ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00267

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 244 del 11/11/2009
Abbinamenti
Atto 1/00252 abbinato in data 11/11/2009
Atto 1/00258 abbinato in data 11/11/2009
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/11/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GHIGLIA AGOSTINO POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
FAVA GIOVANNI LEGA NORD PADANIA 11/11/2009
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
TOGNI RENATO WALTER LEGA NORD PADANIA 11/11/2009
PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI 11/11/2009
LIBE' MAURO UNIONE DI CENTRO 11/11/2009
NUCARA FRANCESCO MISTO - REPUBBLICANI REGIONALISTI POPOLARI 11/11/2009
VIOLA RODOLFO GIULIANO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
MOTTA CARMEN PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
GRANATA BENEDETTO FABIO POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009
BARBARESCHI LUCA GIORGIO POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009
GARAVINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
BARBIERI EMERENZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009
BOCCI GIANPIERO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
BORDO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
BOSI FRANCESCO UNIONE DI CENTRO 11/11/2009
BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
CECCACCI RUBINO FIORELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009
CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI 11/11/2009
CIRIELLO PASQUALE PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
DE ANGELIS MARCELLO POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009
DE BIASI EMILIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
DE TORRE MARIA LETIZIA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
DIMA GIOVANNI POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009
ESPOSITO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
FARINONE ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
FERRANTI DONATELLA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
FRASSINETTI PAOLA POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009
GATTI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
GINOBLE TOMMASO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
GIULIETTI GIUSEPPE MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 11/11/2009
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
GRAZIANO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
LARATTA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
LOSACCO ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
LOVELLI MARIO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
LUCA' MIMMO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
MARANTELLI DANIELE PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
MARCHI MAINO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
MARGIOTTA SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
MASTROMAURO MARGHERITA ANGELA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
MATTESINI DONELLA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
MAZZARELLA EUGENIO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
MISITI AURELIO SALVATORE MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 11/11/2009
MONDELLO GABRIELLA UNIONE DI CENTRO 11/11/2009
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
MOSELLA DONATO RENATO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
MURGIA BRUNO POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009
NAPOLI ANGELA POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009
OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO 11/11/2009
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
ORLANDO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
PEDOTO LUCIANA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
PEPE MARIO (PD) PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
PERINA FLAVIA POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009
PICCOLO SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
PICIERNO PINA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
RAO ROBERTO UNIONE DI CENTRO 11/11/2009
SARUBBI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
SCALIA GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009
SCILIPOTI DOMENICO ITALIA DEI VALORI 11/11/2009
SIRAGUSA ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
TOUADI JEAN LEONARD PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
TULLO MARIO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
VELO SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
VELTRONI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
VILLECCO CALIPARI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
ZUCCHI ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
LO MORO DORIS PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
VANNUCCI MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2009
BELCASTRO ELIO VITTORIO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 11/11/2009
BALDELLI SIMONE POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009
TORTOLI ROBERTO POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009
BONCIANI ALESSIO POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009
FOTI ANTONINO POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009
GERMANA' ANTONINO SALVATORE POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009
GIBIINO VINCENZO POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009
PILI MAURO POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009
SCANDROGLIO MICHELE POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009
VELLA PAOLO POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009
STRADELLA FRANCO POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009
TASSONE MARIO UNIONE DI CENTRO 11/11/2009


Stato iter:
11/11/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 11/11/2009
Resoconto MENIA ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 11/11/2009
Resoconto TASSONE MARIO UNIONE DI CENTRO
Resoconto PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI
Resoconto OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO
Resoconto FAVA GIOVANNI LEGA NORD PADANIA
Resoconto BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto BARBARESCHI LUCA GIORGIO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto LIBE' MAURO UNIONE DI CENTRO
Resoconto BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI
Resoconto COLOMBO FURIO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto MARGIOTTA SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto NAPOLI ANGELA POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto MARINI CESARE PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI
Resoconto DIMA GIOVANNI POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto LO MORO DORIS PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto SCILIPOTI DOMENICO ITALIA DEI VALORI
Resoconto D'IPPOLITO VITALE IDA POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto GARAVINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto GRANATA BENEDETTO FABIO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto SANTELLI JOLE POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto GHIGLIA AGOSTINO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 11/11/2009

ACCOLTO IL 11/11/2009

PARERE GOVERNO IL 11/11/2009

DISCUSSIONE IL 11/11/2009

APPROVATO IL 11/11/2009

CONCLUSO IL 11/11/2009

Atto Camera

Mozione 1-00267
presentata da
ERMETE REALACCI
testo di
mercoledì 11 novembre 2009, seduta n.244

La Camera,

premesso che:

all'inizio del mese di ottobre 2009, con il ritrovamento del relitto di un mercantile carico di fusti sospetti allargo di Cetraro (Cosenza), è tornata di attualità la vicenda delle cosiddette «navi dei veleni». In particolare, la procura di Paola, nel corso di indagini, ha rilevato, con la collaborazione dell'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, la presenza di un relitto sui fondali marini al largo di Cetraro;

dall'indagine risolutiva effettuata dalla nave Oceano su indicazione del ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e della direzione distrettuale antimafia è emerso che il relitto al largo di Cetraro non è la Cunsky, così come pareva dalle prime segnalazioni, bensì la nave passeggeri Catania affondata durante la prima guerra mondiale;

oltre ai tanti relitti sui nostri fondali risalenti ad incidenti legati, soprattutto, alle vicende della prima e della seconda guerra mondiale, sono numerose le navi che risulterebbero affondate tra gli anni '80 e '90 cariche di rifiuti tossici e radioattivi e che compaiono nelle inchieste svolte dalle procure interessate e, in particolare: la motonave Nicos 1, partita nel luglio 1985 dal porto di La Spezia e mai arrivata nel porto di Lomé in Togo; la nave Mikigan, partita dal porto di Marina di Carrara e affondata nel Mar Tirreno calabrese nell'ottobre 1986; la Rigel, naufragata nel settembre 1987 allargo del Capo Spartivento nello Ionio reggino; la Four Star 1, partita da Barcellona e diretta in Turchia, scomparsa nello Ionio nel dicembre del 1988; la motonave Anni, affondata nell'alto Adriatico nel 1989; la Rosso, spiaggiata nel 1990 ad Amantea; la Alessandro I, colata a picco nel 1991 al largo di Molfetta; la Marco Polo, di cui si perdono le tracce nel Canale di Sicilia nel 1993;

quasi tutte le regioni costiere del nostro Paese potrebbero essere compromesse. In particolare, dai documenti raccolti in questi anni e dalle varie inchieste della magistratura gli affondamenti sembrano riguardare particolarmente sette regioni: Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia;

di questi traffici si sono occupati nel tempo molti uffici giudiziari (le procure di Reggio Calabria, di Paola, di Catanzaro, di Matera, di Potenza, di Padova, di La Spezia, di Bari e di Asti), che hanno individuato diversi filoni di indagine tutti riconducibili ad un network criminale dedito professionalmente allo smaltimento illegale di rifiuti tossici e radioattivi in mare, lungo le coste di Paesi africani (Somalia, Libia e altri) o nelle montagne dell'Aspromonte e della Basilicata. Tutte le indagini portano alle stesse persone e vedono il coinvolgimento di soggetti appartenenti al mondo imprenditoriale e delle professioni, armatori, esponenti di spicco di organizzazioni criminali di stampo mafioso, faccendieri e soggetti legati ai servizi segreti deviati e rappresentanti di Governi di diversi Paesi;

i procedimenti giudiziari avviati non hanno mai fatto piena chiarezza su determinate vicende, che in alcuni momenti hanno avuto anche risvolti drammatici. Basti citare la misteriosa morte del capitano di corvetta Natale De Grazia, avvenuta il 13 dicembre del 1995, che lavorava nel pool investigativo della procura di Reggio Calabria, impegnata a fare luce sulla vicenda della motonave Rosso. O ancora l'omicidio nel marzo del 1994 in Somalia dei giornalisti Rai Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, che stavano tornando a Mogadiscio dall'area di Bosaso, vero e proprio epicentro di traffici illegali e mala-cooperazione;

sembra che l'affondamento in mare di rifiuti tossici sia una pratica condotta ancora oggi, come spesso viene denunciato da associazioni ambientaliste, come Legambiente, e dagli ambientalisti tedeschi della nave Thales. Una denuncia si riferisce, in particolare, ad un fatto accaduto al largo dell'Isola d'Elba nel mese di luglio 2009, quando la nave ambientalista Thales avrebbe avvistato circa 10 miglia al largo di Marciana Marina, intorno alle 21, una portacontainer maltese, la Toscana, gettare dei rifiuti in mare. Gli ambientalisti hanno anche enunciato che, nel momento in cui l'equipaggio della Toscana si è visto scoperto, ha cambiato rotta e ha tentato di speronare la nave degli ambientalisti. Il fatto è stato anche documentato con delle fotografie;

le vicende che ruotano attorno alla storia delle «navi dei veleni» sono inquietanti e necessitano di risposte esaurienti, sia perché le scorie nucleari o chimiche che potrebbero esservi nei loro carichi rappresenterebbero una grave minaccia per l'ambiente e per la salute, sia perché l'idea che vi sia stato e ancora permanga un epicentro in Italia della malavita organizzata dedita allo smaltimento illegale di rifiuti e al traffico di armi suscita grande preoccupazione fra la popolazione italiana;

anche la Commissione bicamerale di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti ha messo in luce che il tema della gestione dei rifiuti e i traffici illeciti ad essa collegati sono sicuramente tra le attività più interessanti per la malavita organizzata e, quindi, una piaga profonda che il Paese deve risanare;

il tema dei relitti di navi presenti nei fondali delle nostre coste e contenenti materiali velenosi non è, però, l'unica preoccupazione che dovrebbe interessarci: vi sono, infatti, altre questioni analoghe, che, pur non essendovi una dimostrazione certa che siano collegate con le cosiddette «navi a perdere», preoccupano per l'impatto sanitario e ambientale che hanno determinato, soprattutto, in Calabria;

tali questioni riguardano la presenza di discariche abusive contenenti materiale altamente pericoloso o, addirittura, radioattivo presenti in determinati luoghi della regione;

altre aree contaminate presenti in Italia, in maniera particolare in Campania, in Sicilia e anche in tante regioni del Nord, rappresentano una seria minaccia per l'ambiente e la salute;

è necessario un impegno convinto delle istituzioni per inventariare i siti e procedere alla bonifica, dove sia possibile, o ad ogni modo per metterli in sicurezza. Si tratterebbe, in particolare, di un'operazione congiunta tra Governo, regioni e sistema degli enti locali, in collaborazione con enti tecnici preposti, al fine di censire le situazioni incriminate e, successivamente, intervenire per il loro ripristino ambientale;

anche a livello parlamentare andrebbero urgentemente intraprese precise iniziative volte a chiarire ciò che da vent'anni è riportato negli atti delle pertinenti commissioni bicamerali di inchiesta e delle procure, affinché questi non rimangano solo mere denunce ed indirizzi inattuati, ma si traducano in fatti risolutivi,
impegna il Governo:

a coordinare, tramite il ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, l'azione di tutte le altre amministrazioni statali competenti, specificamente dei ministeri dell'interno, della giustizia, degli affari esteri, della difesa, del lavoro, della salute e delle politiche sociali, al fine di individuare ed utilizzare le risorse, i mezzi e le tecnologie necessarie per far luce sulle questioni esposte in premessa;

ad intraprendere ogni opportuna iniziativa capace di rafforzare le misure poste a tutela della salute dei cittadini e dell'ecosistema marino, allo scopo anche prevedendo una specifica attività di ricognizione, su segnalazioni certe, sugli altri siti marini riportati in numerose inchieste della magistratura come luoghi di affondamento di navi cariche di rifiuti tossici e radioattivi;

a continuare ad assicurare il massimo sostegno alla direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e alla procura di Paola, impegnate nel difficile compito di fare chiarezza sulla vicenda della nave affondata al largo delle coste di Cetraro, nonché sulla presenza di materiale radioattivo nelle località di Serra d'Aiello e Aiello Calabro;

a garantire analogo sostegno a tutte le altre procure ancora oggi impegnate, e a quelle che decideranno di riaprire le inchieste sulle cosiddette «navi a perdere» già archiviate, nel complesso compito di scoprire le operazioni criminali che si sono celate dietro gli affondamenti sospetti;

a valutare l'opportunità di richiedere l'intervento degli organismi internazionali, in particolare dell'Unione europea e delle Nazioni Unite, per provvedere al censimento ed alla verifica delle «navi sospette» affondate, ove possibile anche in acque internazionali, verificando la loro eventuale pericolosità ed attivando possibili operazioni di risanamento o messa in sicurezza dei luoghi in questione;

ad avviare i necessari accertamenti di competenza per verificare se, a tutt'oggi, organizzazioni criminali pratichino l'affondamento in mare di rifiuti tossici o radioattivi, come sembra in base agli ultimi accadimenti verificatisi al largo dell'Isola d'Elba;

ad eseguire un'azione di rilevamento e di verifica sul territorio italiano di siti inquinati analoghi a quelli interessati dalla vicenda delle «navi dei veleni» e a procedere alla formulazione di un'intesa con le regioni e con gli enti locali interessati, in collaborazione con gli organismi tecnici preposti, finalizzata alla loro bonifica e alla loro messa in sicurezza;

ad informare periodicamente il Parlamento sugli esiti delle attività poste in essere.

(1-00267)
«Realacci, Ghiglia, Bratti, Fava, Mariani, Togni, Piffari, Libè, Nucara, Viola, Motta, Braga, Granata, Barbareschi, Garavini, Barbieri, Bocci, Bordo, Bosi, Bossa, Burtone, Marco Carra, Causi, Ceccacci Rubino, Cimadoro, Ciriello, De Angelis, De Biasi, De Torre, Dima, Esposito, Farinone, Ferranti, Frassinetti, Gatti, Ghizzoni, Ginoble, Giulietti, Gnecchi, Graziano, Iannuzzi, Laratta, Losacco, Lovelli, Lucà, Marantelli, Marchi, Margiotta, Martella, Mastromauro, Mattesini, Mazzarella, Misiti, Mondello, Morassut, Mosella, Murgia, Angela Napoli, Occhiuto, Oliverio, Andrea Orlando, Pedoto, Mario Pepe (PD), Perina, Piccolo, Picierno, Rao, Sarubbi, Scalia, Scilipoti, Siragusa, Touadi, Tullo, Velo, Veltroni, Vico, Villecco Calipari, Zamparutti, Zucchi, Lo Moro, Vannucci, Belcastro, Baldelli, Tortoli, Bonciani, Antonino Foti, Germanà, Gibiino, Pili, Scandroglio, Vella, Stradella, Tassone».
Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

CETRARO, COSENZA - Prov, CALABRIA

EUROVOC :

discarica abusiva

eliminazione dei rifiuti

inquinamento marino

mare

nave

politica sanitaria

protezione dell'ambiente

rifiuti pericolosi

sanita' pubblica

sostanza tossica

traffico illecito