ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00051

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 65 del 10/10/2008
Abbinamenti
Atto 1/00033 abbinato in data 14/10/2008
Atto 1/00049 abbinato in data 14/10/2008
Atto 1/00050 abbinato in data 14/10/2008
Firmatari
Primo firmatario: EVANGELISTI FABIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 10/10/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI 10/10/2008
DI PIETRO ANTONIO ITALIA DEI VALORI 13/10/2008
BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI 13/10/2008
BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI 13/10/2008
CAMBURSANO RENATO ITALIA DEI VALORI 13/10/2008
CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI 13/10/2008
COSTANTINI CARLO ITALIA DEI VALORI 13/10/2008
DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI 13/10/2008
FAVIA DAVID ITALIA DEI VALORI 13/10/2008
FORMISANO ANIELLO ITALIA DEI VALORI 13/10/2008
GIULIETTI GIUSEPPE ITALIA DEI VALORI 13/10/2008
MESSINA IGNAZIO ITALIA DEI VALORI 13/10/2008
MISITI AURELIO SALVATORE ITALIA DEI VALORI 13/10/2008
MONAI CARLO ITALIA DEI VALORI 13/10/2008
MURA SILVANA ITALIA DEI VALORI 13/10/2008
ORLANDO LEOLUCA ITALIA DEI VALORI 13/10/2008
PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI 13/10/2008
PALAGIANO ANTONIO ITALIA DEI VALORI 13/10/2008
PALOMBA FEDERICO ITALIA DEI VALORI 13/10/2008
PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI 13/10/2008
PORCINO GAETANO ITALIA DEI VALORI 13/10/2008
PISICCHIO PINO ITALIA DEI VALORI 13/10/2008
PORFIDIA AMERICO ITALIA DEI VALORI 13/10/2008
RAZZI ANTONIO ITALIA DEI VALORI 13/10/2008
ROTA IVAN ITALIA DEI VALORI 13/10/2008
SCILIPOTI DOMENICO ITALIA DEI VALORI 13/10/2008
ZAZZERA PIERFELICE ITALIA DEI VALORI 13/10/2008


Stato iter:
14/10/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 14/10/2008
Resoconto PIZZA GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
DICHIARAZIONE VOTO 14/10/2008
Resoconto CAPITANIO SANTOLINI LUISA UNIONE DI CENTRO
Resoconto EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI
Resoconto DE TORRE MARIA LETIZIA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto COTA ROBERTO LEGA NORD PADANIA
Resoconto DE BIASI EMILIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto FASSINO PIERO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto DELFINO TERESIO UNIONE DI CENTRO
Resoconto ZAMPA SANDRA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto PAOLINI LUCA RODOLFO LEGA NORD PADANIA
Resoconto GRANATA BENEDETTO FABIO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto GALLETTI GIAN LUCA UNIONE DI CENTRO
Resoconto CRISTALDI NICOLO' POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto PEPE MARIO (MISTO) POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto APREA VALENTINA POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto QUARTIANI ERMINIO ANGELO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto MARSILIO MARCO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto CORSARO MASSIMO ENRICO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto GARAGNANI FABIO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto PIROVANO ETTORE LEGA NORD PADANIA
Resoconto CONSOLO GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto TABACCI BRUNO UNIONE DI CENTRO
Resoconto DUSSIN LUCIANO LEGA NORD PADANIA
Resoconto GHIGLIA AGOSTINO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto DE CAMILLIS SABRINA POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI
Resoconto TORAZZI ALBERTO LEGA NORD PADANIA
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 14/10/2008

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 14/10/2008

NON ACCOLTO IL 14/10/2008

PARERE GOVERNO IL 14/10/2008

DISCUSSIONE IL 14/10/2008

RESPINTO IL 14/10/2008

CONCLUSO IL 14/10/2008

Atto Camera

Mozione 1-00051
presentata da
FABIO EVANGELISTI
testo di
venerdì 10 ottobre 2008, seduta n.065

La Camera,
premesso che:
la presenza di alunni stranieri, pur in percentuale inferiore a quella di altri Paesi, è un dato strutturale del nostro sistema scolastico ed in progressivo aumento: si calcola che, negli ultimi anni, il numero di allievi non italiani abbia superato le 550.000 unità, con una incidenza di circa il 6 per cento della popolazione scolastica complessiva;
la situazione italiana presenta due principali caratteristiche. La prima è che la presenza di alunni stranieri è molto disomogenea e differenziata sul territorio nazionale. Si va dalla percentuale massima della regione Emilia-Romagna, superiore al 10 per cento, seguita da Lombardia, Veneto e Marche, fino alla percentuale minima della regione Campania, di poco superiore all'1 per cento. La provenienza degli alunni stranieri comprende una grande molteplicità di cittadinanze, con un aumento significativo dell'incidenza di cittadinanze dei Paesi dell'Est europeo;
un'altra caratteristica è la rapidità del cambiamento e la mobilità delle varie cittadinanze sul territorio, che portano anche a situazioni di concentrazione di alunni stranieri in singole scuole o territori, fenomeno di fronte al quale si pone il problema di un'equilibrata distribuzione delle presenze, attraverso un'intesa fra scuole e reti di scuole in collaborazione con gli enti locali. La costruzione di reti e coordinamenti è anche utile per la costruzione di un'offerta formativa che riduca le disuguaglianze e i rischi di esclusione;
i minori stranieri, al pari di quelli italiani, sono innanzitutto «persone» e, in quanto tali, sono titolari di diritti che prescindono dalla loro origine nazionale o condizione sociale; la Dichiarazione universale dei diritti umani, all'articolo 2, recita: «ad ogni individuo spettano tutti i diritti e le libertà enunciate nella presente dichiarazione, senza distinzione alcuna per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione». Principi confermati dalla Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, ratificata dall'Italia con la legge 25 maggio 1991, n. 176, la quale, all'articolo 2, ribadisce: «gli Stati parte si impegnano a rispettare i diritti enunciati nella presente convenzione ed a garantirli ad ogni fanciullo che dipende dalla loro giurisdizione, senza distinzione di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione pubblica o altra del fanciullo o dei suoi genitori o rappresentanti legali, dalla loro origine nazionale, etnica e sociale, dalla loro situazione finanziaria, dalla loro incapacità, dalla loro nascita o da ogni altra circostanza»;
l'Italia ha scelto la piena integrazione di tutti nella scuola, ivi compresi i minori stranieri presenti nel territorio dello Stato, attraverso lo strumento dell'educazione interculturale, per la cui realizzazione sono necessari specifici interventi: per l'apprendimento della lingua, per l'adeguamento dei programmi, per la formulazione di contenuti e stili educativi interculturali, per il ricorso ai mediatori linguistici culturali in caso di necessità nell'ambito di un'adeguata programmazione;
il nostro Paese ha superato la fase dell'emergenza rispetto al fenomeno della presenza di studenti stranieri all'interno delle aule scolastiche e sta passando ad una fase di valutazione delle esperienze già realizzate e di programmazione degli interventi. La presenza degli alunni stranieri è un dato, peraltro, strutturale e riguarda l'intero sistema scolastico. In questo senso ancora molto vi è da fare nel nostro sistema scolastico: tuttavia, esistono delle esperienze significative, che, già da tempo, hanno affrontato con successo la questione degli alunni migranti nelle aule italiane e costituiscono punti di riferimento da divulgare ed amplificare;
la scuola media statale sperimentale Giuseppe Mazzini di Roma ha avviato, fin dal 1985, un percorso di integrazione interculturale in alcune sezioni miste con alunni italiani e stranieri, per facilitare il processo di apprendimento ed alfabetizzazione di questi ultimi tramite la compresenza in classe di due insegnanti, che svolgono il loro lavoro in contemporanea, soprattutto per le materie che richiedono una maggiore elaborazione teorica. Gli alunni stranieri, in genere, a seconda del livello di alfabetizzazione, vengono seguiti da un insegnante in una materia specifica, lungo un percorso semplificato ma del tutto simile a quello dei compagni italiani. Nessuna diversificazione nei programmi, anche perché alla fine del ciclo l'esame è lo stesso. La sperimentazione accelera il processo di apprendimento e, soprattutto, favorisce l'abbattimento delle barriere linguistiche e culturali, favorendo l'incontro tra studenti di diverse nazionalità e conseguendo notevoli risultati positivi dal punto di vista dell'apprendimento scolastico e delle conseguenti valutazioni finali degli studenti interessati, evitando, dunque, forme di esclusione o separazione tra studenti italiani e stranieri;
l'educazione interculturale in tutti i gradi e livelli del sistema scolastico costituisce la colonna portante di una reale educazione dei giovani a valori, quali la solidarietà, l'accoglienza, la comprensione dell'altro, comunemente catalogato come "diverso", la conoscenza di culture e tradizioni di altri Paesi, che costituiscono l'antidoto principale a fenomeni di razzismo, violenza e discriminazione, nei confronti di persone di nazionalità e origine sociale e culturale differente;
siamo stati tutti testimoni da qualche tempo di una serie di tristi episodi di cronaca, frutto di un fenomeno che è stato sintetizzato nel termine «razzismo»; ad ogni modo, si tratta di episodi che denotano una profonda intolleranza e un sentimento di insofferenza che rischiano di rasentare il fanatismo e dei quali, come sempre, la paura rappresenta il primo e fondamentale nutrimento;
bisogna evitare che il sentimento di insofferenza nei confronti dello «straniero» si diffonda; ed è necessario partire proprio dalle scuole, dove bambini italiani e stranieri si incontrano, studiano, crescono,
impegna il Governo:

a farsi promotore su tutto il territorio nazionale di iniziative volte a valorizzare la presenza nella scuola italiana di alunni di nazionalità diverse quale importante situazione di incontro, reciproca conoscenza, arricchimento culturale, socializzazione in una società sempre più multiculturale e, dunque, impegnata a prevenire e combattere ogni forma di razzismo e xenofobia;
a farsi promotore su tutto il territorio di politiche scolastiche che mirano all'integrazione dei bambini stranieri, senza tradursi in un semplice processo di «assimilazione» della cultura italiana, né tanto meno di «omologazione», ma che siano effettivamente tese all'inserimento degli studenti immigrati nel contesto socio-culturale italiano;
a contrastare ed impedire forme di esclusione o separazione degli studenti stranieri non ancora alfabetizzati, assicurando alle scuole un organico di docenti, che, essendo funzionale anche alla presenza di alunni di diverse nazionalità, preveda, in tali situazioni, un minor numero di alunni per classe, situazioni di compresenza di docenti, soprattutto nelle materie che richiedono maggiore elaborazione teorica, quali italiano, storia, geografia, matematica e scienze, ed attività specifiche di formazione-aggiornamento dei docenti sul tema della multiculturalità, facendo in modo che tali iniziative siano prioritariamente indirizzate a situazioni, nelle scuole di ogni ordine e grado, dove maggiore si registra la presenza di alunni stranieri;
a favorire e valorizzare con interventi specifici il fondamentale ruolo che gli enti locali svolgono su questa tematica.
(1-00051) «Evangelisti, Donadi, Di Pietro, Borghesi, Barbato, Cambursano, Cimadoro, Costantini, Di Giuseppe, Favia, Aniello Formisano, Giulietti, Messina, Misiti, Monai, Mura, Leoluca Orlando, Paladini, Palagiano, Palomba, Piffari, Porcino, Pisicchio, Porfidia, Razzi, Rota, Scilipoti, Zazzera».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

alunno

diritti del bambino

discriminazione razziale

eguaglianza uomo-donna

insegnamento delle lingue

insegnante

istituto di istruzione

nazionalita'

ordinamento scolastico

studente

studente straniero