ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00229

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 214 del 15/09/2009
Abbinamenti
Atto 1/00232 abbinato in data 21/09/2009
Atto 1/00235 abbinato in data 21/09/2009
Atto 1/00237 abbinato in data 21/09/2009
Atto 1/00238 abbinato in data 21/09/2009
Firmatari
Primo firmatario: GHIZZONI MANUELA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 15/09/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FRANCESCHINI DARIO PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2009
SORO ANTONELLO PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2009
SERENI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2009
BRESSA GIANCLAUDIO PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2009
FIORONI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2009
COSCIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2009
BACHELET GIOVANNI BATTISTA PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2009
DE BIASI EMILIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2009
DE PASQUALE ROSA PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2009
DE TORRE MARIA LETIZIA PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2009
LEVI RICARDO FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2009
LOLLI GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2009
MAZZARELLA EUGENIO PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2009
NICOLAIS LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2009
PES CATERINA PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2009
PICIERNO PINA PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2009
ROSSA SABINA PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2009
RUSSO ANTONINO PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2009
SARUBBI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2009
SIRAGUSA ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2009
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 16/09/2009
BELLANOVA TERESA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
BERRETTA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
BORDO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
BUCCHINO GINO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
CARDINALE DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
CECCUZZI FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
CIRIELLO PASQUALE PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
CODURELLI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
CORSINI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
D'ANTONA OLGA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
ESPOSITO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
FARINONE ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
FEDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
FERRANTI DONATELLA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
FRONER LAURA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
GINEFRA DARIO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
GIOVANELLI ORIANO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
GRAZIANO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
LARATTA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
LOVELLI MARIO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
LUCA' MIMMO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
MADIA MARIA ANNA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
MARCHI MAINO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
MARCHIONI ELISA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
MARGIOTTA SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
MELIS GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
MIGLIOLI IVANO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
MOTTA CARMEN PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
MURER DELIA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
NACCARATO ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
ORLANDO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
PEPE MARIO (PD) PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
PICCOLO SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
QUARTIANI ERMINIO ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
RAMPI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
RIGONI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
SCHIRRU AMALIA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
SERVODIO GIUSEPPINA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
TIDEI PIETRO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
TOCCI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
VELO SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
ZAMPA SANDRA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2009
MATTESINI DONELLA PARTITO DEMOCRATICO 21/09/2009
CASTAGNETTI PIERLUIGI PARTITO DEMOCRATICO 22/09/2009
SAMPERI MARILENA PARTITO DEMOCRATICO 23/09/2009


Stato iter:
23/09/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/09/2009
Resoconto PES CATERINA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 21/09/2009
Resoconto DI PIETRO ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Resoconto DE TORRE MARIA LETIZIA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 21/09/2009
Resoconto PIZZA GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
PARERE GOVERNO 23/09/2009
Resoconto PIZZA GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
DICHIARAZIONE VOTO 23/09/2009
Resoconto IANNACCONE ARTURO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD
Resoconto ORLANDO LEOLUCA ITALIA DEI VALORI
Resoconto CAPITANIO SANTOLINI LUISA UNIONE DI CENTRO
Resoconto GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto GOISIS PAOLA LEGA NORD PADANIA
Resoconto ZAMPA SANDRA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto FIORONI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto CENTEMERO ELENA POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 16/09/2009

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 21/09/2009

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 21/09/2009

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 21/09/2009

DISCUSSIONE IL 21/09/2009

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 21/09/2009

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 22/09/2009

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 23/09/2009

NON ACCOLTO IL 23/09/2009

PARERE GOVERNO IL 23/09/2009

DISCUSSIONE IL 23/09/2009

RESPINTO IL 23/09/2009

CONCLUSO IL 23/09/2009

Atto Camera

Mozione 1-00229
presentata da
MANUELA GHIZZONI
testo di
martedì 15 settembre 2009, seduta n.214

La Camera,
premesso che:
a pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico l'opinione pubblica è fortemente colpita e impressionata dalla gravità degli effetti prodotti dalle cosiddette riforme realizzate con i provvedimenti governativi sulla scuola;
tagliare nel solo anno scolastico 2009/2010 oltre 42 mila posti di personale docente e più di 15 mila posti di personale ATA, come anticipo dei complessivi 130 mila che si prevede di eliminare entro il prossimo triennio, significa il licenziamento di oltre 18 mila docenti e di oltre 8 mila tecnici, amministrativi ed ausiliari, che da anni svolgono la propria mansione con incarichi annuali costantemente rinnovati su posti vacanti disponibili non coperti da nomine a tempo indeterminato per una scelta di risparmio da parte dello Stato. Le rassicuranti affermazioni, espresse nei mesi scorsi dal Ministro Gelmini e dal Presidente del Consiglio dei ministri, secondo le quali nessuno sarebbe stato licenziato sono pertanto disattese dai fatti, che coincidono con le previsioni formulate dal Partito Democratico e dalle organizzazioni sindacali;
tale massiccio licenziamento - che può essere definito senza tema di essere smentiti «il più grande licenziamento di massa nella storia del nostro Paese» - sta producendo, in occasione delle operazioni di nomina da parte degli uffici scolastici provinciali, drammatiche e diffuse iniziative di protesta;
le recenti 16 mila nomine a tempo indeterminato, 8 mila docenti e 8 mila ATA (ben inferiori alla tranche annuale di 50 mila docenti e 10 mila ATA del piano triennale di immissione in ruolo previsto dalla legge finanziaria 2007 e mai abrogato dal presente Governo), non hanno coperto tutti i posti lasciati liberi dai pensionamenti; inoltre, va ricordato che nell'anno scolastico 2009/2010 vi saranno migliaia di incarichi annuali coperti da lavoratori precari destinati al licenziamento nei prossimi anni per ottemperare al pesantissimo taglio di personale previsto dall'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, (per l'anno scolastico 2010/2011: 25.560 docenti e 15.167 ATA; per l'anno scolastico 2011/2012: 19.676 docenti e 14.167 ATA). Peraltro, la legge di assestamento del bilancio 2009 approvata nel luglio 2009 ha definito ulteriori massicce decurtazioni alla spesa per gli incarichi a tempo determinato, che diminuisce complessivamente di 577.064.995 euro. Con tale riduzione, che risulta aggiuntiva rispetto a quella di 456 milioni già operata in attuazione dell'articolo 64 del decreto-legge n. 112 del 2008, di fatto sarà impossibile garantire, per i primi quattro mesi del nuovo anno scolastico, la regolare retribuzione di quanti comunque riceveranno un incarico annuale;
i precari della scuola, docenti e ATA, sono in numero ben maggiore ai 26 mila che non saranno confermati nell'anno scolastico che sta per iniziare: secondo le stime ufficiali del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca relative all'anno 2008, i docenti con incarico a tempo determinato sono stati ben 131 mila. Questo dato non rappresenta solo l'avvilente incertezza per il futuro professionale dei lavoratori coinvolti, ma denuncia anche la mancata continuità didattica che viene negata a migliaia di studenti;
ad avviso dei sottoscrittori del presente atto di indirizzo, la citata massiccia riduzione di personale, che anticipa quella prevista per il prossimo biennio, avrà effetti molto gravi sulla quantità dell'offerta e sulla qualità del funzionamento delle scuole di ogni ordine e grado. Ad esempio:
non sono state attivate numerose sezioni di scuola per l'infanzia, seppur richieste;
nella scuola primaria, in molti casi non si è data risposta alla domanda di tempo pieno, che non può essere confuso con un tempo scuola a 40 ore poiché diverso è il modello didattico offerto. La riduzione delle compresenze, inoltre, tanto nel tempo pieno quanto nell'organizzazione modulare del team di 3 docenti su due classi, produrrà gravi conseguenze sul piano della continuità didattica e, quindi, della qualità del processo di insegnamento-apprendimento;
analoghe conseguenze si avranno nella scuola secondaria di primo grado: la diminuzione delle ore di italiano, di tecnologia e, in molti casi, della seconda lingua comunitaria, determina non solo la riduzione del tempo scuola, ma avrà inevitabili ricadute sul piano dello sviluppo delle conoscenze dei nostri ragazzi;
si aggrava il problema della gestione degli studenti che non si avvalgono dell'insegnamento della religione cattolica, poiché è in aumento in ogni ordine di scuola la mancata organizzazione - per l'assenza di personale dovuta all'abolizione delle compresenze e alla riconduzione di tutte le cattedre a 18 ore - delle attività didattiche e formative alternative al detto insegnamento;
l'incremento del numero di alunne/i per classe, provocato dalla volontà di impedire l'apertura di numerose classi della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado, avrà conseguenze gravi sulla qualità didattica e sui livelli di apprendimento, e produrrà un diffuso mancato rispetto delle norme di sicurezza nelle aule scolastiche;
le situazioni descritte, citate a titolo di esempio, e, più in generale, il taglio draconiano della spesa per l'istruzione - previsto dall'articolo 64 del decreto-legge n. 112 del 2008 e dalla legge finanziaria 2009 - sono foriere di conseguenze facilmente immaginabili sul futuro economico, sociale ed educativo del nostro Paese. Inoltre, contrariamente alle assicurazioni fornite nei mesi scorsi dal Presidente del Consiglio dei ministri e dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, la decisione di decurtare pesantemente gli organici della scuola contribuisce ad alimentare la crisi economica che ha colpito il Paese e ad incrementare la già enorme platea di chi ha perso il lavoro di ulteriori 26.000 persone, prevalentemente donne, poiché l'occupazione nella scuola è in maggioranza femminile e residenti nelle regioni meridionali, dove i tagli si sono abbattuti con maggior pesantezza;
a partire dalla riduzione delle prestazioni delle scuole statali, il Governo pare, ad avviso dei sottoscrittori del presente atto di indirizzo, inconsapevole della gravità dei guasti prodotti dalle misure assunte;
l'emanazione dei regolamenti recanti le «norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola, ai sensi dell'articolo 64 comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133» e la «revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008 n. 133» (decreti del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, nn. 81 e 89) non ha contribuito a rendere più chiaro il quadro normativo; i provvedimenti del Governo in materia sono infatti oggetto di specifiche contestazioni presso i Tribunali amministrativi regionali e hanno determinato anche l'instaurazione di giudizi di legittimità costituzionale; inoltre, si stigmatizza con forza che non sia ancora ufficialmente esistente e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto interministeriale sugli organici, in base al quale sono stati costituiti gli organici delle singole scuole e operate le descritte massicce riduzioni di posti;
la soluzione prospettata con i cosiddetti «contratti di disponibilità» è del tutto insufficiente, poiché se da un lato sostituisce di fatto i limitati ammortizzatori sociali già operanti nel passato anche per il personale scolastico, dall'altro non salvaguarda la risorsa docente e al contrario crea discriminazione tra i precari, dato che la priorità per le supplenze brevi offerta esclusivamente a coloro che nel 2008 sono stati destinatari di una supplenza annuale sottrae le uniche opportunità di impiego a quei docenti che da anni lavorano con supplenze di circolo o di istituto;
la scelta del Governo di ricercare accordi con le singole regioni, affinché integrino con risorse proprie quelle già previste per l'indennità di disoccupazione, è un palese tentativo di scaricare sulle regioni il costo sociale dei tagli irresponsabili imposti al sistema scolastico nazionale dall'Esecutivo Berlusconi: tali accordi - che potranno semmai avere carattere aggiuntivo e mai sostitutivo - mancano del necessario riferimento nazionale e pertanto presentano impostazioni, procedure e modalità di intervento differenti (con conseguenze negative sulle stesse graduatorie), condizionate dalle risorse messe a disposizione dalle regioni e dalle legittime esigenze territoriali che l'autonomia regionale esprime,
impegna il Governo:
a predisporre un piano straordinario, sostenuto da risorse aggiuntive, finalizzato all'abolizione dei tagli introdotti dall'articolo 64 del decreto-legge n. 112 del 2008 e all'immissione in ruolo per docenti e ATA, così come previsto dalla legge finanziaria 2007;
ad adottare iniziative per attribuire un'indennità di disoccupazione per due anni (pari al 60 per cento della retribuzione nel primo anno e al 50 per cento nel secondo) ai precari, il cui contratto non possa sere assolutamente rinnovato, che hanno lavorato per almeno 180 giorni nell'anno scolastico 2008/2009 e a garantire la maturazione del punteggio di servizio nelle graduatorie ad esaurimento;
a realizzare un incremento degli organici del personale ATA, per fare fronte ad una situazione di assoluta emergenza per la mancata apertura di molti plessi e sedi scolastiche e per l'impossibilità in molte istituzioni scolastiche di garantire la normale attività amministrativa e didattica di inizio anno scolastico;
a garantire che gli eventuali accordi regionali per il precariato debbano mantenere criteri d'intervento e di applicazione unitaria e, pertanto, che uno schema di convenzione sia discusso con la massima urgenza al tavolo di confronto della Conferenza unificata Stato/regioni, assicurando che questi accordi interventi prevedano comunque garanzie per tutto il personale precario della scuola, sia docente sia ATA;
a prevedere che gli interventi e i progetti per l'utilizzo straordinario e provvisorio del personale che ha perduto l'incarico o la supplenza annuale, rispondano all'esigenza di: innalzare la qualità complessiva dell'offerta formativa; di favorire l'innovazione didattica; di consentire l'aggiornamento e la formazione degli insegnanti; di intervenire sull'allungamento-ripristino del tempo scuola realizzando un efficace rapporto docenti/alunni (tenendo presente le garanzie per gli alunni diversamente abili) e il connesso incremento del tempo scuola individuale; di applicare correttamente l'accordo concordatario di avvalersi o non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica, prevedendo attività didattiche e formative alternative al detto insegnamento; di prevenire e contrastare, con interventi specifici, le situazioni di disagio sociale e di abbandono scolastico;
a fare in modo che i «contratti di disponibilità» siano attivati direttamente dal Ministero e che gli accordi con la Conferenza Stato/regioni siano volti alla qualificazione dell'offerta formativa territoriale;
ad assegnare un numero certo e stabile di insegnanti e di personale ATA (organico funzionale) alle scuole sulla base di criteri oggettivi, in modo da garantire continuità didattica e autonomia, per realizzare un piano dell'offerta formativa (POF) di qualità, nel rispetto delle norme nazionali.
(1-00229)
«Ghizzoni, Franceschini, Soro, Sereni, Bressa, Fioroni, Coscia, Bachelet, De Biasi, De Pasquale, De Torre, Levi, Lolli, Mazzarella, Nicolais, Pes, Picierno, Rossa, Antonino Russo, Sarubbi, Siragusa, Marco Carra, Bellanova, Berretta, Bordo, Bossa, Braga, Bucchino, Cardinale, Ceccuzzi, Cenni, Ciriello, Codurelli, Corsini, D'Antona, Esposito, Farinone, Fedi, Ferranti, Froner, Ginefra, Giovanelli, Gnecchi, Graziano, Laratta, Lenzi, Lovelli, Lucà, Madia, Marchi, Marchioni, Margiotta, Melis, Miglioli, Motta, Murer, Naccarato, Andrea Orlando, Mario Pepe (PD), Piccolo, Quartiani, Rampi, Realacci, Rigoni, Schirru, Servodio, Tidei, Tocci, Velo, Verini, Zampa, Mattesini, Castagnetti, Samperi».
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2008 0112

EUROVOC :

abbandono scolastico

alunno

centro di ricerca

formazione degli insegnanti

insegnante

istituto di istruzione

istruzione

lavoro temporaneo

licenziamento

salvaguardia delle risorse

soppressione di posti di lavoro