ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00440

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 374 del 28/09/2010
Abbinamenti
Atto 1/00480 abbinato in data 08/11/2010
Atto 1/00481 abbinato in data 08/11/2010
Atto 1/00482 abbinato in data 08/11/2010
Atto 1/00484 abbinato in data 08/11/2010
Atto 1/00485 abbinato in data 08/11/2010
Firmatari
Primo firmatario: DONADI MASSIMO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 28/09/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI 28/09/2010
ORLANDO LEOLUCA ITALIA DEI VALORI 28/09/2010
BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI 28/09/2010


Stato iter:
09/11/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/11/2010
Resoconto EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 08/11/2010
Resoconto COLOMBO FURIO PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 09/11/2010
Resoconto MANTICA ALFREDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 09/11/2010
Resoconto EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI
Resoconto PISICCHIO PINO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Resoconto VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA
Resoconto REGUZZONI MARCO GIOVANNI LEGA NORD PADANIA
Resoconto TEMPESTINI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto MUSSOLINI ALESSANDRA POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto FARINA RENATO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto COLOMBO FURIO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto BOCCHINO ITALO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA
Resoconto DUSSIN LUCIANO LEGA NORD PADANIA
Resoconto SANTELLI JOLE POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto BUTTIGLIONE ROCCO UNIONE DI CENTRO
Resoconto CASTAGNETTI PIERLUIGI PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto TABACCI BRUNO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Resoconto CORSARO MASSIMO ENRICO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto DE TORRE MARIA LETIZIA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto CASINI PIER FERDINANDO UNIONE DI CENTRO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 09/11/2010
Resoconto FRATTINI FRANCO MINISTRO - (AFFARI ESTERI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 09/11/2010
Resoconto DOZZO GIANPAOLO LEGA NORD PADANIA
Resoconto FRANCESCHINI DARIO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 09/11/2010
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA
 
DICHIARAZIONE VOTO 09/11/2010
Resoconto MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 09/11/2010
Resoconto EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI
 
DICHIARAZIONE VOTO 09/11/2010
Resoconto CICCHITTO FABRIZIO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto D'ALEMA MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto BIANCONI MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 08/11/2010

DISCUSSIONE IL 08/11/2010

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 08/11/2010

NON ACCOLTO IL 09/11/2010

PARERE GOVERNO IL 09/11/2010

DISCUSSIONE IL 09/11/2010

RESPINTO IL 09/11/2010

CONCLUSO IL 09/11/2010

Atto Camera

Mozione 1-00440
presentata da
MASSIMO DONADI
testo di
martedì 28 settembre 2010, seduta n.374

La Camera,


premesso che:



i rapporti tra Italia e Libia hanno vissuto, negli anni, periodi burrascosi, come è noto a tutti, ma non si sono mai interrotti, neanche negli anni caratterizzati da episodi di terrorismo internazionale e dalle sanzioni contro il Paese nordafricano con un embargo durato dal 1992 al 2004, toccando il punto più basso quando la Libia, dopo il bombardamento Usa di Tripoli e Bengasi del 1986, lanciò un missile che cadde nelle acque prospicienti Lampedusa;


la normalizzazione dei rapporti italo-libici è stata preceduta, prima della conclusione del trattato di Bengasi, da numerosi accordi bilaterali, anche se alcune questioni rimanevano ancora irrisolte: le pretese libiche relative ai danni del colonialismo, i crediti delle imprese italiane per opere mai pagate, il delicato capitolo del contrasto all'immigrazione clandestina, disciplinato da due protocolli del 29 dicembre 2007, rimasti fino ad allora inattuati;


con il «Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione tra la Repubblica italiana e la Grande Giamahiria araba libica popolare socialista» firmato a Bengasi il 30 agosto 2008, entrato in vigore il 19 febbraio 2009 a seguito della legge di ratifica e esecuzione del 6 febbraio 2009, n. 7, non solo si è inteso porre fine alla disputa risalente all'epoca coloniale ma si è voluto anche rafforzare, tra le altre, la collaborazione tra i due Paesi nella lotta all'immigrazione clandestina per via marittima, dando attuazione ai Protocolli su menzionati;


il trattato ha soprattutto segnato la conclusione di un lungo processo negoziale che era stato iniziato dai precedenti Governi, accelerato poi dall'attuale con l'intento di imprimere una salto di qualità alle relazione dei due Paesi, istituendo un vero e proprio partenariato e non solo un semplice trattato di amicizia e navigazione, visto che la Libia è nei fatti sempre più importante per l'Italia a causa degli ingenti investimenti economici in quel Paese ma anche per le forniture di petrolio, gas e per il controllo dei flussi migratori dall'Africa;


in ragione anche di questi interessi, l'Italia si è impegnata, con questo Accordo, a realizzare progetti infrastrutturali di base nei limiti di una spesa di 5 miliardi di dollari per un importo annuale di 250 milioni di dollari in 20 anni e la Libia si è impegnata ad abrogare tutti i provvedimenti e le norme che impongono vincoli o limiti alle imprese italiane operanti nel Paese;


relativamente al contrasto all'immigrazione clandestina, uno degli obiettivi previsti dai citati accordi, va sottolineato che nell'attuazione di una politica di respingimento indiscriminato, non controllando lo stato dei centri di detenzione libici, si corre il serio rischio di far venir meno la tutela dei diritti umani dei migranti e dei richiedenti asilo, come si è avuto modo di constatare tragicamente nell'ultimo anno;



ad oggi, questo accordo, secondo i firmatari del presente atto di indirizzo, ha lasciato palesare che, invece di tutelare e difendere i diritti di chi si trova nelle acque mediterranee, per sfuggire da situazioni pericolose o nell'esercizio del proprio lavoro, esso dia in effetti il via libera a comportamenti e atti, da parte della Libia nella fattispecie, che contrastano con il diritto internazionale, come è accaduto molto recentemente quando una motovedetta libica (parte della flotta di navi italiane regalate a Tripoli per il controllo dell'immigrazione), con a bordo anche alcuni finanzieri italiani, ha sparato sul motopeschereccio Ariete, un fatto grave, troppo presto rubricato come incidente da diversi Ministri;


va ricordato, peraltro, che l'Italia è parte integrante, a differenza della Libia, della Convenzione relativa allo status dei rifugiati di Ginevra del 1951, come del resto di tutti gli organismi internazionali di tutela dei diritti umani, e l'adesione alla Carta delle Nazioni Unite e alla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo dovrebbe consentirle di chiederne sempre il rispetto;


nel Trattato, purtroppo, restano ancora zone d'ombra, margini interpretativi fin troppo ampi e, di conseguenza, occorrerebbe approfondire i contorni di questo accordo, proprio perché contiene maglie molto larghe che consentono il ripetersi di episodi come quello citato,

impegna il Governo:

ad assumere le necessarie iniziative sul piano politico-diplomatico per una profonda revisione del «Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione tra la Repubblica italiana e la Grande Giamahiria araba libica popolare socialista», che preveda l'introduzione di procedure più stringenti di controllo affinché tutte le azioni che riguardano le operazioni di contrasto alla immigrazione clandestina in mare aperto avvengano nel pieno rispetto del diritto internazionale e comunitario e a tutela dei diritti umani dei migranti e dei richiedenti asilo.

(1-00440)
«Donadi, Evangelisti, Leoluca Orlando, Borghesi».