ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00310

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 264 del 12/01/2010
Abbinamenti
Atto 1/00269 abbinato in data 12/01/2010
Atto 1/00303 abbinato in data 12/01/2010
Atto 1/00306 abbinato in data 12/01/2010
Firmatari
Primo firmatario: MARGIOTTA SALVATORE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/01/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
LULLI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
BOCCI GIANPIERO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
ESPOSITO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
GINOBLE TOMMASO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
MARANTELLI DANIELE PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
MOTTA CARMEN PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
VIOLA RODOLFO GIULIANO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2010


Stato iter:
12/01/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 12/01/2010
Resoconto BRANCHER ALDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 12/01/2010
Resoconto LIBE' MAURO UNIONE DI CENTRO
Resoconto DUSSIN GUIDO LEGA NORD PADANIA
Resoconto PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI
Resoconto MARGIOTTA SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto GAROFALO VINCENZO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/01/2010

NON ACCOLTO IL 12/01/2010

PARERE GOVERNO IL 12/01/2010

DISCUSSIONE IL 12/01/2010

RESPINTO IL 12/01/2010

CONCLUSO IL 12/01/2010

Atto Camera

Mozione 1-00310
presentata da
SALVATORE MARGIOTTA
testo di
martedì 12 gennaio 2010, seduta n.264

La Camera,

premesso che:

dal 7 al 18 dicembre 2009 a Copenaghen si è tenuta la Conferenza delle Parti (COP-15), che aveva l'obiettivo di raggiungere un nuovo accordo globale sul clima e di proseguire nel percorso della lotta ai cambiamenti climatici, avviato con il Protocollo di Kyoto;

il Summit ci consegna un risultato che, pur considerato insufficiente per la mancanza di obiettivi concreti e misurabili, segna un percorso nuovo per la lotta ai cambiamenti climatici e per le politiche ambientali in generale con Paesi come USA e Cina da sempre storicamente ai margini di questa discussione a livello mondiale oggi ne sono diventati i protagonisti;

Copenaghen non ha prodotto molte promesse ma tutti i maggiori paesi hanno posto limiti alle emissioni per il 2020 da quando i colloqui sono iniziati nel 2007 a Bali, in Indonesia;

l'Europa dovrà necessariamente mantenere il ruolo di leadership a livello internazionale sul problema dei cambiamenti climatici e, al di là dell'esito non confortante di Copenaghen, dovrà garantire il raggiungimento degli obiettivi fissati dal cosiddetto pacchetto-clima, che prevede la riduzione delle emissioni di gas serra del 20 per cento entro il 2020, l'innalzamento al 20 per cento della quota di energia prodotta con risorse rinnovabili e il miglioramento del 20 per cento dell'efficienza energetica;

l'impegno dell'Europa è confermato dalla continuità della propria azione: nel gennaio 2007 la Commissione europea ha promosso il Piano d'azione 2007-2009 (Com(2007)1 def.) in materia di politica energetica comunitaria, attraverso il quale si indicano le linee guida di una nuova politica energetica orientata a ridurre le emissioni in atmosfera e ricercare nuove forme di produzione energetica, quali in particolare l'efficientamento energetico, l'impiego dell'idrogeno, le fonti energetiche rinnovabili e le fonti nucleari; il 28 gennaio 2009 la Commissione europea ha pubblicato la comunicazione «Verso un accordo organico sui cambiamenti climatici a Copenaghen» (COM(2009)39 def.), che costituisce la prima concreta proposta di accordo da parte di un grande blocco nell'ambito del negoziato internazionale post-Kyoto; il 1o aprile 2009, la Commissione europea ha adottato il libro bianco «L'adattamento ai cambiamenti climatici; verso un quadro d'azione europeo» (COM(2009) 147 def.), che illustra gli interventi necessari ad aumentare la resistenza dell'Unione europea nell'adattarsi ai mutamenti del clima;

risulta evidente che, al di là degli impegni assunti dai singoli stati al vertice di Copenaghen, è necessaria una piena assunzione di responsabilità da parte di tutti i paesi che abbiano la sensibilità e la consapevolezza della gravità del problema e già la Camera dei deputati, con l'approvazione delle mozioni 1-00065 del 27 novembre 2008 e 1-00122 del 24 febbraio 2009, aveva impegnato il Governo a realizzare iniziative per favorire uno sviluppo ambientale sostenibile, intervenendo nei settori della mobilità, dell'edilizia, dell'efficienza energetica, delle fonti rinnovabili e delle politiche per colmare i ritardi rispetto all'attuazione del Protocollo di Kyoto;

la crisi economica non può certo costituire un alibi per rinviare il momento in cui affrontare una simile emergenza ma, al contrario, deve rappresentare un'opportunità e uno stimolo per investire nella riconversione e modernizzazione in chiave ecologica delle scelte economiche, strategiche e produttive; a questo proposito giova ricordare che il Green Jobs Report, pubblicato dall'agenzia dell'United Nations Enviroment Development (UNEP) nel 2008, ha evidenziato come che le nuove tecnologie energetiche, ad esempio le fonti rinnovabili, sono in grado di offrire elevati sviluppi produttivi ed occupazionali;

i primi passi di un percorso che punti a ridurre le emissioni di gas serra del nostro Paese sono stati mossi con l'adozione di alcune importanti misure, quali le agevolazioni per gli interventi di ristrutturazione energetica degli edifici, il sostegno alle energie rinnovabili, l'introduzione di norme per la riduzione dei rifiuti, ma è evidentemente necessario implementare ulteriormente l'impegno al fine di ottenere risultati apprezzabili;

in ambito urbano il settore che incide maggiormente sulle emissioni di gas serra e di sostanze inquinanti è quello del trasporto, sia di merci sia di persone, e il cui trend risulta essere in continua crescita;

i progressi tecnologici consentono ormai di puntare sulla mobilità mediante veicoli «a emissioni zero» e l'automobile elettrica è attualmente l'unica tecnologia che consente di raggiungere tale obiettivo in tempi relativamente brevi; l'87 per cento dei tragitti quotidiani in Europa corrisponde a meno di 60 chilometri e attualmente le auto elettriche con una ricarica possono raggiungere 150-200 chilometri di autonomia; ciò che manca sono le infrastrutture di ricarica, il miglioramento degli incentivi all'acquisto e politiche locali di mobilità elettrica;

appare necessario promuovere la creazione delle infrastrutture di servizio per le auto elettriche mediante incentivi agli enti locali e alle compagnie elettriche e mediante incentivi più consistenti per l'acquisto delle automobili elettriche da parte di soggetti pubblici e privati; per raggiungere l'obiettivo delle emissioni zero è necessario investire fortemente sulle fonti rinnovabili per alimentare le batterie delle automobili elettriche, puntando in particolare sull'eolico e sul solare fotovoltaico;

il motore elettrico, rispetto a quello termico, è di gran lunga più efficiente - 90 per cento a fronte del 30 per cento - ed è anche molto più silenzioso e, naturalmente, durante l'utilizzo non emette anidride carbonica (CO2), polveri sottili né altre sostanze inquinanti;

negli altri paesi industrializzati sono state avviate importanti politiche di incentivazione delle forme più sostenibili di mobilità:

gli Stati Uniti d'America hanno investito 24 miliardi di dollari nell'automobile elettrica;

il Regno Unito ha stanziato 250 milioni di sterline per promuovere il trasporto a basse emissioni, prevedendo un finanziamento agli automobilisti fino a 5.000 sterline per l'acquisto di automobili elettriche o ibride;

la Spagna ha stanziato 245 milioni di euro, con l'obiettivo di raggiungere quota 1 milione di automobili elettriche, entro il 2014, grazie a un incentivo all'acquisto di 7.000 euro e all'installazione di un'infrastruttura di ricarica e di flotte elettriche a Madrid, Barcellona e Siviglia entro il 2010;

il Portogallo installerà 1.300 colonnine di ricarica in ventuno città entro il 2011, prevedendo anche l'esenzione dalla tassa di immatricolazione e di circolazione;

la Francia prevede un incentivo di 5.000 euro per le automobili elettriche e per i veicoli commerciali, oltre che contributi per l'acquisto di bus e di camion elettrici;

in Germania sono state introdotte una tassa di circolazione sull'inquinamento (2 euro per ogni grammo di CO2 emesso oltre la quota stabilita) e l'esenzione per cinque anni dalle tasse automobilistiche per le automobili elettriche,
impegna il Governo:
a ribadire la volontà di implementare la propria azione per combattere i cambiamenti climatici, coerentemente con gli impegni assunti in ambito comunitario e a proporre una strategia ampia, coordinata e multisettoriale per ridurre in modo significativo ed efficace la produzione nazionale di gas serra attraverso politiche di mitigazione che conducano ad una riduzione delle emissioni ed anche decise e razionali azioni di adattamento al cambiamento climatico, che siano orientate a limitare i «danni» potenziali delle conseguenze di tale cambiamento e sfruttarne le opportunità;

a favorire quelle politiche pubbliche in grado di sviluppare nel nostro Paese la green economy attraverso una forte semplificazione amministrativa per le imprese ambientalmente sostenibili, un'adeguata politica di incentivi, compresi quelli fiscali, un controllo ambientale, garanzia di qualità e lo sviluppo di una ricerca avanzata che consenta un'innovazione continua dei processi produttivi;

a promuovere un piano di interventi che intervenga prioritariamente nel settore della mobilità, che costituisce una quota consistente delle emissioni di gas serra nel nostro Paese, attraverso le seguenti azioni:

sviluppo di meccanismi di disincentivazione del trasporto privato a vantaggio di quello pubblico promuovendo sistemi di mobilità alternativi, compresa la costruzione di infrastrutture idonee (tramvie, piste ciclabili);

avvio di investimenti mirati all'innovazione tecnologica per la diffusione di veicoli elettrici e ibridi;

realizzazione, da parte del Ministero dell'ambiente a fronte di uno scenario di possibile diffusione dell'auto elettrica, di una valutazione ambientale strategica atta ad assicurarne lo sviluppo in compatibilità con gli obiettivi nazionali in materia di fonti rinnovabili, clima ed efficienza energetica;

sviluppo di una rete diffusa di distribuzione - dotata di uno standard unico di riferimento per ciò che riguarda le prese elettriche, i voltaggi, la tensione e la fase e alimentata prevalentemente da fonti rinnovabili - destinata al rifornimento dei veicoli elettrici, ai sensi di quanto previsto dall'articolo 1, comma 1122, lettera g), della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e contestuale incremento delle risorse del Fondo per la mobilità sostenibile;

incremento delle risorse del Fondo per la competitività e lo sviluppo di cui all'articolo 1, comma 841, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, per la realizzazione dei seguenti obiettivi:

incentivare lo sviluppo di impianti eolici e fotovoltaici destinati all'approvvigionamento della rete di distribuzione per i veicoli elettrici; consentire l'installazione di stazioni, colonnine e strutture di ricarica o di scambio delle batterie diffuse sul territorio regionale e nazionale; acquisto di flotte pubbliche e di autobus elettrici; realizzazione di parcheggi e strisce verdi gratuiti dotati di colonnine di rifornimento;

previsione di ulteriori agevolazioni per l'acquisto dei veicoli ad emissioni zero, nonché l'esenzione dal pagamento della tassa di proprietà;

attuazione di politiche di mobility management e sostegno ai progetti di car sharing nelle aree urbane, le cui flotte dovranno preferibilmente essere costituite da veicoli ad emissioni zero, al fine di evitare l'accesso nelle aree più congestionate dei centri urbani di trasportatori occasionali in conto proprio;

revisione del sistema aiuti ed incentivi alla rottamazione delle auto in modo che sia finalizzato ad un'effettiva riduzione dell'impatto ambientale del parco veicoli circolanti e per orientare ricerca ed innovazione su nuovi modelli a basse emissioni e bassi consumi, nuovi modi di propulsione;

avvio di una campagna di comunicazione ed informazione con l'obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulla natura strategica delle politiche ambientali e sull'essenziale importanza dei comportamenti virtuosi individuali, tenendo conto del loro maggiore impatto nelle aree metropolitane.

(1-00310)
«Margiotta, Mariani, Zamparutti, Lulli, Realacci, Bocci, Braga, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Martella, Morassut, Motta, Viola, Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni, Mecacci, Maurizio Turco».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

cambiamento climatico

energia dolce

energia rinnovabile

incremento produttivo

inquinamento stratosferico

politica ambientale

protezione dell'ambiente

rendimento energetico

riduzione delle emissioni gassose

risorse rinnovabili

veicolo elettrico