ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00434

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 368 del 15/09/2010
Abbinamenti
Atto 1/00424 abbinato in data 15/09/2010
Atto 1/00430 abbinato in data 15/09/2010
Atto 1/00431 abbinato in data 15/09/2010
Atto 1/00432 abbinato in data 15/09/2010
Atto 1/00433 abbinato in data 15/09/2010
Firmatari
Primo firmatario: MOSELLA DONATO RENATO
Gruppo: MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Data firma: 15/09/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VERNETTI GIANNI MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 15/09/2010
CALGARO MARCO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 15/09/2010
TABACCI BRUNO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 15/09/2010
CALEARO CIMAN MASSIMO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 15/09/2010
BRUGGER SIEGFRIED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 15/09/2010


Stato iter:
15/09/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 15/09/2010
Resoconto SCOTTI VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 15/09/2010
Resoconto MISITI AURELIO SALVATORE MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD
Resoconto MOSELLA DONATO RENATO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Resoconto EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA
Resoconto PEZZOTTA SAVINO UNIONE DI CENTRO
Resoconto TEMPESTINI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto PIANETTA ENRICO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 15/09/2010

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 15/09/2010

ACCOLTO IL 15/09/2010

PARERE GOVERNO IL 15/09/2010

DISCUSSIONE IL 15/09/2010

APPROVATO IL 15/09/2010

CONCLUSO IL 15/09/2010

Atto Camera

Mozione 1-00434
presentata da
DONATO RENATO MOSELLA
testo di
mercoledì 15 settembre 2010, seduta n.368

La Camera,
premesso che:
i Capi di Stato e di Governo di tutti gli Stati membri dell'ONU, nel settembre 2000, si riunirono a New York nel «Vertice del millennio» e posero la propria firma in calce alla «Dichiarazione del millennio» (United Nations Millennium Declaration), definendo una serie di importanti propositi da conseguire entro il 2015; ne derivarono gli otto obiettivi di sviluppo del millennio, vincolanti per l'intera comunità internazionale: ridurre la povertà e la fame nel mondo, assicurare l'istruzione primaria per tutti, promuovere la parità fra i sessi, ridurre la mortalità infantile, migliorare la salute materna, combattere l'HIV/AIDS e altre malattie, assicurare la sostenibilità ambientale e partecipare ad un partenariato globale per lo sviluppo;
gli obiettivi, dunque, costituiscono un patto a livello planetario fra Paesi ricchi e Paesi poveri, basato su un impegno reciproco a fare ciò che è necessario per costruire un mondo più sicuro, più prospero e più equo per tutti;
l'Unione europea può vantare il ruolo di donatore principale, dal momento che fornisce il 55 per cento dell'aiuto pubblico allo sviluppo mondiale, pur tuttavia, occorre accelerare i progressi verso la realizzazione degli obiettivi di sviluppo del millennio, poiché appare evidente che la semplice prosecuzione delle politiche attuali non consentirà di raggiungerli;
per tali ragioni il Consiglio ha invitato la Commissione ad elaborare una serie di proposte d'azione ambiziose, con lo scopo di accelerare i progressi verso la realizzazione degli obiettivi di sviluppo del millennio, prevedendo in particolare: di fissare nuovi obiettivi intermedi per l'aumento dei bilanci relativi all'aiuto pubblico nel periodo fino al 2010, al fine di giungere complessivamente allo 0,7 per cento del reddito nazionale lordo (RNL) nel 2015; di accelerare le riforme per migliorare la qualità dell'aiuto; di riconsiderare il modo in cui l'Unione europea influenza le condizioni dello sviluppo con le sue politiche interne ed esterne, attraverso il suo specifico modello di sviluppo sostenibile; di far beneficiare in modo prioritario l'Africa di questi nuovi orientamenti e cogliere le opportunità di stabilire un partenariato tra i due continenti;
a tal proposito la Commissione ha proposto di stabilire per il rapporto APS/RNL (aiuti pubblici allo sviluppo/reddito nazionale lordo), un nuovo obiettivo individuale minimo dello 0,51 per cento entro il 2010 (0,17 per cento per i nuovi Stati membri), portando così il contributo collettivo dell'Unione europea allo 0,56 per cento; questo impegno si tradurrebbe in un aumento di 20 miliardi di euro all'anno entro il 2010 e consentirebbe di raggiungere nel 2015 l'obiettivo dello 0,7 per cento del reddito nazionale lordo fissato dalle Nazioni Unite;
il rapporto europeo sullo sviluppo del 19 settembre 2008, mette in evidenza come nonostante la crescita economica di taluni Paesi e la riduzione della povertà a livello mondiale dal 2000, i progressi dei Paesi in via di sviluppo sono stati disomogenei; i ritardi subiti da alcuni Paesi in termini di salute ed istruzione sono particolarmente preoccupanti;
secondo il rapporto Aidwatch 2010, elaborato dalla Confederazione europea delle organizzazioni non governative di urgenza e di sviluppo (CONCORD), mentre alcuni Paesi virtuosi hanno già raggiunto la quota dello 0,7 per cento dell'aiuto pubblico allo sviluppo, nella maggioranza dei casi gli Stati membri non hanno rispettato l'impegno dell'APS per il 2010: l'Unione europea farà mancare 15 miliardi di euro di risorse per la lotta alla povertà;
di questa mancanza, secondo il rapporto, una grave responsabilità ricade sull'Italia che quest'anno evidenzia un performance particolarmente negativa che, oltre ad allontanarci ulteriormente dalla media dei nostri partner europei, rende sempre più improbabile il raggiungimento degli obiettivi del millennio da parte del nostro Paese;
nel 2009, l'anno della presidenza italiana del G8, l'aiuto pubblico allo sviluppo (APS) dell'Italia si è ridotto del 31 per cento, una riduzione superiore a quella della Grecia, riducendosi allo 0,16 per cento del prodotto interno lordo; si tratta del livello più basso dal 2004; una parte della riduzione italiana è dovuto sia al taglio del 56 per cento, che il bilancio della cooperazione allo sviluppo del Ministero degli affari esteri ha subito, sia a una diminuzione delle operazioni di «aiuto creativo»; si tratta d'iniziative che sono contabilizzate come aiuto, ma che non rappresentano un vero trasferimento di risorse ai Paesi in via di sviluppo, quali cancellazioni di debiti da tempo non rimborsati o spese per il sostegno al primo anno di vita dei rifugiati in Italia,
impegna il Governo:
a favorire il riallineamento quantitativo dell'APS con le risorse finanziarie disponibili valutando la possibilità di reperire anche altre fonti finanziarie innovative;
a promuovere un miglioramento della stessa qualità dell'aiuto attraverso un più efficace coordinamento tra donatori, che permetta un'armonizzazione delle strategie di aiuto;
ad assumere un ruolo incisivo in occasione del summit delle Nazioni Unite di New York del 20-22 settembre 2010, al fine di garantire una posizione chiara dell'Italia nella prospettiva degli obiettivi di sviluppo del millennio.
(1-00434) «Mosella, Vernetti, Calgaro, Tabacci, Calearo Ciman, Brugger».