Legislatura: 16Seduta di annuncio: 732 del 11/12/2012
Primo firmatario: BRAGA CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/12/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MOGHERINI REBESANI FEDERICA PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2012 GIOVANELLI ORIANO PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2012 MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2012 SARUBBI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2012 RUGGHIA ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 11/12/2012 DI PAOLA GIAMPAOLO MINISTRO - (DIFESA)
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 11/12/2012
ACCOLTO IL 11/12/2012
PARERE GOVERNO IL 11/12/2012
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 11/12/2012
CONCLUSO IL 11/12/2012
La Camera,
in sede di esame del disegno di legge n. 5569 recante «Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e norme sulla medesima materia»;
premesso che:
la disciplina legislativa in materia di deliberazione dello stato di emergenza a seguito del verificarsi di calamità naturali, contenuta nella legge n. 225 del 1992, è stata oggetto in questa legislatura di due incisivi interventi di modifica, il primo ad iniziativa del Governo Berlusconi, con l'emanazione del decreto-legge n. 225 del 2010, e il secondo, ad iniziativa del Governo in carica, resosi indispensabile per rimediare ai profondi guasti provocati dal citato decreto-legge n. 225 del 2010;
come è a tutti noto, infatti, il decreto-legge n. 225 del 2010 aveva di fatto subordinato la dichiarazione dello stato di emergenza (e la conseguente attivazione delle indispensabili misure di competenza degli organismi statali dirette alla messa in sicurezza il territorio, a sostenere il tessuto produttivo colpito e a rimborsare gli enti locali delle spese sostenute per le iniziative di pronto intervento assunte a tutela della popolazione, nonché ai fini di mitigare le conseguenze dannose provocate dagli eventi calamitosi, all'adozione da parte delle regioni di irragionevoli aumenti fiscali a carico delle stesse popolazioni vittime delle calamità naturali, determinando in tal modo il rischio sostanziale di una vera e propria paralisi delle attività di protezione civile;
in questa situazione, nonostante la riforma legislativa attuata dal Governo in carica, con il significativo contributo del Parlamento (attraverso l'emanazione del decreto-legge n. 59 del 2012 che ha portato alla soppressione delle norme di cui al sopra citato decreto-legge n. 225 del 2010), permangono forti le incertezze e le preoccupazioni degli amministratori locali in ordine al fatto che in caso di calamità naturali gli eventuali interventi di protezione civile messi in atto da organismi statali, in particolare quelli approntati dalle forze armate, non siano posti a carico degli enti territoriali (regioni, province e comuni) rappresentanti delle popolazioni colpite dalle medesime calamità naturali;
l'articolo 4, comma 2, lettera b), del provvedimento reca una nuova disciplina in materia di concorsi a titolo oneroso resi dalle forze armate per attività di protezione civile,
impegna il Governo
a valutare e conseguentemente ad adottare tutte le possibili iniziative affinché:
a) le nuove procedure di gestione e di rendicontazione delle somme da utilizzare per il rimborso, ex articolo 4, comma 2, lettera b), delle attività di protezione civile svolte dalle forze armate assicurino il pieno rispetto dei principi di trasparenza e di corretta gestione delle risorse pubbliche;
b) l'applicazione della nuova disciplina dettata dal citato articolo 4, comma 2, lettera b), sia tale da garantire che le relative spese non siano, in alcun caso, poste a carico delle regioni e dei comuni colpiti dalle calamità naturali;
c) le aperture di credito disposte ai sensi dell'articolo 4, comma 2, lettera b), del provvedimento siano tali da assicurare un adeguato flusso annuale di risorse a copertura di tutti gli interventi di protezione civile richiesti alle forze armate a seguito del verificarsi di calamità naturali su tutto il territorio nazionale.
9/5569/29. (Testo modificato nel corso della seduta) Braga, Mogherini Rebesani, Giovanelli, Mariani, Sarubbi, Rugghia.