ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00143

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 155 del 30/03/2009
Abbinamenti
Atto 1/00109 abbinato in data 30/03/2009
Atto 1/00144 abbinato in data 08/04/2009
Atto 1/00145 abbinato in data 08/04/2009
Firmatari
Primo firmatario: CICCHITTO FABRIZIO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 30/03/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COTA ROBERTO LEGA NORD PADANIA 30/03/2009
MILO ANTONIO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 30/03/2009
CONTE GIANFRANCO POPOLO DELLA LIBERTA' 30/03/2009


Stato iter:
08/04/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 30/03/2009
Resoconto CONTE GIANFRANCO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 30/03/2009
Resoconto CECCUZZI FRANCO PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 08/04/2009
Resoconto COSENTINO NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 08/04/2009
Resoconto BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Resoconto VIETTI MICHELE GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO
Resoconto FLUVI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto BERNARDO MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 30/03/2009

DISCUSSIONE IL 30/03/2009

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 30/03/2009

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 08/04/2009

ACCOLTO IL 08/04/2009

PARERE GOVERNO IL 08/04/2009

DISCUSSIONE IL 08/04/2009

VOTATO PER PARTI IL 08/04/2009

APPROVATO IL 08/04/2009

CONCLUSO IL 08/04/2009

Atto Camera

Mozione 1-00143
presentata da
FABRIZIO CICCHITTO
testo di
lunedì 30 marzo 2009, seduta n.155

La Camera,


premesso che:

le misure adottate dal Governo in materia di stabilizzazione del sistema finanziario hanno assicurato, nella fase più critica della crisi finanziaria internazionale, la dovuta dose di tranquillità e solidità al sistema finanziario e creditizio nazionale, senza disperdere inutilmente risorse finanziarie preziose;

il senso, prontamente evidenziato, degli interventi del Governo è stato quello di predisporre tutti gli strumenti più idonei all'occorrenza, con una variegata possibilità di opzioni, ma lasciando la concreta operatività degli stessi ad una valutazione prudente e circostanziata, volta a coniugare le autonome determinazioni degli istituti bancari interessati con quanto emergente in sede di vigilanza da parte delle autorità istituzionalmente preposte al controllo del settore e alla tutela della stabilità complessiva dello stesso e con le esigenze di tutela delle famiglie e delle imprese che nell'affidamento bancario trovano una fondamentale condizione di sostegno e sviluppo;

questa sorta di «cassetta degli attrezzi», come è stata autorevolmente definita anche in ambito internazionale, si è rivelata tanto più preziosa, quanto meno concreta ed effettiva è risultata la necessità del ricorso alla medesima, sulla base non di valutazioni dirigistiche o astratte, né tanto meno di risposte emotive a tensioni che in altre piazze estere hanno avuto toni di maggiore gravità che nel nostro Paese;

dopo avere assicurato comunque la possibilità di non fare mancare la dovuta liquidità al sistema attraverso strumenti più consueti e tradizionali (partecipazione al capitale, garanzia di strumenti di debito emessi dalle banche ed altri) lo strumento prioritario attraverso il quale si è sviluppato l'intervento di sostegno e stabilizzazione del settore è stato quello destinato ad incrementare le dotazioni patrimoniali degli istituti bancari perché potessero tradursi in corrispondenti ampliamenti degli impieghi: in questo modo, la stabilizzazione si è realizzata mediante l'iniezione di risorse destinate direttamente alle imprese, e quindi all'apparato produttivo del Paese;

necessario completamento di tale strategia è stata la previsione secondo la quale questo intervento, rimesso alla scelta di ciascun istituto bancario, in ogni caso implica la stipulazione con il ministero dell'economia e delle finanze di un vero e proprio protocollo di intenti, contenente una serie di precisi e mirati impegni di comportamento da parte dell'istituto bancario medesimo;

in questa prospettiva, vanno in primo luogo menzionati gli impegni in ordine al livello di liquidità da assicurare al sistema produttivo, rispetto al quale le correzioni apportate durante l'iter parlamentare dei provvedimenti d'urgenza sopra ricordati ha consentito di meglio puntualizzare aspetti essenziali e sovente vitali per le ordinarie dinamiche aziendali, soprattutto delle piccole e medie imprese;

analogamente è avvenuto in sede di concreta predisposizione del contenuto dei protocolli menzionati, per quanto attiene alla tutela di imprese e mutuatari in difficoltà economica a causa della congiuntura internazionale sfavorevole, nonché di elaborazione di precise politiche di remunerazione di dirigenti ed amministratori, in grado di segnare un emblematico fattore di discontinuità rispetto a discutibili e censurabili eccessi del passato;

in tale contesto, ai sensi dell'articolo 12, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, la sottoscrizione da parte del ministero dell'economia e delle finanze degli strumenti finanziari di cui al medesimo articolo è subordinata:

a) alla firma, da parte della banca e del ministero dell'economia e delle finanze, di un «protocollo di intenti», avente ad oggetto sia la disponibilità complessiva e le condizioni di credito da concedere a favore delle famiglie e delle piccole e medie imprese, sia le politiche di dividendi che l'emittente deve adottare in coerenza con l'esigenza di patrimonializzazione;

b) all'adozione, da parte della banca emittente, di un codice etico, contenente, tra l'altro, previsioni in materia di politiche di remunerazione dei vertici aziendali;

in conformità e in esecuzione di quanto previsto dalle previsioni appena richiamate, l'articolo 2, comma 2, del decreto ministeriale 25 febbraio 2009, emanato in attuazione del suddetto articolo 12, prevede che il protocollo di intenti sia definito tra il ministero dell'economia e delle finanze e la banca emittente sulla base di un accordo quadro tra il medesimo ministero e l'Associazione bancaria italiana (sottoscritto il 25 marzo 2009) e che debba tra l'altro contenere impegni circa:

a) il mantenimento per almeno un triennio di risorse finanziarie a favore delle piccole e medie imprese non in decremento rispetto al biennio 2007-2009: in questo modo si dovrebbero evitare - a fronte di una corrispondente domanda - situazioni di restrizione del credito;

b) la quantificazione del contributo alla dotazione del fondo di garanzia per i finanziamenti erogati alle piccole e medie imprese, di cui all'articolo 11 del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, al fine di aumentare la dote del fondo e moltiplicare le opportunità di finanziamento garantito;

c) l'applicazione di condizioni di credito che, nel rispetto della sana e prudente gestione, siano adeguate a favorire lo sviluppo e il mantenimento di iniziative imprenditoriali;

d) interventi congiunturali per favorire le famiglie in difficoltà nel pagamento delle rate sui mutui contratti per l'acquisto dell'abitazione;

e) una politica dei dividendi che favorisca la patrimonializzazione della banca;

f) la presentazione trimestrale di un rapporto sulle azioni intraprese per il sostegno finanziario dell'economia;

il successivo comma 3 dello stesso articolo 2 del citato decreto ministeriale detta alcune specificazioni circa il contenuto del suddetto codice etico, disponendo al riguardo che, fermo il rispetto delle disposizioni di vigilanza al riguardo dettate dalla Banca d'Italia, siano previsti limiti alle remunerazioni dei vertici e degli operatori di mercato, inclusi i traders, e siano fissati limiti e condizioni alla corresponsione di indennità collegate alla cessazione del rapporto (cosiddetti golden parachutes);

l'accordo quadro sottoscritto il 25 marzo 2009 tra il ministero dell'economia e delle finanze e l'Associazione bancaria italiana riflette e dà attuazione a tali disposizioni;

nello stesso contesto, gli interventi normativi più recenti si sono sviluppati, anche in virtù degli aggiustamenti e delle concrete soluzioni emerse in sede parlamentare in più direttrici parallele, e precisamente:

a) hanno condotto alla drastica eliminazione di ogni forma di remunerazione dell'affidamento bancario indipendente dall'effettivo utilizzo di somme, e cioè della cosiddetta commissione di massimo scoperto, nonché di ogni altra clausola di analogo contenuto, così liberando il sistema produttivo di un pesante fardello che fino ad allora, e per lungo tempo, ne aveva frenato la capacità propulsiva, privandolo di consistenti risorse finanziarie, ulteriormente essenziali nella attuale congiuntura economica;

b) hanno esaltato le esigenze di trasparenza del sistema creditizio, a tutto vantaggio delle insopprimibili necessità di informazione trasparente ed obiettiva del consumatore, per lo sviluppo di un sano rapporto competitivo tra operatori del settore, in grado di accrescere la qualità dei prodotti e servizi offerti;

c) hanno prodotto, nel breve periodo, una gamma di soluzioni ulteriori finalizzate a tutelare i soggetti più esposti (in particolare per coloro che avessero contratto mutui per l'acquisto della prima casa, i cui saggi di interesse, nel corso della prima parte del 2008, erano saliti significativamente, nella colpevole inerzia, ad avviso dei firmatari del presente atto di indirizzo, del Governo dell'epoca);

gli strumenti normativi concretamente posti in campo nella attuale congiuntura si sono rivelati adeguati, diversificati e dai contenuti sicuramente idonei come attestato dalla condizione relativamente più agevole dei nostri istituti bancari nell'affrontare la crisi internazionale rispetto ai più esposti competitori internazionali per superare la difficile fase congiunturale, ma ora appare necessario non tanto implementare questo bagaglio di misure normative, quanto assicurare e dare evidenza degli interventi volti a monitorarne l'esito e le concrete misure di vigilanza sul loro effettivo rispetto;



peraltro, il necessario completamento di tali interventi passa inevitabilmente attraverso la rimozione e, se necessario, la doverosa sanzione per eventuali comportamenti scorretti degli operatori del sistema, come, per esempio, tutte le volte in cui dovessero emergere pratiche difformi dalla lettera e dalla ratio delle prescrizioni recentemente introdotte a tutela della trasparenza delle pratiche negoziali e della portabilità dei mutui, in merito alla quale proprio le recenti correzioni apportate alla precedente normativa offrono ai clienti, senza alcun costo fiscale o notarile, diritti per i quali ogni eventuale condotta ostruzionistica deve essere, sul piano della vigilanza amministrativa, prontamente sanzionata (attraverso gli strumenti consentiti), e, su quello normativo, deve essere rimossa ogni possibile configurazione di opportunità elusive di sorta,

impegna il Governo:


a proseguire nella strategia finora adottata per fronteggiare le esigenze di stabilità del sistema creditizio, ponendo in essere tutte le misure volte ad assicurare la puntuale osservanza, da parte degli istituti bancari, delle nuove prescrizioni introdotte e delle esigenze di trasparenza e tutela della clientela, poste come condizione insopprimibile per qualsiasi misura di intervento pubblico a sostegno non del sistema bancario e finanziario, ma della sua capacità di continuare a produrre la dovuta liquidità per il sistema produttivo, che costituisce la ragione d'essere delle stesse previsioni costituzionali in materia di credito e raccolta del risparmio (articolo 47 della Costituzione);

a sviluppare tutte le misure di vigilanza consentite per verificare ogni eventuale comportamento non conforme alla disciplina vigente per la più efficace tutela delle esigenze dei consumatori, intervenendo prontamente perché siano represse le condotte illecite e, se del caso, verificare quali ulteriori correzioni a tal fine si possono rendere necessarie in sede normativa per garantire a tutti i consumatori dei servizi bancari l'effettiva soddisfazione dei diritti loro riconosciuti.

(1-00143)
«Cicchitto, Cota, Milo, Conte».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

acquisto della proprieta'

aiuto allo sviluppo

banca

credito

garanzia di credito

informazione del consumatore

istituto di credito

piccole e medie imprese

potere di controllo

protezione del consumatore

protezione della famiglia

recessione economica

salario