ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05626/023

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 734 del 13/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: GAROFALO VINCENZO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 13/12/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TORRISI SALVATORE POPOLO DELLA LIBERTA' 13/12/2012


Stato iter:
13/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 13/12/2012
IMPROTA GUIDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 13/12/2012

PARERE GOVERNO IL 13/12/2012

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 13/12/2012

CONCLUSO IL 13/12/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/05626/023
presentato da
GAROFALO Vincenzo
testo di
Giovedì 13 dicembre 2012, seduta n. 734

   La Camera,
   premesso che:
    il decreto-legge in esame, profondamente modificato dal Senato, risulta ampiamente eterogeneo, a dispetto della sentenza n. 22 del 2012 della Corte Costituzionale che prescrive il divieto di inserire nei decreti legge disposizioni estranee al contenuto proprio degli stessi;
    l'articolo 34-undecies ha incorporato le disposizioni dell'articolo 2 del decreto-legge 2 novembre 2012, n. 187, recante: «Disposizioni urgenti per la ridefinizione dei rapporti contrattuali con la Società Stretto di Messina S.p.A. ed in materia di trasporto pubblico locale,» stabilendo al comma 1, che il Fondo per il finanziamento del trasporto pubblico locale, anche ferroviario, sia ripartito, per il corrente anno 2012, sulla base del criterio storico;
    ulteriori norme del suesposto articolo, consentono l'utilizzo del predetto Fondo per l'acquisto di veicoli adibiti al miglioramento dei servizi offerti per il trasporto pubblico locale e per la prosecuzione degli interventi di potenziamento del trasporto marittimo di passeggeri nello Stretto di Messina;
    le disposizioni in materia di trasporto pubblico locale, con particolare riferimento alla Sicilia e più specificatamente rivolte al sistema ferroviario, appaiono tuttavia insufficienti e riduttive, in considerazione del piano aziendale di Ferrovie dello Stato, che prevede la dismissione di alcuni servizi e la riduzione della qualità delle offerte; un ridimensionamento che determinerà inevitabilmente profonde ripercussioni negative nell'ambito della tutela del numero di occupati dell'intera area regionale siciliana;
    la politica di disimpegno da parte di Ferrovie dello Stato e l'assoluta esclusione dai piani di investimento della Regione siciliana, ed in particolare dell'area del messinese, è confermata in maniera palese dalle evidenti inefficienze che, oramai a cadenza settimanale, si registrano con riduzioni delle tratte regionali, soppressioni delle corse, malfunzionamento delle carrozze e aumento costante del prezzo dei biglietti;
    i numerosi atti di sindacato ispettivo nonché gli impegni assunti dal Governo con l'approvazione della mozione n. 1-00816, approvata lo scorso 17 gennaio, finalizzata a prevedere un nuovo piano industriale in accordo con Ferrovie dello Stato al fine di incentivare lo sviluppo e l'ammodernamento della rete ferroviaria nel Meridione d'Italia e il potenziamento dei servizi nella tratta Nord-Sud, risultano complessivamente disattesi, in considerazione del persistente livello di inadeguatezza con cui la più importante società di trasporto ferroviario italiana, interviene nei riguardi di importanti tratte ferroviarie della Sicilia quali: Siracusa-Messina e Palermo-Catania-Messina, nonché delle previsioni di riduzione delle tratte previste all'interno del suddetto piano nei riguardi della Sicilia;
    la rotta ferroviaria Palermo-Catania-Messina risulta essere tra le dieci peggiori tratte a livello nazionale utilizzate dai pendolari e, nonostante il percorso ferroviario sia ritenuto molto importante ed indispensabile per collegare le due aree metropolitane, esso ha raggiunto livelli di inefficienza e di scarsa funzionalità, le cui criticità rendono difficoltose le espressioni rivolte alla «mobilità sostenibile»;
    i recenti tagli della spesa sui trasferimenti, che hanno determinato gravi carenze in termini di pulizia, manutenzioni, scorte, mancanze e hanno provocato minore affidabilità e puntualità delle corse ferroviarie delle suesposte tratte, si ripercuotono negativamente con frequenza quotidiana, nei riguardi dei numerosi pendolari che fruiscono del treno per raggiungere le rispettive destinazioni professionali, di studio o altre attività programmate;
    in considerazione di quanto suesposto, appare evidente come il diritto alla continuità territoriale, collocato nell'ambito della garanzia dell'uguaglianza sostanziale dei cittadini e della coesione di natura economica e sociale, che si traduce nella capacità di garantire un servizio di trasporto che non penalizzi cittadini residenti in territori meno favoriti, risulti completamente disatteso, in conseguenza delle politiche aziendali del gruppo Ferrovie dello Stato, alcune delle quali già poste in essere, altre preannunciate,

impegna il Governo

   ad intervenire in maniera urgente ed efficace nei riguardi della società Ferrovie dello Stato, al fine di determinare un miglioramento complessivo dell'organizzazione e del livello di efficienza dei servizi per il trasporto dei passeggeri delle tratte siciliane Siracusa-Messina e Palermo-Catania-Messina;
   ad intervenire altresì in maniera immediata nei riguardi della società Trenitalia affinché riveda nel complesso l'ambito della riorganizzazione del piano industriale del prossimo triennio, nei riguardi delle procedure di dismissione che la medesima società intende avviare nel breve termine, nei riguardi delle linee ferroviarie suddette ed in generale in Sicilia;
   a prevedere infine, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, misure finanziarie volte a potenziare il sistema ferroviario siciliano, i cui evidenti ritardi infrastrutturali e dei servizi resi nei confronti degli utenti, accrescono il gap d'integrazione di aree come quella della Sicilia, o del Mezzogiorno in generale, nei progetti di rete finalizzati a modelli qualitativi di mobilità italiana in relazione a quelli comunitari.
9/5626/23Garofalo, Torrisi.