ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00295

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 256 del 10/12/2009
Abbinamenti
Atto 1/00312 abbinato in data 18/01/2010
Atto 1/00316 abbinato in data 18/01/2010
Atto 1/00317 abbinato in data 18/01/2010
Atto 1/00318 abbinato in data 18/01/2010
Firmatari
Primo firmatario: COTA ROBERTO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 10/12/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIBELLI ANDREA LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
FAVA GIOVANNI LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
DUSSIN LUCIANO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
DAL LAGO MANUELA LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
REGUZZONI MARCO GIOVANNI LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
ALESSANDRI ANGELO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
ALLASIA STEFANO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
BITONCI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
BONINO GUIDO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
BRIGANDI' MATTEO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
CALLEGARI CORRADO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
CHIAPPORI GIACOMO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
COMAROLI SILVANA ANDREINA LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
CONSIGLIO NUNZIANTE LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
CROSIO JONNY LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
D'AMICO CLAUDIO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
DESIDERATI MARCO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
DOZZO GIANPAOLO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
DUSSIN GUIDO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
FOGLIATO SEBASTIANO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
FOLLEGOT FULVIO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
FORCOLIN GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
FUGATTI MAURIZIO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
GIDONI FRANCO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
GOISIS PAOLA LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
LANZARIN MANUELA LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
LUSSANA CAROLINA LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
MACCANTI ELENA LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
MOLTENI LAURA LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
MOLTENI NICOLA LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
MONTAGNOLI ALESSANDRO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
MUNERATO EMANUELA LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
NEGRO GIOVANNA LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
PAOLINI LUCA RODOLFO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
PASTORE MARIA PIERA LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
PINI GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
PIROVANO ETTORE LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
POLLEDRI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
RAINIERI FABIO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
RIVOLTA ERICA LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
RONDINI MARCO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
STUCCHI GIACOMO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
TOGNI RENATO WALTER LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
TORAZZI ALBERTO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
VANALLI PIERGUIDO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
VOLPI RAFFAELE LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
STEFANI STEFANO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD PADANIA 10/12/2009
DEL TENNO MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/12/2009


Stato iter:
19/01/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/01/2010
Resoconto DAL LAGO MANUELA LEGA NORD PADANIA
 
PARERE GOVERNO 19/01/2010
Resoconto VEGAS GIUSEPPE VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 19/01/2010
Resoconto MELCHIORRE DANIELA MISTO-LIBERAL DEMOCRATICI-MAIE
Resoconto CAMBURSANO RENATO ITALIA DEI VALORI
Resoconto OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO
Resoconto GIBELLI ANDREA LEGA NORD PADANIA
Resoconto CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto VIGNALI RAFFAELLO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto SANTAGATA GIULIO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/01/2010

DISCUSSIONE IL 18/01/2010

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/01/2010

ACCOLTO IL 19/01/2010

PARERE GOVERNO IL 19/01/2010

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 19/01/2010

DISCUSSIONE IL 19/01/2010

APPROVATO IL 19/01/2010

CONCLUSO IL 19/01/2010

Atto Camera

Mozione 1-00295
presentata da
ROBERTO COTA
testo di
giovedì 10 dicembre 2009, seduta n.256

La Camera,
premesso che:
la fase più acuta della crisi, secondo le recenti dichiarazioni del presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, sembra ormai essersi stabilizzata nelle cause che l'hanno generata ma non negli effetti, che invece continuano ad avere ripercussioni drammatiche sul sistema produttivo italiano;
le ultime stime sulla produzione industriale parlano di un calo del 5,3 per cento a settembre 2009 su base mensile e di una riduzione del 15,7 per cento su base annua, pur con un aumento del 4 per cento nel terzo trimestre del 2009, rispetto ai tre mesi precedenti. Nei primi nove mesi del 2009 la variazione è stata negativa per il 20 per cento sullo stesso periodo del 2008;
la riduzione degli ordinativi e la conseguente contrazione della produzione stanno producendo effetti devastanti sulla tenuta economica, finanziaria e occupazionale di molte piccole e medie imprese, che più delle grandi risentono della crisi, in un contesto segnato da una forte restrizione del credito;
da uno studio di Morgan Stanley sui prestiti alle piccole e medie imprese, confermato anche dal presidente di Confindustria in una recente audizione alla Commissione attività produttive, commercio e turismo della Camera dei deputati, è emerso che nei primi sette mesi del 2009 c'è stata una contrazione di 33 miliardi di euro da parte delle banche europee. In Italia, il tasso di crescita dei prestiti si è ridotto, nel giro di un anno, di dieci punti, colpendo in primo luogo le piccole e medie imprese;
in queste circostanze è fondamentale migliorare il sistema del credito nei confronti delle piccole e medie imprese che, non si deve dimenticare, sono il motore della nostra economia, intervenendo in primo luogo sulla revisione dell'accordo «Basilea 2», la cui rigida applicazione, anche alla luce della crisi in atto, rischia di mettere in pericolo la sopravvivenza delle imprese stesse;
l'accordo «Basilea 2» ha fatto molto discutere negli anni ed uno dei principali punti critici è rappresentato dall'impatto dei nuovi requisiti sui finanziamenti alle piccole e medie imprese. I criteri impongono, infatti, alle banche maggiori accantonamenti di liquidità, ove, secondo sistemi di calcolo del rating, le stesse siano esposte verso creditori con un alto tasso di rischio;
le banche sono portate a considerare le piccole e medie imprese, proprio per la loro natura, più rischiose e quindi assegnano loro un rating molto basso, con la conseguenza di far aumentare i tassi di interesse. Pertanto, le piccole e medie imprese risultano fortemente penalizzate dall'applicazione dell'accordo, sia in termini di possibilità di accesso al credito, sia in termini di aumento dei tassi di interesse legati all'erogazione del credito stesso;
l'applicazione di questi criteri ha posto, quindi, le piccole imprese in una condizione di subalternità rispetto alle grandi per l'eccessiva meccanicità con cui le banche utilizzano i sistemi di valutazione basati sul rating, trascurando ogni informazione di tipo qualitativo sulle imprese. Per riagganciare la ripresa è necessario affidarsi non soltanto ai numeri, ma anche all'andamento storico dell'azienda e, quindi, al grado di affidabilità che per le piccole imprese, quasi sempre a conduzione familiare, è estremamente alto;
gli imprenditori, inoltre, per poter accedere al credito devono soddisfare alcuni requisiti di natura finanziaria, necessari al calcolo del rating; tanto più le informazioni fornite alla banca sono dettagliate e complete, tanto più la valutazione di merito del credito è alta e con essa la possibilità di accedere ai finanziamenti in tempi brevi e con tassi di interesse ridotti. Ciò implica, dunque, un aumento dei costi di gestione dell'impresa, determinati dal peso che la funzione finanziaria acquista all'interno della struttura organizzativa, anche alla luce del fatto che le modalità di attribuzione del rating da parte delle banche risultano poco chiare e trasparenti;
non bisogna trascurare poi il vincolo, messo in evidenza durante i lavori per la definizione dell'accordo «Basilea 2», che impone alle banche di effettuare sul proprio capitale aggiustamenti più stringenti nei momenti in cui sarebbero, invece, necessari interventi più espansivi. Gli elementi prociclici generati da questo vincolo fanno sì che nelle fasi recessive le banche stringano ancora di più le maglie del credito nei confronti delle aziende, le quali per carenza di liquidità sono costrette a rimandare i loro piani di investimento, con gravi ripercussioni sull'occupazione;
il comitato di «Basilea 2» sta lavorando ad una serie di proposte correttive, che prevedono anche un'attenuazione di tali effetti prociclici. È evidente che il lavoro di modifica dell'accordo, qualora dovesse andare a buon fine, esplicherà i suoi effetti soltanto in un periodo di tempo medio-lungo, con conseguenze dannose per le piccole e medie imprese. Occorre, dunque, prevedere interventi immediati a salvaguardia del tessuto produttivo del nostro Paese;
è fatta salva la necessità dell'adozione di una relazione da parte del Ministro dell'economia e delle finanze sullo stato di attuazione delle modifiche recate dall'accordo «Basilea 2» da presentare annualmente in Parlamento,
impegna il Governo
a promuovere nelle sedi opportune, in attesa di una rinegoziazione sostanziale dell'accordo, strumenti di garanzia a favore delle piccole e medie imprese al fine di garantire un maggiore afflusso di liquidità.
(1-00295) «Cota, Gibelli, Fava, Luciano Dussin, Dal Lago, Reguzzoni, Alessandri, Allasia, Bitonci, Bonino, Bragantini, Brigandì, Buonanno, Callegari, Caparini, Chiappori, Comaroli, Consiglio, Crosio, D'amico, Desiderati, Dozzo, Guido Dussin, Fedriga, Fogliato, Follegot, Forcolin, Fugatti, Gidoni, Goisis, Grimoldi, Lanzarin, Lussana, Maccanti, Laura Molteni, Nicola Molteni, Montagnoli, Munerato, Negro, Paolini, Pastore, Pini, Pirovano, Polledri, Rainieri, Rivolta, Rondini, Simonetti, Stucchi, Togni, Torazzi, Vanalli, Volpi, Stefani, Giancarlo Giorgetti, Del Tenno».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

aumento dei prezzi

banca

conseguenza economica

credito

credito industriale

impresa

interesse

piccola impresa

piccola industria

piccole e medie imprese

produzione industriale

revisione d'accordo