ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00592

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 448 del 14/03/2011
Abbinamenti
Atto 1/00579 abbinato in data 14/03/2011
Atto 1/00587 abbinato in data 14/03/2011
Atto 1/00588 abbinato in data 14/03/2011
Atto 1/00593 abbinato in data 14/03/2011
Atto 1/00597 abbinato in data 16/03/2011
Firmatari
Primo firmatario: RAO ROBERTO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 14/03/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLETTI GIAN LUCA UNIONE DI CENTRO 14/03/2011
CARRA ENZO UNIONE DI CENTRO 14/03/2011
CICCANTI AMEDEO UNIONE DI CENTRO 14/03/2011
COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO 14/03/2011
VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO 14/03/2011
NARO GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO 14/03/2011
LIBE' MAURO UNIONE DI CENTRO 14/03/2011
OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO 14/03/2011


Stato iter:
16/03/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 16/03/2011
Resoconto ROMANI PAOLO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
DICHIARAZIONE VOTO 16/03/2011
Resoconto TABACCI BRUNO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Resoconto BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Resoconto RAO ROBERTO UNIONE DI CENTRO
Resoconto CAPARINI DAVIDE LEGA NORD PADANIA
Resoconto ZACCARIA ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto LANDOLFI MARIO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto GIULIETTI GIUSEPPE MISTO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 14/03/2011

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 14/03/2011

ATTO MODIFICATO IL 15/03/2011

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 16/03/2011

ACCOLTO IL 16/03/2011

PARERE GOVERNO IL 16/03/2011

DISCUSSIONE IL 16/03/2011

APPROVATO IL 16/03/2011

CONCLUSO IL 16/03/2011

Atto Camera

Mozione 1-00592
presentata da
ROBERTO RAO
testo di
lunedì 14 marzo 2011, seduta n.448

La Camera,
premesso che:
l'articolo 43, comma 12, del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, disponeva per i soggetti che esercitano l'attività televisiva in ambito nazionale attraverso più di una rete il divieto, fino al 31 dicembre 2010, di acquisire partecipazioni in imprese editrici di giornali quotidiani o di partecipare alla costituzione di nuove imprese editrici di giornali quotidiani;
il decreto-legge 29 dicembre 2010 n. 225, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10, ha disposto la proroga di tale divieto fino al 31 marzo 2011 e ha previsto la possibilità, attraverso l'emanazione di decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, di un ulteriore rinvio al 31 dicembre 2011;
la protezione del pluralismo informativo è uno dei principi fondamentali dell'Unione europea (articolo 11, secondo paragrafo, dalla Carta europea dei diritti fondamentali);
in data 24 novembre 2010, è stata emessa una segnalazione al Governo dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nella quale si afferma che la disposizione in materia di limiti antitrust all'incrocio tra stampa e giornali quotidiani è stata sin dall'inizio concepita dal legislatore a tutela del pluralismo dei mezzi di comunicazione e di informazione, sulla base delle indicazioni date dalla Corte costituzionale (sentenza n. 826 del 1988);
con la sentenza citata la Corte costituzionale ha ritenuto necessario ribadire il valore centrale del pluralismo in un ordinamento democratico, reputando indispensabile, altresì, chiarire che il pluralismo dell'informazione radiotelevisiva significa, innanzitutto, possibilità di ingresso, nell'ambito dell'emittenza pubblica e di quella privata, di quante più voci consentano i mezzi tecnici, con la concreta possibilità nell'emittenza privata - perché il pluralismo esterno sia effettivo e non meramente fittizio - che i soggetti portatori di opinioni diverse possano esprimersi senza il pericolo di essere emarginati, a causa dei processi di concentrazione delle risorse tecniche ed economiche nelle mani di uno o di pochi, e di essere menomati nella loro autonomia;
in forza di ciò, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni sottolineava l'opportunità di mantenere in vigore il divieto recato dal citato articolo 43, comma 12, del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, e in data 2 marzo 2011 con una nuova segnalazione ha nuovamente richiamato l'attenzione sul «vuoto normativo che si verrebbe a determinare ove entro il corrente mese di marzo, con una norma di legge o avente forza di legge, il divieto di incrocio tra stampa e tv non venisse congruamente prorogato adeguando la formulazione attuale del divieto d'incrocio alla trasformazione del sistema radiotelevisivo intervenuta con l'evoluzione tecnologica digitale terrestre, satellitare e via cavo, nonché a quella di mercato del settore»;
della questione si è occupata più volte anche l'Autorità garante della concorrenza e del mercato che, nella sua segnalazione del 10 marzo 2011, ha ricordato, in particolare, che la presenza di rilevanti partecipazioni del Presidente del Consiglio dei ministri in più di una rete televisiva nazionale rende questa materia particolarmente sensibile sotto il profilo del conflitto di interessi (legge n. 215 del 2004) e che per questo motivo è opportuno che tale proroga sia sottratta alle competenze dell'attuale Presidente del Consiglio dei ministri;
in assenza di un intervento normativo, vi è il concreto rischio di assistere ad una preoccupante concentrazione dei media italiani,
impegna il Governo:
ad adottare iniziative normative volte a prorogare la disposizione recata dall'articolo 43, comma 12, del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, almeno fino al 31 dicembre 2012;
ad assumere, altresì, immediate iniziative di natura normativa finalizzate a sottrarre alle competenze del Presidente del Consiglio dei ministri il potere di disciplinare discrezionalmente il periodo di vigenza del citato divieto, così come auspicato dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato;
a promuovere urgentemente una regolamentazione organica ed efficace dell'intera materia per colmare il vuoto normativo attuale, in modo da adeguarla all'evoluzione tecnologica nel frattempo intervenuta e ai conseguenti nuovi assetti di mercato, al fine di rispettare il pluralismo dell'informazione.
(1-00592) «Rao, Galletti, Enzo Carra, Ciccanti, Compagnon, Volontè, Naro, Libè, Occhiuto».