ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00127

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 142 del 09/03/2009
Abbinamenti
Atto 1/00093 abbinato in data 09/03/2009
Atto 1/00126 abbinato in data 09/03/2009
Atto 1/00128 abbinato in data 09/03/2009
Firmatari
Primo firmatario: DONADI MASSIMO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 09/03/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI 09/03/2009
EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI 09/03/2009
DI STANISLAO AUGUSTO ITALIA DEI VALORI 09/03/2009


Stato iter:
12/03/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 09/03/2009
Resoconto DI STANISLAO AUGUSTO ITALIA DEI VALORI
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 09/03/2009
Resoconto GAROFANI FRANCESCO SAVERIO PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 12/03/2009
Resoconto CROSETTO GUIDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
DICHIARAZIONE VOTO 12/03/2009
Resoconto CHIAPPORI GIACOMO LEGA NORD PADANIA
Resoconto BOSI FRANCESCO UNIONE DI CENTRO
Resoconto RUGGHIA ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto CIRIELLI EDMONDO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto DI STANISLAO AUGUSTO ITALIA DEI VALORI
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 12/03/2009
Resoconto DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI
 
PARERE GOVERNO 12/03/2009
Resoconto CROSETTO GUIDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 09/03/2009

DISCUSSIONE IL 09/03/2009

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 09/03/2009

ATTO MODIFICATO IL 11/03/2009

DISCUSSIONE IL 12/03/2009

NON ACCOLTO IL 12/03/2009

PARERE GOVERNO IL 12/03/2009

RESPINTO IL 12/03/2009

CONCLUSO IL 12/03/2009

Atto Camera

Mozione 1-00127
presentata da
MASSIMO DONADI
testo di
lunedì 9 marzo 2009, seduta n.142

La Camera,
premesso che:
negli ultimi anni il sistema della difesa nel suo complesso ha subito una serie di profonde e storiche trasformazioni, passando da un sistema di leva obbligatoria ad uno volontario, nell'ottica di un progetto di progressiva e generale professionalizzazione delle Forze armate;
il cosiddetto modello professionale prevedeva in una prima fase transitoria un sistema misto, per poi approdare ad un sistema totalmente professionale nel 2007: tale obiettivo è stato raggiunto con due anni di anticipo;
il processo di trasformazione ha riguardato per l'esercito 165 provvedimenti di soppressione e 165 di riorganizzazione, per la marina 40 di soppressione e 58 di riorganizzazione, per l'aeronautica 81 di soppressione e 68 di riorganizzazione, per un totale di 580 provvedimenti in meno di 10 anni;
questo processo si è sviluppato in una fase storica nella quale nelle relazioni internazionali, con riguardo alle Forze armate e, più in generale, alla politica militare, si è passati dal concetto di difesa classico, inteso come difesa contro un nemico esterno, a quello di sicurezza;
all'esigenza di preservare e garantire un adeguato grado di sicurezza sociale all'interno del proprio territorio, con riferimento ancora al proprio Stato nazionale, si è affiancata l'esigenza di intervenire a livello internazionale in continue e ripetute missioni di pace;
negli ultimi anni si è, dunque, assistito ad una progressiva professionalizzazione delle Forze armate, ad una costante riduzione del loro numero e, nel contempo, ad una profonda diversificazione ed articolazione dei loro compiti tradizionali, con un impegno crescente, soprattutto sul piano internazionale;
a fronte di questa qualificante evoluzione professionale delle carriere militari, appare necessario riflettere su alcune possibili conseguenze e su alcuni necessari sviluppi;
in particolare, appare evidente come si riproponga con maggiore forza l'opportunità di estendere ai militari professionisti tutte quelle garanzie riconosciute dalla Costituzione ai cittadini ed ai lavoratori. Pur comprendendo le particolarità che contraddistinguono la condizione militare, la sua affermata professionalizzazione impone l'obbligo di estendere anche a questi, pur peculiari, lavoratori della pubblica amministrazione anche la possibilità di costituire associazioni a tutela dei propri diritti e delle proprie rivendicazioni, secondo quanto sancito dall'articolo 39 della Costituzione;
la possibilità di costituire associazioni a tutela dei propri diritti deve essere calibrata, tenendo ovviamente presenti i vincoli e le particolarità delle professioni militari;
a fronte delle evidenti esigenze del settore difesa si sono verificate costanti riduzioni di spesa nel settore della difesa, da ultime quelle intervenute con il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133;
in questi ultimi anni le Forze armate hanno continuato ad assolvere i loro crescenti compiti ed impegni, nonostante i continui trasferimenti di personale ed anche la soppressione di diverse unità radicate sul territorio;
le Forze armate rappresentano una potenzialità di sviluppo strategico per il Paese, vanno valorizzate ed utilizzate in maniera attenta e mirata. I nostri militari rappresentano un patrimonio di civiltà e progresso per molti cittadini di Stati esteri, nei quali hanno contribuito e contribuiscono ad affermare e garantire condizioni di pace e di sviluppo,
impegna il Governo:
a rivedere, in virtù dei profondi cambiamenti intervenuti su scala mondiale, l'impiego delle Forze armate nel senso di svilupparne le potenzialità e l'impiego in termini di sicurezza nazionale ed internazionale, oltre che di semplice difesa;
a sviluppare politiche di efficace coordinamento, nelle missioni internazionali, tra l'intervento militare e quello della cooperazione, intendendo il secondo come sinergico al primo ed entrambi strumenti di rafforzamento della politica estera nazionale;
a destinare le risorse disponibili, in primo luogo, ai settori del reclutamento e dell'addestramento ai fini di una sempre maggiore professionalizzazione;
a rimodulare gli investimenti in relazione agli obiettivi da raggiungere sia a livello nazionale sia internazionale, in considerazione delle risorse attualmente disponibili e, in particolare, dei compiti attualmente svolti e garantiti dalle Forze armate, prevedendo espressamente un aumento graduale delle risorse economiche assegnate al comparto della difesa;
a prevedere per il personale del settore difesa la possibilità, in un primo tempo, di dare vita ad organismi di rappresentanza rafforzati rispetto a quelli attuali, sia per autonomia sia per competenza e funzioni, e, in una fase successiva, a forme di rappresentanza associativa collettiva secondo il modello di riferimento già acquisito e sperimentato per i corpi di polizia non militari.
(1-00127) «Donadi, Borghesi, Evangelisti, Di Stanislao».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

addestramento militare

assunzione

esercito

formazione professionale

intervento militare

rappresentanza del personale

sicurezza internazionale

sicurezza pubblica

spese di difesa