ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00279

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 247 del 16/11/2009
Abbinamenti
Atto 1/00271 abbinato in data 24/11/2009
Atto 1/00280 abbinato in data 24/11/2009
Atto 1/00284 abbinato in data 24/11/2009
Firmatari
Primo firmatario: CAZZOLA GIULIANO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 19/11/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD PADANIA 24/11/2009
COMMERCIO ROBERTO MARIO SERGIO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 16/11/2009
MOFFA SILVANO POPOLO DELLA LIBERTA' 19/11/2009
BALDELLI SIMONE POPOLO DELLA LIBERTA' 16/11/2009
FOTI ANTONINO POPOLO DELLA LIBERTA' 16/11/2009
BRIGUGLIO CARMELO POPOLO DELLA LIBERTA' 16/11/2009
CECCACCI RUBINO FIORELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 16/11/2009
DI BIAGIO ALDO POPOLO DELLA LIBERTA' 16/11/2009
FONTANA VINCENZO ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA' 16/11/2009
FORMICHELLA NICOLA POPOLO DELLA LIBERTA' 16/11/2009
GIACOMONI SESTINO POPOLO DELLA LIBERTA' 16/11/2009
MANNUCCI BARBARA POPOLO DELLA LIBERTA' 16/11/2009
MINARDO ANTONINO POPOLO DELLA LIBERTA' 16/11/2009
MOTTOLA GIOVANNI CARLO FRANCESCO POPOLO DELLA LIBERTA' 16/11/2009
PELINO PAOLA POPOLO DELLA LIBERTA' 16/11/2009
ROSSI MARIAROSARIA POPOLO DELLA LIBERTA' 16/11/2009
SALTAMARTINI BARBARA POPOLO DELLA LIBERTA' 16/11/2009
SCANDROGLIO MICHELE POPOLO DELLA LIBERTA' 16/11/2009
TAGLIALATELA MARCELLO POPOLO DELLA LIBERTA' 16/11/2009
MUNERATO EMANUELA LEGA NORD PADANIA 24/11/2009
BONINO GUIDO LEGA NORD PADANIA 24/11/2009
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD PADANIA 24/11/2009
DAL LAGO MANUELA LEGA NORD PADANIA 24/11/2009
DUSSIN LUCIANO LEGA NORD PADANIA 24/11/2009
VANALLI PIERGUIDO LEGA NORD PADANIA 24/11/2009
VOLPI RAFFAELE LEGA NORD PADANIA 24/11/2009
PASTORE MARIA PIERA LEGA NORD PADANIA 24/11/2009
REGUZZONI MARCO GIOVANNI LEGA NORD PADANIA 24/11/2009


Stato iter:
24/11/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 24/11/2009
Resoconto MOLGORA DANIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 24/11/2009
Resoconto PEZZOTTA SAVINO UNIONE DI CENTRO
Resoconto CAMBURSANO RENATO ITALIA DEI VALORI
Resoconto FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD PADANIA
Resoconto CECCUZZI FRANCO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto CAZZOLA GIULIANO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 24/11/2009
Resoconto QUARTIANI ERMINIO ANGELO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL

NUOVO PRIMO FIRMATARIO IL 19/11/2009

ATTO MODIFICATO IL 24/11/2009

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 24/11/2009

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 24/11/2009

ACCOLTO IL 24/11/2009

PARERE GOVERNO IL 24/11/2009

DISCUSSIONE IL 24/11/2009

VOTATO PER PARTI IL 24/11/2009

APPROVATO IL 24/11/2009

CONCLUSO IL 24/11/2009

Atto Camera

Mozione 1-00279
presentata da
GIULIANO CAZZOLA
testo di
lunedì 16 novembre 2009, seduta n.247

La Camera,
premesso che:
nel corso del suo mandato il Governo ha affrontato con interventi costanti e mirati alle differenti necessità emerse nel tessuto sociale economico e produttivo del Paese, le ripercussioni di una gravissima crisi internazionale che hanno determinato nell'anno in corso una netta flessione del prodotto interno lordo, sia pure a fronte di recenti segnali di ripresa;
la crisi presentatasi in un primo tempo come prevalentemente di carattere finanziario si è poi manifestata in maniera più profonda assumendo evidenti aspetti economici e produttivi e producendo inevitabilmente gravi conseguenze sul terreno dell'occupazione. Tali conseguenze avrebbero potuto essere ben più gravi se il Governo non avesse accompagnato e bilanciato la crisi con provvedimenti di volta in volta adeguati, pur in un quadro di complessa attenzione alla stabilità dei conti pubblici;
si è deciso di intervenire su più fronti in favore della struttura produttiva e dei servizi, sostenendo le persone e le famiglie in difficoltà e a maggiore rischio di povertà, nonché garantendo l'intervento degli ammortizzatori sociali a beneficio dei lavoratori sospesi dal lavoro a causa delle improvvise ed acute difficoltà di mercato, in cui sono incorse nei mesi scorsi tante imprese, la cui condizione stenta tuttora, nonostante i primi cauti segnali positivi, riconosciuti da tutte le istituzioni e gli osservatori internazionali, ad invertire il trend della crisi;
dopo una caduta durata 15 mesi il Pil è tornato a crescere. Il terzo trimestre dell'anno in corso ha registrato un incremento dello 0,6 per cento;
i dati sull'occupazione evidenziano le criticità in cui si è trovato ad operare il sistema Paese nel suo complesso; nel primo semestre del 2009 il tasso di occupazione complessivo, rispetto al primo semestre dell'anno precedente, è diminuito di 1 punto. Al netto dell'occupazione straniera, che continua ad aver un trend positivo, gli occupati italiani risultano in calo di 494 mila unità. Particolarmente accentuata è la contrazione nelle regioni del Sud dove si concentra il 60 per cento delle perdita complessiva di occupati, a prova di una condizione economica e sociale svantaggiata che il Governo sta affrontando, anche tenendo conto delle proposte avanzate dai gruppi parlamentari;
il tasso di disoccupazione è attestato al 7,4 per cento, ad un livello significativamente inferiore a quello medio della Unione europea. Mettendo a confronto i dati della disoccupazione con quelli della Cassa integrazione e degli altri strumenti di sostegno del reddito emerge con chiarezza quanto sia stato importante il notevole sforzo sostenuto dal Governo per salvaguardare l'apparato produttivo e per mantenere il più a lungo possibile il rapporto di lavoro tra le aziende costrette a fare ricorso agli ammortizzatori sociali e i loro dipendenti; ne è testimone il trend della cassa integrazione, ordinaria e straordinaria, che ha registrato un aumento, in termini di valori cumulati sino al mese di ottobre 2009, del 380 per cento. Nel valutare questi dati occorre tener conto del fatto che, grazie alle politiche del Governo, si è avuto un ampliamento della platea degli interessanti allargando gli interventi a quanti non ne fruivano in precedenza. La Cig in deroga, infatti, nell'ottobre 2009 rispetto al medesimo mese dell'anno scorso, è aumentata del 700 per cento. Va segnalato che vi è uno scostamento tra le ore autorizzate e quelle effettivamente utilizzate dalle aziende (che costituiscono poco più del 60 per cento del totale). Va altresì segnalato un trend decrescente dell'uso della Cig, in termini che si avviano ad essere costanti;
si è rivelata, pertanto, giusta ed adeguata alle circostanze, la scelta del Governo (con l'accordo delle regioni) di stanziare un ingente ammontare di risorse (8 miliardi in un biennio) per ampliare la cassa integrazione in deroga ed estenderne l'intervento anche nei settori del lavoro dipendente, fino a quel momento sprovvisti; correttamente il Governo ha resistito, non solo per motivi di finanza pubblica, ma anche come scelta strategica di politica del lavoro, all'ipotesi di estendere l'indennità di disoccupazione a tutto il mondo del lavoro; tale indicazione, assunta all'inizio dell'anno nel mezzo della crisi in fase acuta, avrebbe dato alle imprese un segnale devastante: quello di licenziare;
il Governo non si è limitato solo ad operare affinché nessuno restasse indietro, mediante gli istituti di tutela del reddito da lavoro, ma ha provveduto anche a sostenere l'occupazione attraverso la salvaguardia della struttura produttiva, del relativo indotto e, quindi, dei posti di lavoro, nel quadro dei diversi «pacchetti anticrisi» di volta in volta approvati; per la prima volta è stata predisposta una specifica misura di tutela - sia pure una tantum - a beneficio dei collaboratori in condizione di monocommittenza;
da ultimo il decreto-legge n. 78 del 2009, in aggiunta alle misure a sostegno delle imprese, che costituisce un elemento centrale della politica del Governo, prefigura alcuni interventi di carattere particolarmente innovativo, specie per quanto riguarda le misure rivolte a mantenere i lavoratori collegati alle loro imprese mediante procedure che ne favoriscano la ri-professionalizzazione, nonché i progetti di autoimprenditorialità, il cui finanziamento è in parte sostenuto dalla possibilità di capitalizzare le risorse derivanti dagli ammortizzatori sociali riconosciuti ai singoli cassintegrati o disoccupati interessati ad intraprendere un lavoro autonomo;
per quanto riguarda i pensionati e le fasce deboli della popolazione, secondo i dati ISTAT i soggetti che vivono al di sotto della soglia di povertà relativa, fissata a circa 1.000 euro mensili per una famiglia di due persone, sono nel nostro Paese circa il 13 per cento, cui si aggiungono circa altri 2 milioni di famiglie a rischio di indigenza; la spesa per la protezione sociale è in linea con la media europea, ma fortemente squilibrata sulla voce «vecchiaia e superstiti» e sul settore pensionistico. Sono carenti le politiche inclusive e di contrasto delle emarginazioni sociali, nonché le politiche di sostegno alla famiglia (le risorse raccolta per finanziare l'assegno al nucleo famigliare vengono adoperate, in larga misura, per coprire i disavanzi di talune gestioni pensionistiche dell'Inps). Va riconosciuto a merito del Governo di aver adottato, per la prima volta, politiche inclusive e di sostegno alle famiglie, stanziando risorse che si sono rivelate superiori al fabbisogno effettivamente riscontrato; va altresì fatto notare che, nel corso del 2009, il crollo del tasso di inflazione ha oggettivamente favorito i percettori di redditi fissi, le cui dinamiche evolutive, stabilite in precedenza secondo scenari macroeconomici diversi, sono risultate sicuramente più elevate del reale costo della vita;
in tale ambito, a favore delle fasce più deboli della popolazione il Governo:
a) ha attivato la social card per sostenere, in particolare, i pensionati a basso reddito; ha disposto un bonus per le famiglie in particolari condizioni di disagio;
b) ha introdotto misure di sostegno economico per il pagamento dei servizi di primaria necessità quali luce e gas;
c) ha stipulato con la grande distribuzione e con le principali categorie rappresentative degli esercenti commerciali accordi di contenimento e stabilizzazione dei prezzi di generi di prima necessità;
d) ha prestato la propria garanzia per la rinegoziazione dei mutui immobiliari;
le tematiche relative al sostegno del reddito ed alla riduzione del carico fiscale dei lavoratori dipendenti, dei pensionati e delle fasce più deboli della popolazione sono state affrontate dal Parlamento in diverse occasioni, con atti di indirizzo approvati dalla Camera il 19 novembre 2008, il 12 marzo 2009 e il 15 luglio 2009; dall'esame degli atti impegnativi per il Governo risulta che la gran parte delle misure, compatibili con uno sforzo eccezionale ma sostenibile da parte della finanza pubblica sono state adottate; occorre valutare se non siano possibili ulteriori sforzi ed individuare risorse aggiuntive rispetto a quelle già vincolate come la maggioranza sta operando nel quadro della legge finanziaria per il 2010, allo scopo di utilizzare al meglio le risorse provenienti dallo scudo fiscale;
altrettanto rilevante sarebbe individuare strumenti a tutela dei giovani professionisti a inizio carriera, anticipando la soppressione dell'IRAP prevista dalla legge delega per l'attuazione del federalismo fiscale, tramite riduzioni a favore dei soggetti sopra indicati, nonché sospendere o attenuare per un congruo periodo gli studi di settore,
impegna il Governo:
a definire misure di rafforzamento e di ampliamento del sistema degli ammortizzatori sociali, valutando la disponibilità di risorse per ulteriori interventi specifici a favore delle forme di lavoro flessibile e per i cosiddetti lavori atipici, ivi compreso l'utilizzo di quota delle risorse per la concessione di un credito d'imposta in favore delle imprese che reimpieghino disoccupati e l'utilizzo diretto delle risorse per favorire forme di reimpiego, nonché ad elaborare politiche attive e mirate in favore di chi ha redditi da lavoro discontinui, con particolare riguardo alla riprofessionalizzazione ed il reimpiego dei disoccupati;
a rifinanziare le misure di detassazione dei salari di produttività e degli straordinari, nonché a valutare l'adozione di nuove misure di detassazione del reddito d'impresa e di lavoro autonomo reinvestito;
a valutare l'introduzione di ulteriori misure in favore dei cittadini incapienti e delle famiglie in condizione di disagio;
a predisporre forme efficaci di monitoraggio e di controllo, al fine di verificare la qualità e la quantità dei servizi alla persona resi dagli enti locali, nonché di evitare duplicazione di prestazioni, anche per valutare l'eventuale applicazione dei poteri di subentro previsti dal comma 2 dell'articolo 120 della Costituzione, qualora gli enti non rispettino i livelli essenziali delle prestazioni in materia di diritti civili e sociali;
ad individuare opportuni strumenti atti a favorire l'accesso al credito bancario, con particolare riguardo ai lavoratori temporanei, a progetto o atipici, in particolare finalizzato all'acquisto della prima casa, al fine di consentire la formazione di nuove famiglie;
a presentare gli atti di indirizzo all'Aran per il rinnovo dei contratti pubblici, nei limiti delle risorse stanziate a termini di legge e secondo i principi e le modalità indicate nella cosiddetta «legge Brunetta», con particolare riferimento all'applicazione, ivi prevista, dei coefficienti territoriali utili alla definizione dei livelli retributivi in ragione anche del costo della vita.
(1-00279) «Cazzola, Caparini, Commercio, Moffa, Baldelli, Antonino Foti, Briguglio, Ceccacci Rubino, Di Biagio, Vincenzo Antonio Fontana, Formichella, Giacomoni, Mannucci, Minardo, Mottola, Pelino, Mariarosaria Rossi, Saltamartini, Scandroglio, Taglialatela, Munerato, Bonino, Fedriga, Dal Lago, Luciano Dussin, Vanalli, Volpi, Pastore, Reguzzoni».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

aiuto alle imprese

aiuto economico

aiuto sociale

cassa integrazione

condizione economica

disoccupazione

politica di sostegno

retribuzione del lavoro

sicurezza sociale

sostegno di famiglia