Atto Camera
Mozione 1-00402
presentata da
PIER FERDINANDO CASINI
testo di
lunedì 5 luglio 2010, seduta n.347
La Camera,
premesso che:
le Forze armate della Repubblica rappresentano lo strumento fondamentale per assicurare la difesa della patria e garantire la sicurezza dei cittadini, nonché per sostenere gli impegni del nostro Paese in politica estera e fornire supporto alle organizzazioni internazionali impegnate nelle aree di crisi e nelle emergenze mondiali;
nel corso del Consiglio supremo di difesa del 10 marzo 2010, convocato per esaminare la situazione internazionale e per valutare la configurazione e l'articolazione dei contingenti militari nazionali impiegati nelle aree di crisi, è emersa l'esigenza di continuare a razionalizzare le spese, viste le perduranti ristrettezze di bilancio;
nel comunicato ufficiale emesso al termine del Consiglio supremo di difesa si è sottolineato come «l'impegno militare e di concorso allo sviluppo profuso dal nostro Paese nel quadro della Comunità Internazionale resta fondamentale e, pertanto, deve continuare ad essere sostenuto con adeguate risorse umane, economiche e materiali»;
l'impatto della manovra economica del 2008 ha prodotto una riduzione delle risorse destinate alla difesa. Secondo il rapporto «L'Italia e la trasformazione dello scenario internazionale», presentato nel marzo 2010 dall'Istituto affari internazionali (Iai) e dall'Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi), la percentuale del prodotto interno lordo destinata dai vari governi alla difesa si è progressivamente ridotta al di sotto della media europea;
il 12 marzo 2009, con il parere favorevole del Governo, è stata approvata la mozione 1-00093, che prevedeva l'impegno dell'Esecutivo:
a) ad adottare in tempi rapidi misure atte a salvaguardare la funzionalità e le capacità operative di intervento dello strumento militare, garantendo le peculiari caratteristiche delle Forze armate, finalizzandole, oggi ed in previsione delle future esigenze, ai compiti che esse svolgono nelle aree di crisi presenti nel mondo, nonché per la sicurezza e lo sviluppo del nostro Paese;
b) a rivedere e ad ottimizzare, coinvolgendo pienamente il Parlamento, il quadro normativo per l'impiego e la gestione delle Forze armate e del comparto difesa nel suo complesso, garantendone la capacità di corrispondere alle esigenze di difesa nazionale ed agli impegni internazionali, operando le necessarie scelte nei settori tecnico-amministrativo, del personale, della logistica e dell'organizzazione delle Forze armate sul territorio nazionale;
c) a rimodulare gli investimenti, secondo criteri e priorità strettamente fondati sia sui compiti effettivamente svolti oggi dallo strumento militare in questo periodo storico, sia su quelli, ad alta intensità, che un possibile deterioramento del quadro strategico potrà costringere ad affrontare, sulla base delle risorse realisticamente disponibili;
d) a destinare in via prioritaria le risorse disponibili e quelle eventualmente recuperate da altre aree ai settori del reclutamento e dell'addestramento, essenziali per il mantenimento delle capacità operative;
e) ad assicurare, nel tempo, stabilità e coerenza all'assegnazione delle risorse per il comparto difesa, quale presupposto di base per l'efficiente ed economica finalizzazione dei programmi di trasformazione e razionalizzazione delle Forze armate;
il taglio delle spese correnti, delle retribuzioni e dei fondi per l'addestramento dei reparti, la manutenzione e gestione di mezzi e infrastrutture rischia, infatti, di creare arsenali sofisticati senza risorse e personale addestrato per utilizzarli,
impegna il Governo:
a procedere celermente all'assunzione delle iniziative conseguenti agli impegni contenuti nella sopra citata mozione approvata dall'Assemblea della Camera dei deputati il 12 marzo 2009;
a condizionare il varo del nuovo modello di difesa professionale alla verifica del punto attuale di realizzazione di quello delineato dalle leggi n. 331 del 2000, n. 215 del 2001 e n. 226 del 2004 e alla definizione delle risorse da destinare al bilancio della difesa;
a predisporre un piano di investimenti nel settore della difesa selettivo e funzionale alle esigenze prioritarie delle nostre Forze armate;
a privilegiare i programmi di reclutamento e di addestramento del personale in linea con gli standard degli altri partner europei e Nato.
(1-00402) «Casini, Cesa, Vietti, Bosi, Rao, Pisacane, Volontè, Compagnon, Ciccanti, Naro, Tassone, Galletti, Libè, Occhiuto».