ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00538

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 422 del 24/01/2011
Abbinamenti
Atto 1/00512 abbinato in data 24/01/2011
Atto 1/00532 abbinato in data 24/01/2011
Atto 1/00534 abbinato in data 24/01/2011
Atto 1/00539 abbinato in data 25/01/2011
Firmatari
Primo firmatario: SALTAMARTINI BARBARA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 24/01/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LUSSANA CAROLINA LEGA NORD PADANIA 24/01/2011
POLIDORI CATIA INIZIATIVA RESPONSABILE (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE) 24/01/2011
CICCHITTO FABRIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
REGUZZONI MARCO GIOVANNI LEGA NORD PADANIA 24/01/2011
SARDELLI LUCIANO MARIO INIZIATIVA RESPONSABILE (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE) 24/01/2011
LORENZIN BEATRICE POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
BERTOLINI ISABELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
SANTELLI JOLE POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
BERGAMINI DEBORAH POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
APREA VALENTINA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
ARMOSINO MARIA TERESA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
BECCALOSSI VIVIANA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
BERNINI BOVICELLI ANNA MARIA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
BIANCOFIORE MICHAELA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
BOCCIARDO MARIELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
BONIVER MARGHERITA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
CALABRIA ANNAGRAZIA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
CARLUCCI GABRIELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
CASTELLANI CARLA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
CASTIELLO GIUSEPPINA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
CECCACCI RUBINO FIORELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
CENTEMERO ELENA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
COMAROLI SILVANA ANDREINA LEGA NORD PADANIA 24/01/2011
DAL LAGO MANUELA LEGA NORD PADANIA 24/01/2011
DE CAMILLIS SABRINA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
DE GIROLAMO NUNZIA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
DE NICHILO RIZZOLI MELANIA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
DI CENTA MANUELA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
D'IPPOLITO VITALE IDA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
FAENZI MONICA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
FARINA RENATO POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
FRASSINETTI PAOLA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
GIAMMANCO GABRIELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
GOLFO LELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
GOISIS PAOLA LEGA NORD PADANIA 24/01/2011
LANZARIN MANUELA LEGA NORD PADANIA 24/01/2011
MANNUCCI BARBARA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
MILANATO LORENA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
MISTRELLO DESTRO GIUSTINA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
MOLTENI LAURA LEGA NORD PADANIA 24/01/2011
MUNERATO EMANUELA LEGA NORD PADANIA 24/01/2011
MUSSOLINI ALESSANDRA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
NEGRO GIOVANNA LEGA NORD PADANIA 24/01/2011
NIRENSTEIN FIAMMA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
PASTORE MARIA PIERA LEGA NORD PADANIA 24/01/2011
PELINO PAOLA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
PETRENGA GIOVANNA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
REPETTI MANUELA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
RIVOLTA ERICA LEGA NORD PADANIA 24/01/2011
ROSSI MARIAROSARIA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
SAVINO ELVIRA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
SBAI SOUAD POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011
SILIQUINI MARIA GRAZIA INIZIATIVA RESPONSABILE (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE) 24/01/2011
STASI MARIA ELENA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/01/2011


Stato iter:
25/01/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 24/01/2011
Resoconto BERGAMINI DEBORAH POPOLO DELLA LIBERTA'
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 24/01/2011
Resoconto DE TORRE MARIA LETIZIA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto GOISIS PAOLA LEGA NORD PADANIA
Resoconto FARINA RENATO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto POLIDORI CATIA INIZIATIVA RESPONSABILE (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
 
PARERE GOVERNO 25/01/2011
Resoconto CARFAGNA MARIA ROSARIA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (PARI OPPORTUNITA')
 
DICHIARAZIONE VOTO 25/01/2011
Resoconto CALGARO MARCO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Resoconto POLIDORI CATIA INIZIATIVA RESPONSABILE (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
Resoconto MURA SILVANA ITALIA DEI VALORI
Resoconto NAPOLI ANGELA FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA
Resoconto BINETTI PAOLA UNIONE DI CENTRO
Resoconto RIVOLTA ERICA LEGA NORD PADANIA
Resoconto AMICI SESA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto LORENZIN BEATRICE POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI
Resoconto MUSSOLINI ALESSANDRA POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 24/01/2011

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 24/01/2011

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/01/2011

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 25/01/2011

ACCOLTO IL 25/01/2011

PARERE GOVERNO IL 25/01/2011

DISCUSSIONE IL 25/01/2011

APPROVATO IL 25/01/2011

CONCLUSO IL 25/01/2011

Atto Camera

Mozione 1-00538
presentata da
BARBARA SALTAMARTINI
testo di
lunedì 24 gennaio 2011, seduta n.422

La Camera

premesso che:

i diritti delle donne sono parte integrante ed inalienabile di quel patrimonio di diritti universali in cui si riconoscono le moderne società democratiche; combattere con forza ogni atteggiamento e comportamento che tendono a tollerare, giustificare o ignorare la violenza commessa contro le donne è, pertanto, assoluta priorità di ogni livello di Governo; vale la pena citare le parole di Kofi Annan: «La violenza contro le donne è forse la violazione dei diritti umani più vergognosa. Essa non conosce confini né geografia, cultura o ricchezza. Fin tanto che continuerà, non potremo pretendere di aver compiuto dei reali progressi verso l'uguaglianza, lo sviluppo e la pace»;

nonostante il riconoscimento di fondamentali diritti civili, sociali e culturali a favore delle donne, la violenza fisica e sessuale è ancora oggi una delle forme di violazione dei diritti umani più grave e più diffusa nel mondo;

a livello mondiale, le cronache riportano con puntuale periodicità episodi di violenza commessi nei confronti di donne molestate, minacciate, violentate, stuprate, uccise, cui si aggiungono le donne vittime di ogni forma di violenza per il loro rifiuto di sottoporsi ad irragionevoli dettami fanatico-religiosi, nonché altre forme di violazione dei diritti delle donne o che con la violenza contro le donne sono connesse, come la violenza sui luoghi di lavoro, i matrimoni forzati, le mutilazioni genitali femminili, la tratta di donne e di bambine;

per chiarire la gravità e la frequenza di questi episodi di soprusi occorre riportare l'attenzione su alcuni dati: secondo l'Organizzazione mondiale della sanità una donna su cinque ha subito abusi fisici o sessuali da parte di un uomo; nel mondo viene uccisa una donna ogni otto minuti, di cui il 50 per cento è vittima del partner; la violenza subita da mariti, fidanzati, padri è la prima causa di morte e di invalidità permanente per le donne tra i sedici e i quarantaquattro anni, più del cancro, degli incidenti stradali, della guerra;

la situazione non è affatto rosea nemmeno in Italia. Secondo stime Istat quasi il 32 per cento delle donne italiane (circa 6 milioni e 743 mila) ha subito forme di violenza fisica o sessuale; quasi il 5 per cento di esse (oltre un milione) ha subito uno stupro vero e proprio. Si pensi poi che, sempre secondo dati Istat, il 91,6 per cento degli stupri non viene denunciato alle autorità;

la violenza sulle donne, purtroppo, non è un fenomeno tipico di ambienti degradati e poveri, ma è trasversale a tutte le classi sociali e culturali; per contrastare a tutti i livelli questa terribile piaga sociale, sono necessarie azioni concrete di prevenzione e sostegno alle donne vittime di violenza, le quali troppo spesso sono lasciate sole;

la raccomandazione del Consiglio dei ministri del Consiglio d'Europa REC(2002)5, del 30 aprile 2002, ha invitato gli Stati membri a promuovere la ricerca e la raccolta di dati sulla violenza contro le donne;

in sede di Consiglio d'Europa è, attualmente, in discussione una convenzione finalizzata «alla prevenzione e alla lotta contro la violenza domestica nei confronti delle donne, alla tutela e al sostegno delle vittime di tali atti, nonché al perseguimento penale degli autori di reato»;

nella consapevolezza che per garantire la tutela delle donne contro ogni forma di violenza e di sopraffazione non è più sufficiente l'attività di un singolo Governo, ma è necessario stabilire un momento di confronto internazionale, il Ministero per le pari opportunità ha promosso nel settembre 2009, in collaborazione con il Ministero degli affari esteri, una Conferenza dedicata al tema della violenza contro le donne e sulle sue molteplici manifestazioni, nell'ambito della Presidenza italiana del G8; la Conferenza è stata preceduta dall'importante campagna di comunicazione, partita il 4 settembre 2010, «respect women respect the world»: una rosa bianca, simbolo del candore del mondo femminile, diventa gradualmente nera, avvelenata da quel «male oscuro» che è la violenza contro le donne, causa di un dolore che resta troppo spesso privato e taciuto, per paura o vergogna;

lo studio e l'attuazione di interventi volti a prevenire gli episodi di violenza, abuso e vessazione di cui le donne sono vittime rappresenta, quindi, uno dei principali obiettivi del Ministero per le pari opportunità, nonché una priorità dell'intero Esecutivo;

il decreto-legge n. 11 del 2009, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori, convertito con modificazioni dalla legge n. 38 del 23 aprile 2009, che ha introdotto nel nostro ordinamento giuridico, con l'articolo 612-bis del codice penale, il reato di stalking, è una chiara dimostrazione dell'attenzione del Governo all'individuazione di strategie di contrasto, di prevenzione della violenza e di reinserimento delle vittime di tale reato;

dall'introduzione di tale nuova fattispecie di reato ad oggi, emergono circa 10.149 casi di stalking; le persone denunciate sono state 10.385, quelle arrestate 1.811. Sono stati emessi dai questori 1.891 provvedimenti di ammonimento, ai sensi dell'articolo 8 del decreto-legge n. 38 del 2009 e da parte dell'autorità giudiziaria sono stati disposti 2.629 divieti di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa;

i dati riferiti sottolineano i punti di forza della normativa in materia di atti persecutori: il riconoscimento del disvalore sociale e criminale degli atti persecutori nonché l'importanza di proteggere e tutelare l'incolumità psicofisica della persona;

il Governo nella presente legislatura si è distinto in un impegno che non trova precedenti nella storia della nostra Repubblica, mirato ad affrontare misure di contrasto contro ogni forma di violenza; l'attività del Governo si è, infatti, caratterizzata per una serie di costanti interventi in materia di sicurezza. Il cosiddetto «pacchetto sicurezza» del Governo comprende una serie di provvedimenti che, dal 2008 ad oggi, hanno fatto del rafforzamento della sicurezza urbana e della repressione dei reati di particolare allarme sociale due fondamentali obiettivi da perseguire costantemente;

il tema della violenza in generale, quella nelle strade, nei luoghi di lavoro, nelle case, quella che riguarda ogni essere umano, di qualsiasi età, religione e nazionalità, è un tema che il Governo ha affrontato in tutte le sue forme, attraverso provvedimenti che hanno interessato ciascun Ministero;

contestualmente all'emanazione della legge sullo stalking, con Protocollo d'intesa del 15 gennaio 2009 - sottoscritto dal Ministro per le pari opportunità e dal Ministro della Difesa - è stata istituita la sezione «atti persecutori», una task-force che studia il fenomeno degli atti persecutori e delle manifestazioni di violenza e di vessazione con il compito di delineare strategie di prevenzione e di contrasto aggiornate ed efficaci;

ad ulteriore conferma dell'impegno del Governo nel combattere ogni forma di violenza è altresì importante ricordare la firma, nel luglio 2009, di ulteriori due protocolli d'intesa per altrettante iniziative contro la violenza e le discriminazioni;

il Ministro per le pari opportunità ed il Ministro dell'interno hanno, infatti, siglato un protocollo d'intesa concernente il miglior raccordo dell'attività del Dipartimento per le pari opportunità con le azioni delle forze dell'ordine; il protocollo d'intesa, finalizzato al contrasto e alla prevenzione della violenza di genere e dello stalking, alla protezione e all'assistenza delle vittime; da ultimo ha portato, il 12 gennaio 2011, alla firma di due convenzioni tra il capo Dipartimento per le pari opportunità e il direttore dell'Ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle forze di polizia: la prima consentirà un raccordo più efficace tra le forze dell'ordine ed il servizio di accoglienza telefonica 1522 (inaugurata già nel settembre 2009) per le vittime di violenza allo scopo di ottimizzare il servizio svolto dal numero di pubblica utilità e prevede la possibilità di un contatto diretto, sia telefonico che telematico, tra il call center e le forze di polizia per gli episodi che presentino caratteristiche di emergenza; il secondo documento prevede la realizza zione di un progetto integrato per la raccolta e la condivisione dei dati quantitativi e qualitativi sul fenomeno delle violenze sessuali e di genere. La banca dati sarà istituita presso la Direzione centrale della polizia criminale - Servizio analisi criminale del Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'interno - e sarà alimentata dal flusso dei dati provenienti dalla banca dati interforze del sistema di indagine, dal Ministero della sanità e dal Ministero della giustizia raccolti dall'Istat, dal Dipartimento per le pari opportunità attraverso proprio il servizio di accoglienza telefonica 1522;

il secondo protocollo siglato nel luglio 2009 è quello che porta la firma del Ministro per le pari opportunità e del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca: in particolare questo ha istituito la «settimana contro la violenza» all'interno degli istituti scolastici, che ha coinvolto nelle due edizioni finora svolte studenti, genitori e docenti in iniziative di sensibilizzazione, informazione e formazione sulla prevenzione della violenza fisica e psicologica, compresa quella fondata sull'intolleranza razziale, religiosa e di genere, con approfondimenti ed eventi dedicati, avvalendosi anche della partecipazione di esperti di carabinieri, polizia postale, polizia di Stato, Telefono azzurro e altre associazioni;

all'interno del medesimo protocollo di intesa tra i Ministeri per le pari opportunità e dell'istruzione, dell'università e della ricerca si è inserito anche il progetto «Campus non-violenza», rivolto agli studenti del quinto anno delle scuole superiori e alle matricole delle università; si tratta di un'iniziativa con l'obiettivo di promuovere nei ragazzi una presa di coscienza delle regole che sono alla base della convivenza civile, del rispetto e dell'integrazione; oltre 250 i ragazzi tra i 18 e i 22 anni e i docenti provenienti da tutta Italia sono partiti dal 22 al 28 febbraio 2010 per trascorrere tre giorni di soggiorno negli ostelli della gioventù italiani nelle città di Roma, Milano, Firenze, Napoli, Bologna e Perugia, per vivere un'esperienza unica nel suo genere, che li ha visti coinvolti in attività creative e formative sul tema dell'integrazione e della non violenza;

tra le iniziative che fanno capo al Dipartimento per le pari opportunità si ricordano: il numero verde contro la tratta degli esseri umani (n. 800290290) per la protezione sociale delle vittime della tratta: tale progetto consiste in un servizio telefonico gratuito (attivo 24 ore su 24 su tutto il territorio nazionale) in grado di fornire alle vittime, e a coloro che intendono aiutarle, tutte le informazioni sulle possibilità di aiuto e assistenza che la normativa italiana offre per uscire dalla situazione di sfruttamento; il progetto, attivo dal 2000 a supporto delle vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale, dal 2007 si rivolge anche alle vittime di tratta per sfruttamento del lavoro, dell'accattonaggio e delle economie illegali; il numero verde nazionale 800669696, per l'ascolto e la consulenza in casi di violenza a scuola; ben ventuno progetti volti alla prevenzione e al contrasto delle pratiche di mutilazione genitale femminile;

nella sua costante azione propulsiva di contrasto ad ogni forma di violenza il Governo ha ottenuto l'appoggio del Parlamento che, come accaduto con le norme relative allo stalking, ha approvato una serie di misure che hanno trovato anche l'unanimità delle forze politiche;

lo stesso decreto-legge n. 11 del 2009, convertito dalla legge n. 38 del 2009, che ha introdotto il reato di stalking, ha inoltre previsto ulteriori interventi in materia di violenza sessuale; il provvedimento, in particolare, ha introdotto l'arresto obbligatorio in flagranza per la violenza sessuale (esclusi i casi di minore gravità) e la violenza sessuale di gruppo, nonché disposizioni volte a rendere più difficile ai condannati per taluni delitti a sfondo sessuale l'accesso ai benefici penitenziari, tra cui le misure alternative alla detenzione. La medesima legge ha, inoltre, consentito l'accesso al gratuito patrocinio, anche in deroga ai limiti di reddito ordinariamente previsti, a favore della persona offesa da taluni reati a sfondo sessuale. Il decreto-legge n.11 del 2009 ha poi previsto, quale aggravante speciale dell'omicidio, il fatto che esso sia commesso in occasione della commissione del delitto di violenza sessuale, di atti sessuali con minorenne e violenza sessuale di gruppo, nonché da parte dell'autore del delitto di atti persecutori nei confronti della stessa persona offesa;

la Camera dei deputati ha poi licenziato nelle scorse settimane, in terza lettura, all'unanimità, il disegno di legge di ratifica della Convenzione per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale (Convenzione di Lanzarote); il testo approvato individua il nuovo delitto di adescamento di minorenni (per cui si applica la pena della reclusione da uno a tre anni), nonché introduce il reato di istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia, punito con la reclusione da tre a cinque anni. La nuova fattispecie di reato è individuata nella condotta di chi, anche con mezzi telematici, pubblicamente istiga a commettere o fa l'apologia di delitti a sfondo sessuale in danno di minorenni. Il disegno di legge incide anche su altri aspetti del diritto e della procedura penale, prevedendo in particolare: il raddoppio dei termini di prescrizione per alcuni delitti a sfondo sessuale (tra i quali la violenza sessuale e gli atti sessuali con minorenne, con esclusione di alcune fattispecie di minore gravità) e per il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi; l'inasprimento delle pene per l'associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati sessuali nei confronti di minori; l'introduzione di una nuova aggravante dell'omicidio commesso in occasione dei delitti di prostituzione minorile o di pornografia minorile; l'individuazione di ulteriori condotte riconducibili ai reati di prostituzione minorile, di pornografia minorile e di corruzione di minorenne; l'inasprimento delle pene per il reato di corruzione di minorenne; l'applicabilità del delitto di atti sessuali con minorenne, oltre che all'ascendente, al genitore o al tutore, a qualunque persona a cui il minore sia affidato o che conviva con il minore; l'esclusione dell'applicazione del patteggiamento alla prostituzione minorile; l'inserimento nel catalogo dei delitti per i quali è previsto l'arresto obbligatorio in flagranza del delitto di atti sessuali con minorenne; l'estensione della competenza delle procure distrettuali all'associazione a delinquere diretta a commettere alcuni reati a sfondo sessuale nei confronti di minori;

tali provvedimenti sono il frutto di un intenso lavoro del Governo e del Parlamento sul tema, che è cominciato sin dall'inizio della legislatura; già nel luglio 2009 l'assemblea della Camera dei deputati aveva approvato un testo unificato di numerosi progetti di legge (uno dei quali del Governo), che recava un organico intervento in materia di violenza sessuale; molti degli interventi contenuti nel testo sono stati poi a vario titolo introdotti nei diversi provvedimenti approvati in materia di sicurezza nell'ultimo anno;

va segnalata, inoltre, la discussione all'interno della Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati in merito ad una serie di proposte di legge di iniziativa bipartisan sul divieto di indossare gli indumenti denominati burqa e niqab, o comunque indumenti che rendono difficoltoso il riconoscimento della persona in pubblico: si tratta di proposte dirette a tutelare la pubblica sicurezza e la dignità della donna;

va segnalato, infine, quanto disposto dall'articolo 1, comma 1261, della legge n. 296 del 27 dicembre 2006, che prevede la destinazione di una quota parte del fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità all'elaborazione di un piano d'azione nazionale contro la violenza sessuale e di genere;

il suddetto piano dovrà affrontare, in modo organico ed in sinergia con i principali attori coinvolti sia a livello centrale che territoriale, il fenomeno della violenza contro le donne, nel pieno rispetto degli interventi in atto a livello locale e regionale;

in particolare, il piano dovrà contribuire a potenziare i centri antiviolenza quale luogo privilegiato per l'assistenza e il sostegno delle donne vittime di violenza e dei loro bambini,
impegna il Governo:
a proseguire nelle iniziative già avviate con successo, tra le quali si ricordano in particolare:

a) la rete nazionale antiviolenza, il telefono di pubblica utilità 1522 e il potenziamento del sito www.antiviolenzadonna.it;

b) il numero verde contro la tratta degli esseri umani (n. 800290290) per la protezione sociale delle vittime della tratta;

c) il protocollo contro la violenza e le discriminazioni del Ministero per le pari opportunità d'intesa con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, che ha istituito la «settimana contro violenza» negli istituti scolastici;

d) l'attività di prevenzione e tutela contro gli atti persecutori con il Ministero dell'interno e le forze dell'ordine;

a dare attuazione al piano d'azione nazionale contro la violenza sessuale e di genere, utilizzando le risorse all'uopo stanziate, individuando specifiche iniziative volte a potenziare i servizi e le misure di assistenza delle vittime di violenza, ad aumentare il livello di formazione degli operatori coinvolti, a monitorare efficacemente il fenomeno della violenza sulle donne;

a promuovere in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano azioni volte ad incentivare la realizzazione di misure a favore delle vittime di violenza e a coinvolgere le stesse, laddove sia necessario, in percorsi di formazione e di inserimento lavorativo.

(1-00538)
«Saltamartini, Lussana, Polidori, Cicchitto, Reguzzoni, Sardelli, Lorenzin, Bertolini, Santelli, Bergamini, Aprea, Armosino, Beccalossi, Bernini Bovicelli, Biancofiore, Bocciardo, Boniver, Calabria, Carlucci, Castellani, Castiello, Ceccacci Rubino, Centemero, Comaroli, Dal Lago, De Camillis, De Girolamo, De Nichilo Rizzoli, Di Centa, D'Ippolito Vitale, Faenzi, Renato Farina, Frassinetti, Giammanco, Golfo, Goisis, Lanzarin, Mannucci, Milanato, Mistrello Destro, Laura Molteni, Munerato, Mussolini, Negro, Nirenstein, Pastore, Pelino, Petrenga, Repetti, Rivolta, Mariarosaria Rossi, Savino, Sbai, Siliquini, Stasi».