ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00122

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 139 del 24/02/2009
Abbinamenti
Atto 1/00110 abbinato in data 24/02/2009
Atto 1/00117 abbinato in data 24/02/2009
Atto 1/00118 abbinato in data 24/02/2009
Atto 1/00119 abbinato in data 24/02/2009
Atto 6/00016 abbinato in data 24/02/2009
Firmatari
Primo firmatario: ALESSANDRI ANGELO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 24/02/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GHIGLIA AGOSTINO POPOLO DELLA LIBERTA' 24/02/2009
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2009
PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI 24/02/2009
TORTOLI ROBERTO POPOLO DELLA LIBERTA' 24/02/2009
STRADELLA FRANCO POPOLO DELLA LIBERTA' 24/02/2009
FOTI TOMMASO POPOLO DELLA LIBERTA' 24/02/2009
DUSSIN GUIDO LEGA NORD PADANIA 24/02/2009
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2009
MARGIOTTA SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2009
TOGNI RENATO WALTER LEGA NORD PADANIA 24/02/2009
LANZARIN MANUELA LEGA NORD PADANIA 24/02/2009


Stato iter:
24/02/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 24/02/2009
Resoconto MENIA ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 24/02/2009
Resoconto ALESSANDRI ANGELO LEGA NORD PADANIA
Resoconto MARGIOTTA SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto LIBE' MAURO UNIONE DI CENTRO
Resoconto BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto IANNACCONE ARTURO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA
Resoconto BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI
Resoconto ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto SCILIPOTI DOMENICO ITALIA DEI VALORI
Resoconto GHIGLIA AGOSTINO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 24/02/2009

ACCOLTO IL 24/02/2009

PARERE GOVERNO IL 24/02/2009

DISCUSSIONE IL 24/02/2009

APPROVATO IL 24/02/2009

CONCLUSO IL 24/02/2009

Atto Camera

Mozione 1-00122
presentata da
ANGELO ALESSANDRI
testo di
martedì 24 febbraio 2009, seduta n.139

La Camera,

premesso che:

è opportuno individuare già dal 2009 un programma di misure concrete in materia ambientale, che, non vincolando le politiche del Governo a medio e lungo termine, affrontino, limitatamente per l'anno in corso, alcune questioni fondamentali per uno sviluppo sostenibile;

la crisi economica e finanziaria che si è abbattuta sul sistema globale richiede un'assunzione di responsabilità circa le politiche da mettere in atto per difendere e rilanciare l'economia dei Paesi e, soprattutto, per individuare possibili misure su cui costruire solidi modelli di riferimento a carattere sociale, economico e finanziario, strettamente connessi alla vita reale ed all'ambiente che ci circonda;

per fronteggiare la crisi mondiale in atto bisogna attivare un mix di misure di vasta portata, che non solo devono essere rivolte a tutti i settori produttivi, ad ampio raggio, ma che devono essere anche tempestive e coordinate con le misure anticrisi adottate dall'Unione europea e dagli altri Stati membri dell'Unione stessa;

l'approccio agli obiettivi dovrebbe contenere misure per l'immediato e misure per il medio e il lungo periodo, in maniera da assicurare un tangibile effetto in favore della stabilità, della crescita economica e dei livelli occupazionali, in conformità con il piano europeo di ripresa dell'economia adottato a livello comunitario;

nel corso del 2009 si svolgerà in Italia il vertice del G8 e il nostro Paese avrà una responsabilità centrale nella fissazione dell'agenda e delle priorità del summit, concorrendo così in maniera significativa alla ricerca di soluzioni e approcci condivisi sui temi della governance mondiale e delle grandi questioni globali;

particolare rilievo in seno al vertice rivestiranno i temi ambientali, sia a seguito del nuovo approccio americano alla lotta ai cambiamenti climatici, sia in conseguenza dell'approssimarsi di importanti scadenze politiche internazionali, quali il vertice di Copenhagen nel dicembre 2009 e la scadenza del Protocollo di Kyoto nel 2012;

la crisi finanziaria internazionale sta producendo conseguenze sull'economia reale, con una caduta della domanda globale e conseguenti diminuzioni della produzione industriale, e rischia di bloccare o rinviare alcuni investimenti già programmati a livello comunitario e nazionale per la realizzazione di nuove infrastrutture ovvero per la ricerca di nuove fonti energetiche o l'installazione di impianti di energia rinnovabile; tuttavia, occorre uno sforzo da parte del Governo per rilanciare lo sviluppo e contestualmente garantire la tutela dell'ambiente, puntando sulla modernizzazione ecologica dell'economia e sul rispetto degli impegni presi a livello comunitario;

la strategia europea per aumentare l'efficienza e la sicurezza energetica del continente tiene conto contestualmente della necessità della diminuzione delle emissioni che inquinano e promuove l'incentivazione degli investimenti e delle azioni mirate all'incremento del contributo di energia da fonti rinnovabili e il miglioramento dell'efficienza energetica;

l'elaborazione di una strategia per uno sviluppo sostenibile richiede un nuovo tipo di imprenditorialità che consenta di conciliare risultato economico, responsabilità sociale e tutela dell'ambiente, sottolineando il ruolo dell'innovazione anche per la crescita economica e l'occupazione;

secondo le conclusioni del Consiglio europeo del dicembre 2008, occorre trovare un punto di equilibrio, conciliando l'esigenza di promuovere i sistemi produttivi in termini compatibili con la tutela dell'ambiente e con la strategia di non imporre agli stessi sistemi produttivi oneri eccessivamente gravosi. Occorre puntare, soprattutto, su misure che siano in grado di assicurare nuove occasioni di investimento e di miglioramento della produttività, favorendo contestualmente il miglioramento dell'efficienza nei consumi energetici e il ricorso a fonti alternative e rinnovabili. Anche il piano europeo di ripresa dell'economia si muove in questa direzione e stanzia risorse finanziarie, anche mediante prestiti della Banca europea per gli investimenti, per investimenti in tecnologie pulite;

bisogna sostenere la realizzazione delle misure per la ripresa dell'economia, anche prevedendo l'attuazione di interventi che siano capaci di rafforzare stabilmente i nostri sistemi produttivi, di incidere sulla ristrutturazione dei settori non più competitivi e di creare le condizioni di una forte ripresa dell'occupazione. Per raggiungere questi obiettivi è necessario sviluppare operazioni dirette alle piccole e medie imprese, al rilancio del settore degli investimenti e dell'edilizia ed al miglioramento dell'efficienza energetica e della sostenibilità ambientale dei processi produttivi, allo snellimento e semplificazione delle procedure di autorizzazione degli impianti che utilizzano fonti di energia rinnovabili;

gli obblighi assunti dal nostro Paese in sede internazionale impongono la realizzazione di obiettivi di tutela ambientale che determinano la necessità di politiche coerenti in quattro settori di intervento prioritario e precisamente: riduzione delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera, natura e biodiversità, ambiente e salute, gestione delle risorse naturali e dei rifiuti;

pertanto, tra gli obiettivi strategici da prendere in considerazione per il breve periodo assumono importanza l'accelerazione nel campo delle infrastrutture delle opere per la tutela del territorio, la difesa del suolo e la prevenzione del rischio idrogeologico, la promozione di politiche volte alla riduzione della produzione dei rifiuti e alla definizione di soluzioni economicamente ed ecologicamente compatibili per il loro riciclaggio, il rilancio degli investimenti in innovazione tecnologica e in tecnologie pulite, la riduzione dei consumi energetici e l'incremento dell'efficienza, incentivando soprattutto lo sviluppo delle tecnologie pulite nel settore delle costruzioni e automobilistico, che sono tra i più colpiti dalla crisi economica mondiale;

l'investimento in efficienza energetica consente di alleggerire, in tempi relativamente brevi, i costi energetici a carico delle famiglie e delle imprese; la promozione di un maggiore sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili può avere, come ha già avuto in altri Paesi, conseguenze positive sul piano dell'occupazione, dell'innovazione tecnologica, dell'affermazione di nuovi settori industriali al tempo stesso ad alto contenuto di tecnologia e ad elevata intensità di lavoro;

la promozione della mobilità sostenibile rappresenta un obiettivo strategico per la costruzione di politiche volte a sostenere strategie di crescita economica e di progresso sociale, migliori condizioni di tutela della salute dei cittadini, nell'ottica e nel rispetto degli accordi del Protocollo di Kyoto e del programma di riduzione di gas serra, offrendo strumenti innovativi che privilegino il trasporto intermodale e incentivino i mezzi a basso impatto ambientale, come i veicoli elettrici e ibridi;

la desertificazione, i dissesti idrogeologici, i deboli equilibri tra patrimonio naturale ed insediamenti urbani, la forte antropizzazione di alcune aree del Paese rappresentano costanti criticità, che, nei casi di eccezionalità degli eventi naturali, spesso diventano disastrose emergenze; pertanto, si rende indispensabile individuare una strategia politica rivolta maggiormente alla prevenzione, alla cura del territorio, all'adozione di pratiche di vigilanza attiva e di manutenzione costante del suolo, che sia in grado di mantenere in uno stato di concreta sicurezza le aree più sensibili dal punto di vista delle calamità naturali;

per quanto riguarda il settore dei rifiuti, il raggiungimento di una qualità elevata nel servizio della gestione dei rifiuti da parte di tutti i comuni del territorio nazionale rappresenta un obiettivo che non solo ripristina l'immagine del Paese e risolleva l'economia turistica delle zone danneggiate da crisi ambientali, ma permette soprattutto di trattare il rifiuto come risorsa economica piuttosto che come scarto da smaltire, sostenendo l'industria del riciclo e contribuendo alla produzione energetica e curando, in particolare, il settore dei rifiuti speciali, dove regna ancora grande incertezza sia da un punto di vista normativo che per quanto riguarda il monitoraggio e il controllo del ciclo di gestione, anche con riferimento alla carenza in Italia di impianti di trattamento e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi,
impegna il Governo:

ad avviare misure da attuare già nel 2009, dirette a favorire uno sviluppo ambientale sostenibile e indirizzate soprattutto:

a) a proseguire nell'adozione di misure per il sostegno degli investimenti diretti al risparmio energetico, alla ricerca ed allo sviluppo delle tecnologie pulite nel settore delle costruzioni, adottando misure dirette a ridurre i consumi energetici degli edifici privati, nonché degli edifici pubblici e della pubblica illuminazione attraverso una più diffusa messa in opera di un concreto efficientamento degli impianti;

b) a incoraggiare la certificazione energetica degli edifici, ad aumentare l'efficienza energetica degli edifici pubblici attraverso interventi di carattere strutturale e a promuovere l'ammodernamento del parco immobiliare residenziale pubblico e privato, secondo criteri di sostenibilità ambientale e di efficienza energetica, nonché di qualità della costruzione, attraverso l'applicazione delle migliori tecnologie disponibili nell'impiantistica, la domotica e l'interattività domestica, la sicurezza e il risparmio nelle fonti energetiche e nei costi di gestione, proponendo strumenti normativi per rendere obbligatorie le tecniche dell'efficienza energetica, ai fini dell'attribuzione di aiuti o agevolazioni statali o regionali e per agevolare, attraverso misure fiscali, interventi di manutenzione straordinaria degli immobili esistenti finalizzati ad aumentare il rendimento energetico degli edifici e l'utilizzo di fonti rinnovabili;

c) a omogeneizzare e semplificare le procedure delle autorizzazioni per gli impianti che producono o che utilizzano fonti rinnovabili, nonché per i privati che ricorrono ad interventi strutturali per l'utilizzo di fonti rinnovabili;

d) a perseguire politiche innovative in favore dello sviluppo dei trasporti puliti a basse emissioni e a bassi consumi, incentivando la diffusione di veicoli elettrici e ibridi, promuovendo sistemi di mobilità alternativi come tramvie e piste ciclabili, incentivando, in particolare, lo sviluppo delle tecnologie pulite nel settore automobilistico attraverso la subordinazione in maniera permanente degli incentivi per la rottamazione delle auto all'acquisto di veicoli a basso impatto ambientale;

e) a rafforzare il sistema della tutela del territorio e della prevenzione del rischio idrogeologico, accelerando contestualmente gli investimenti a disposizione del ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per la difesa del suolo e potenziando le strutture di controllo ambientale;

f) a incentivare il riciclo dei rifiuti e l'industria ad esso collegata, individuando soluzioni economicamente ed ecologicamente compatibili, a tal fine sollecitando la diminuzione della produzione dei rifiuti, l'incremento delle percentuali di raccolta differenziata, il finanziamento di impianti di trattamento dei rifiuti da parte di privati, fatte salve apposite garanzie fideiussorie a tutela degli interessi pubblici, e superando, in particolare, le disomogeneità territoriali;

g) ad individuare gli strumenti normativi ed organizzativi più idonei per la determinazione del sistema di gestione più efficace, con particolare riguardo ai rifiuti pericolosi di origine industriale ed a definire opportuni piani per sviluppare una rete nazionale di nuovi impianti di trattamento rifiuti, elaborando un sistema di incentivi anche di natura fiscale che agevoli il ricorso allo smaltimento di rifiuti speciali pericolosi attraverso impianti ubicati sul territorio nazionale;

h) a promuovere il ricorso agli «acquisti di beni e servizi verdi» da parte della pubblica amministrazione (green public procurement), attraverso l'attuazione del piano d'azione nazionale sugli acquisti verdi, così come indicato dalla Commissione europea.

(1-00122)
«Alessandri, Ghiglia, Mariani, Piffari, Tortoli, Stradella, Tommaso Foti, Guido Dussin, Bratti, Margiotta, Togni, Lanzarin».
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

PROTOCOLLO DI KYOTO

EUROVOC :

energia rinnovabile

gestione dei rifiuti

politica ambientale

protezione dell'ambiente

risorse rinnovabili

risparmio energetico

sviluppo sostenibile

tecnologia energetica