ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00424

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 362 del 30/07/2010
Abbinamenti
Atto 1/00430 abbinato in data 14/09/2010
Atto 1/00431 abbinato in data 14/09/2010
Atto 1/00432 abbinato in data 14/09/2010
Atto 1/00433 abbinato in data 14/09/2010
Atto 1/00434 abbinato in data 15/09/2010
Firmatari
Primo firmatario: EVANGELISTI FABIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 30/07/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI 30/07/2010
ORLANDO LEOLUCA ITALIA DEI VALORI 30/07/2010
DI STANISLAO AUGUSTO ITALIA DEI VALORI 30/07/2010


Stato iter:
15/09/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/09/2010
Resoconto EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 14/09/2010
Resoconto SARUBBI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 14/09/2010
Resoconto SCOTTI VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
PARERE GOVERNO 15/09/2010
Resoconto SCOTTI VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 15/09/2010
Resoconto MISITI AURELIO SALVATORE MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD
Resoconto MOSELLA DONATO RENATO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Resoconto EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA
Resoconto PEZZOTTA SAVINO UNIONE DI CENTRO
Resoconto TEMPESTINI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto PIANETTA ENRICO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 14/09/2010

DISCUSSIONE IL 14/09/2010

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 14/09/2010

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 15/09/2010

NON ACCOLTO IL 15/09/2010

PARERE GOVERNO IL 15/09/2010

DISCUSSIONE IL 15/09/2010

RESPINTO IL 15/09/2010

CONCLUSO IL 15/09/2010

Atto Camera

Mozione 1-00424
presentata da
FABIO EVANGELISTI
testo di
venerdì 30 luglio 2010, seduta n.362

La Camera,

premesso che:

gli obiettivi di sviluppo del millennio (Millennium Development Goals - MDG) delle Nazioni Unite sono otto obiettivi che tutti i 191 Stati membri dell'ONU si sono impegnati a raggiungere per l'anno 2015. La Dichiarazione del millennio delle Nazioni Unite, firmata nel settembre del 2000, impegna gli Stati a:

a) sradicare la povertà estrema e la fame;

b) garantire l'educazione primaria universale;

c) promuovere la parità dei sessi e l'autonomia delle donne;

d) ridurre la mortalità infantile;

e) migliorare la salute materna;

f) combattere l'HIV/AIDS, la malaria e altre malattie;

g) garantire la sostenibilità ambientale;

h) sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo;

a soli cinque anni dalla scadenza del 2015, fissata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite per il raggiungimento degli otto obiettivi di sviluppo del Millennio, il segretario generale Ban Ki-Moon ha invitato i leader mondiali a riunirsi in un summit a New York dal 20 al 22 settembre 2010 nel fermo intento di indurre i Governi nazionali a un'accelerazione nella strategia globale di lotta contro la povertà;

la reazione sull'attuazione della politica di cooperazione allo sviluppo 2008 migliora le informazioni relative alle iniziative di aiuto pubblico allo sviluppo finanziate dalla direzione generale per la cooperazione allo sviluppo (DGCS). Per la prima volta il documento riporta l'investimento della cooperazione italiana per gli obiettivi di sviluppo del Millennio per il periodo 2001 e 2007;

lo sforzo per il raggiungimento del primo obiettivo ha canalizzato il 35 per cento del totale delle risorse erogate dalla DGCS per circa 1,7 miliardi di euro, mentre, a seguire, la lotta alle tre pandemie, sesto obiettivo, ha canalizzato il 26 per cento del totale. Tale cifra tiene conto anche dei contributi che la DGCS ha esborsato a favore del fondo globale. Al terzo posto si trova il finanziamento dell'ottavo obiettivo, con il 18 per cento del totale. Infine, su un totale di quasi cinque miliardi di euro erogati dalla DGCS dal 2001 al 2007, il 5 per cento è stato erogato per iniziative a favore della sostenibilità ambientale, settimo obiettivo;

nonostante lo sforzo fatto per aumentare la trasparenza, il dato aggregato su sette anni non permette di indicare le tendenze e le scelte strategiche fatte dalla cooperazione italiana nel corso degli ultimi sette anni. Infine, i dati non coprono la situazione più aggiornata per la DGCS fermandosi al 2007 e non consentono di valutare le conseguenze dovute al taglio del 56 per cento delle disponibilità della DGCS sul finanziamento degli obiettivi del millennio dopo il 2008;

l'appuntamento ONU è stato al centro dell'agenda del semestre di Presidenza spagnola dell'Unione europea. Gli Stati membri hanno discusso come affrontare il problema del mancato rispetto dell'impegno europeo per l'aiuto pubblico allo sviluppo (ARS) che li avrebbe esposti alla perdita di credibilità durante l'Assemblea generale. Il disinvestimento dell'Italia in questa politica ha inciso negativamente sul risultato deludente complessivo dell'Europa, con il nostro Paese responsabile del 40 per cento dell'ammanco europeo;

altri Stati partner europei hanno affrontato la crisi economica, riducendo le spese a bilancio, ma facendo scelte differenti per la cooperazione allo sviluppo: o non hanno tagliato l'aiuto pubblico allo sviluppo, come la Gran Bretagna, o l'hanno ridotto senza pregiudicare il puntuale raggiungimento degli obiettivi quantitativi internazionali previsti per il 2015, come la Spagna;

gli Stati membri non avevano accettato gli impegni più vincolanti della proposta articolata in dodici punti della Commissione europea relativi alla quantità e qualità dell'aiuto ma avevano raggiunto un compromesso sul sostegno per l'istituzione di una tassa sulle transazioni finanziarie. A fine giugno 2010, in Canada si doveva discutere circa la possibilità di approvare questa tassa internazionale ma l'Italia ha affermato la sua contrarietà alla proposta, e ha pregiudicato il compromesso tra i Capi di Governo dell'Unione europea;

gli appuntamenti internazionali relativi, alla lotta alla povertà si sono intensificati nei mesi di giugno e luglio 2010 in previsione dell'appuntamento di settembre a New York, trasformandosi in nuove occasioni per rendere note alla comunità internazionale le inadempienze dell'Italia. Il G8 canadese ha riaffermato il suo impegno a garantire il pieno rifinanziamento al fondo globale per la lotta all'HIV/AIDS, tubercolosi e malaria, che a ottobre 2010 terrà la terza conferenza di rifinanziamento, ma non si sa quali saranno le prospettive del sostegno al fondo globale nel prossimo triennio, visto l'arretrato di almeno 260 milioni di euro;

il 2 luglio 2010 è stata adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite la risoluzione che realizzerà U.N. WOMEN, la nuova agenzia dell'ONU dedicata alla promozione dei diritti delle donne e all'uguaglianza di genere. L'11 luglio 2010, si è tenuto il vertice mondiale sull'istruzione per discutere i finanziamenti necessari per raggiungere il secondo obiettivo di sviluppo del millennio - l'istruzione universale. Nel 2009 il contributo italiano al principale fondo delle Nazioni Unite per la parità di genere è stato appena il 20 per cento di quello dell'anno precedente e quello al fondo per l'istruzione globale è sceso del 70 per cento;

si stanno concludendo alcune conferenze di ricostituzione di Fondi di sviluppo, come il fondo globale per l'ambiente, il fondo africano di sviluppo o l'IDA (International development association) della Banca mondiale, con richieste di aumento complessivo delle risorse finanziarie in risposta alle emergenze della crisi nei Paesi in via di sviluppo, ma l'Italia purtroppo si caratterizza tuttora, ad avviso dei firmatari del presente atto di indirizzo, per le promesse finanziarie inevase pari a circa 1,3 miliardi euro verso i fondi di sviluppo;

nel corso del 2010 la posizione dell'Italia all'interno della comunità internazionale si è progressivamente indebolita, perché sono state sempre più certificate le varie inadempienze italiane per il rispetto degli obiettivi internazionali di lotta alla povertà. Il prossimo vertice delle Nazioni Unite sugli obiettivi del millennio e la conferenza di rifinanziamento del fondo globale (4 e 5 ottobre 2010), rischiano di essere appuntamenti forieri di ulteriore marginalizzazione del nostro Paese se la posizione dell'Italia non sarà difesa dai massimi rappresentati del Governo con fatti concreti nuovi;

la crisi economica ha messo in evidenza la necessità di ripensare la struttura di governance a livello multilaterale anche economica, in modo da evitare per il futuro il ripetersi di crisi sistemiche. Se l'Italia intende partecipare legittimamente al dibattito sulla nuova governance multilaterale, che ormai va oltre la sola riforma del Consiglio di sicurezza, deve essere in grado di accreditarsi come un partner affidabile anche per i temi relativi alla cooperazione allo sviluppo,
impegna il Governo:

a partecipare al summit delle Nazioni Unite di New York del 20-22 settembre 2010, con un livello di rappresentanza che garantisca e difenda il ruolo dell'Italia, attraverso la partecipazione del Ministro degli affari esteri affinché sostenga con forza e credibilità la posizione italiana rispetto agli obiettivi di sviluppo del millennio;

a produrre, entro la fine del 2010, un calendario dei livelli complessivi di aiuto pubblico allo sviluppo che l'Italia s'impegna a raggiungere per il 2013, prima del termine della legislatura;

a provvedere al versamento del contributo dovuto al fondo globale per la lotta all'Aids, tubercolosi e malaria entro fine settembre 2010, come annunciato nel corso del G8 dell'Aquila nel 2009;

a trasmettere al Parlamento, con la massima celerità, un documento che elenchi tutti gli impegni contratti in termini di cooperazione allo sviluppo con Paesi e organizzazioni multilaterali e specifichi gli impegni internazionali che potranno essere assolti nel corso del 2011 con le risorse messe a disposizione della manovra finanziaria del prossimo anno.

(1-00424)
«Evangelisti, Donadi, Leoluca Orlando, Di Stanislao».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

aiuto di Stato

assemblea generale dell'ONU

Banca mondiale

malattia infettiva

politica di sviluppo

sottosviluppo

sviluppo sostenibile