ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00180

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 178 del 18/05/2009
Abbinamenti
Atto 1/00165 abbinato in data 18/05/2009
Atto 1/00178 abbinato in data 18/05/2009
Atto 1/00179 abbinato in data 18/05/2009
Atto 1/00181 abbinato in data 18/05/2009
Atto 1/00184 abbinato in data 26/05/2009
Firmatari
Primo firmatario: CICCHITTO FABRIZIO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 18/05/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
IANNACCONE ARTURO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 18/05/2009
BOCCHINO ITALO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/05/2009
VIGNALI RAFFAELLO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/05/2009
CAZZOLA GIULIANO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/05/2009
MORONI CHIARA POPOLO DELLA LIBERTA' 18/05/2009
RAISI ENZO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/05/2009
BALDELLI SIMONE POPOLO DELLA LIBERTA' 18/05/2009
DELLA VEDOVA BENEDETTO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/05/2009
VERSACE SANTO DOMENICO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/05/2009
MAZZUCA GIANCARLO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/05/2009
COSENZA GIULIA POPOLO DELLA LIBERTA' 19/05/2009


Stato iter:
26/05/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/05/2009
Resoconto CAZZOLA GIULIANO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 18/05/2009
Resoconto SAGLIA STEFANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/05/2009

DISCUSSIONE IL 18/05/2009

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/05/2009

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 19/05/2009

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 26/05/2009

RITIRATO IL 26/05/2009

CONCLUSO IL 26/05/2009

Atto Camera

Mozione 1-00180
presentata da
FABRIZIO CICCHITTO
testo di
lunedì 18 maggio 2009, seduta n.178

La Camera,
premesso che:
i più recenti dati dell'Istat riguardanti l'indice della produzione industriale del mese di marzo 2009 hanno segnalato una diminuzione del 4,6 per cento rispetto al mese precedente, nonché una variazione congiunturale della media degli ultimi tre mesi rispetto a quella dei tre mesi immediatamente precedenti, pari a meno 9,8 per cento;
gli indici destagionalizzati dei raggruppamenti principali di industrie hanno registrato, in termini congiunturali, variazioni negative: meno 5,4 per cento per i beni intermedi, meno 4,3 per cento per i beni di consumo totale, meno 4,1 per cento per i beni strumentali e meno 2,6 per cento per l'energia; non tutti i comparti produttivi, tuttavia, presentano andamenti negativi, per giudicare i quali non sarebbe corretto dimenticare i rischi ben più gravi che - in conseguenza della crisi finanziaria - avrebbe potuto correre l'apparato produttivo se i Governi non avessero provveduto tempestivamente nell'autunno 2008 a «mettere in sicurezza» il sistema del credito e a garantire i risparmiatori;
come attestano i dati del prodotto interno lordo nel primo trimestre 2009 nell'«eurozona», in un contesto di crisi internazionale, il ciclo economico evidenzia, tuttora, una situazione di seria difficoltà, specie nel settore manifatturiero, mentre altri settori hanno avuto una maggiore tenuta;
le misure del Governo a sostegno dei settori di taluni beni di consumo durevoli - a partire dall'auto - hanno consentito di contenere gli effetti economici della crisi ed avviato, in coerenza con indicazioni di carattere internazionale, le premesse per un'inversione di tendenza entro il secondo semestre del 2009;
l'operazione Fiat-Chrysler - il cui successo dipende in larga parte dal primato che il gruppo torinese può vantare sul versante delle nuove tecnologie ecologiche - è un chiaro segnale della capacità del nostro sistema produttivo di superare la crisi, puntando sul cambiamento e sull'innovazione;
l'internazionalizzazione della più importante azienda manifatturiera del Paese è, altresì, una condizione necessaria per assicurarne lo sviluppo, garantirne la presenza sui mercati e preservare, nel contempo, una prospettiva agli stessi stabilimenti italiani;
al contrario, una chiusura della Fiat nel mercato nazionale ne determinerebbe il declino, in un mercato dell'auto che vedrà ridursi il numero dei soggetti produttori, a scapito, soprattutto, dei gruppi che non riusciranno ad essere competitivi, anche attraverso misure di delocalizzazione, e a mettere in campo la «massa critica» indispensabile alla stesse esigenze degli standard produttivi;
il Governo - una volta realizzata la joint venture con il colosso Usa - ha chiesto alla Fiat affidamenti per gli stabilimenti italiani, aprendo un tavolo di confronto che deve portare ad esiti utili e positivi;
nello stabilimento del gruppo automobilistico di Termini Imerese è stata interrotta la cassa integrazione ed è ripresa la produzione;
sono aperte delle trattative - con la partecipazione delle istituzioni e delle organizzazioni sindacali - per l'acquisto della Opel da parte della Fiat;
la riconversione dell'industria dell'auto assume un rilievo strategico per la consistenza dell'indotto;
l'impegno del Governo e delle regioni nel finanziamento della cassa integrazione in deroga (estesa, cioè, ai settori che ne sono privi, secondo criteri di flessibilità) ha consentito, fino ad ora, di difendere tanto l'occupazione quanto le imprese, che hanno avuto la possibilità di valutare la situazione e considerarne l'evoluzione, prima di procedere a decisioni definitive;
l'estensione, per la prima volta, della cassa integrazione in deroga alle piccole imprese da parte del Governo ha contribuito in modo sostanziale a valorizzare lo sforzo di tenuta dei livelli occupazionali, sostenuto dai micro e piccoli imprenditori italiani;
le misure di deregolazione e di semplificazione adottate dal Governo nel corso del 2008 hanno agevolato l'attività ordinaria delle imprese, in particolare delle micro e delle piccole;
tutti gli osservatori e le istituzioni internazionali sono concordi nel ritenere che le terapie adottate di concerto tra i Governi dei maggiori Paesi, sia sul versante della crisi del settore finanziario, dove sono in preparazione programmi di revisione di carattere strutturale, sia su quello dei comparti produttivi, abbiano arrestato la spirale verso il declino e posto le condizioni per la risalita;
la Banca centrale europea ha ridotto il tasso di sconto ai livelli più bassi ipotizzabili; ciò favorirà la riapertura del credito alle imprese;
nonostante le spinte al rialzo (dovute alla ripartenza della domanda cinese), il prezzo del greggio resta a livelli sostenibili;
l'Eni ha firmato in Egitto un contratto da 1,5 miliardi per lo sviluppo di progetti nei settori del gas e del petrolio; analoghe intese sono state sottoscritte per la fornitura del gas russo;
la X Commissione attività produttive, commercio e turismo della Camera dei deputati ha votato all'unanimità, in data 5 maggio 2009, una risoluzione in riferimento alla comunicazione della Commissione europea «La strada per il miglioramento dell'ambiente per le piccole e medi imprese in Europa - Atto sulle piccole imprese ("Small business act")»,
impegna il Governo:
a promuovere, unitamente alle istituzioni locali e alle parti sociali, delle conferenze di settore e/o di distretto industriale, allo scopo di individuare degli specifici «programmi di risanamento e sviluppo» in grado affrontare i nodi della crisi, con ogni possibile misura di contenimento e di ripresa;
a recepire integralmente, per primo in Europa, le indicazioni suggerite agli Stati membri dell'Unione europea dallo «Small business act» e a realizzare al più presto gli impegni previsti dalla risoluzione approvata dalla X Commissione della Camera dei deputati;
ad avviare, nei settori e nei distretti in cui operino i «programmi di risanamento e sviluppo», interventi di riconversione professionale della manodopera sospesa o in mobilità sulla base di quanto stabilito dall'articolo 19 del decreto-legge n. 185 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 2 del 2009;
ad accelerare i pagamenti delle pubbliche amministrazioni nei confronti delle imprese creditrici e a predisporre le misure previste dalla legge per quanto riguarda la certificazione dei crediti suddetti, onde consentirne lo sconto da parte degli istituti di credito;
a proseguire nell'impegno per garantire la continuità del credito alle imprese, anche attraverso le risorse previste per i confidi;
a definire, anche sul piano normativo, la soggettività giuridica dei contratti di reti, come presupposto per una loro maggiore integrazione economica;
ad integrare le politiche orientate all'offerta di consulenza e servizi alle piccole e medie imprese e alla formazione dei lavoratori con politiche tese a modificare il posizionamento delle imprese e, quindi, la loro domanda di servizi e di lavoro qualificato;
a definire, di intesa con le regioni, il «piano casa», che, secondo le stime del Cresme, mobiliterà 42 miliardi di risorse aggiuntive dal 2009 al 2012 e comporterà una crescita del 27 per cento per l'edilizia abitativa nel 2010;
ad esaminare la compatibilità di un'azione volta a riservare una quota significativa degli incentivi pubblici, con particolare riferimento a quelli per la ricerca e l'innovazione e per l'internazionalizzazione, alle piccole imprese manifatturiere, anche attraverso forme semplificate di accesso;
ad emanare al più presto il regolamento dell'«Impresa in un giorno»;
ad adottare tutte le misure operative atte a garantire effettivamente l'applicazione ed il rispetto delle norme sui termini di pagamento dei fornitori;
a valutare la possibilità di avviare procedure di ristrutturazione dei crediti contributivi dovuti all'Inps da parte dei settori artigiani, come a suo tempo effettuato per quelli agricoli;
a considerare la possibilità di ridurre la contribuzione Inail per il settore artigiano;
a valutare la possibilità di accelerare gli investimenti delle Ferrovie dello Stato.
(1-00180) «Cicchitto, Iannaccone, Bocchino, Vignali, Cazzola, Moroni, Raisi, Baldelli, Della Vedova, Versace, Mazzuca, Cosenza».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

automobile

cassa integrazione

credito industriale

distribuzione commerciale

gas naturale

impresa artigiana

industria automobilistica

piccola impresa

piccola industria

piccole e medie imprese

riconversione professionale

risoluzione