'accessibilità e la disponibilità delle informazioni relative alla cooperazione allo sviluppo è un importante obiettivo che tutti gli Stati dovrebbero concretamente perseguire, in quanto ciò consentirebbe di operare un maggior controllo sul flussi degli aiuti, una maggiore capacità di programmazione, sia in riferimento ai settori di intervento che alle priorità, ma soprattutto incoraggerebbe i soggetti donatori a una maggiore responsabilità, con ricadute importanti sul piano della trasparenza, elemento che concorre a monitorare e a prevenire fenomeni distorsivi e corruttivi;
il tema è particolarmente nevralgico nell'attuale situazione di crisi globale economico-finanziaria che rende difficile per molti paesi, e in particolare per l'Italia, il mantenimento di un adeguato investimento pubblico per gli aiuti allo sviluppo. La trasparenza sulla spesa è fondamentale per una risposta convincente e necessaria a mantenere il sostegno pubblico alla cooperazione internazionale e per assicurare una maggiore consapevolezza da parte delle opinioni pubbliche e delle organizzazioni della società civile circa i risultati degli aiuti;
la massima accessibilità alle iniziative finanziate dai donatori e la trasparenza degli aiuti allo sviluppo risulta poi di particolare rilevanza, laddove emerge uno specifico rapporto fra modalità di aiuto e corruzione, con particolare riferimento agli aiuti che potrebbero distorcere l'impatto sullo sviluppo, incoraggiando, anche indirettamente, la propensione da parte dei Governi a usare i finanziamenti come diretto sostegno di bilancio, con conseguente diffusione di una bassa responsabilità e una maggiore dipendenza per gli aiuti forniti dall'alto. Una più efficace trasparenza sui dettagli dei programmi e sui risultati degli aiuti, dunque, contribuirebbe anche a superarne i limiti attuali;
in Italia, purtroppo, alcuni sforzi compiuti dalla direzione generale per la cooperazione allo sviluppo del Ministero per gli affari esteri, volti ad aumentare la trasparenza, a produrre una sistematica valutazione dell'impatto degli interventi e a predisporre una pubblicazione accessibile all'opinione pubblica, risultano fortemente insufficienti, anche a causa dei tagli di bilancio operati con le ultime manovre finanziarie. Secondo una recente valutazione della trasparenza, basata sulla completezza della reportistica, l'Italia risulta classificata come penultima, prima del Portogallo, fra tutti i donatori bilaterali e multilaterali;
le informazioni delle attività di cooperazione gestite dal Ministero dell'economia e delle finanze risultano ancora più fortemente inadeguate, essendo affidate esclusivamente a una relazione annuale al Parlamento che giunge costantemente in ritardo, dopo due anni. Ad aggravare la situazione dal punto di vista della scarsa accessibilità e della scarsa trasparenza dei flussi informativi si aggiunge un altro elemento non secondario, ossia le informazioni risultano solo nella lingua italiana, precludendo così agli altri Paesi partner di poter fruire facilmente della pubblicazione dei dati,
impegna il Governo:
a sostenere - in linea con gli orientamenti a livello UE - l'adozione di misure per ottimizzare la trasparenza ed assicurare il massimo accesso alle informazioni sulle risorse di cooperazione allo sviluppo, facendo ricorso al consolidato sistema di rapportistica internazionale «Creditor Reporting System ++» (che costituisce lo standard internazionalmente accettato in ambito OCSE/DAC) e all'Iniziativa internazionale per la trasparenza dell'aiuto (IATI), compatibilmente con la disponibilità di adeguate risorse umane per adempiere alle necessarie competenze statistiche;
a pubblicare, subito dopo la loro approvazione, tutte le iniziative di cooperazione;
a pubblicare on line, dopo la presentazione in Parlamento, le relazioni del dipartimento del Tesoro relativamente all'azione verso banche e fondi di sviluppo;
a prevedere, nell'ambito dello stato di previsione del MAE, risorse appositamente dedicate a garantire trasparenza e accessibilità delle informazioni sull'APS;
a verificare in occasione del Quarto Forum ad alto livello sull'efficacia degli aiuti previsto per il prossimo autunno in Corea del Sud, i risultati ottenuti in materia di trasparenza degli aiuti.
(1-00621) «Tempestini, Barbi, Maran, Amici, Fluvi, Narducci, Colombo, Corsini, Losacco, Pistelli, Porta, Touadi, Mogherini Rebesani».