ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05389/131

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 678 del 07/08/2012
Firmatari
Primo firmatario: FEDRIGA MASSIMILIANO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 07/08/2012


Stato iter:
07/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 07/08/2012
POLILLO GIANFRANCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 07/08/2012

ACCOLTO IL 07/08/2012

PARERE GOVERNO IL 07/08/2012

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 07/08/2012

CONCLUSO IL 07/08/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/05389/131
presentato da
FEDRIGA Massimiliano
testo di
Martedì 7 agosto 2012, seduta n. 678

   La Camera,
   premesso che:
    si prende atto della disposizione ex articolo 22, relativamente alla salvaguardia dei cosiddetti «lavoratori esodati» dalle nuove regole pensionistiche di cui all'articolo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011, e successive modificazioni ed integrazioni;
    si prende atto della manovra governativa, ad avviso del firmatario del presente atto di indirizzo, di dubbia costituzionalità di dare forza di legge, con la citata disposizione di cui al provvedimento in oggetto, al decreto ministeriale del 1o giugno 2012, che individua in 65 mila la platea di soggetti beneficiari della norma di salvaguardia, e, al contempo, dell'estensione della medesima salvaguardia ad ulteriori 55 mila lavoratori;
    si ritiene, tuttavia, che tali interventi non sono sufficienti a salvaguardare tutti i lavoratori rimasti senza alcuna copertura reddituale – e di lavoro e di ammortizzatore sociale – a seguito dell'incremento dei requisiti di accesso al sistema pensionistico, dal momento che cifre ancora ufficiose rivelano una potenziale platea di oltre 390 mila lavoratori;
    si ricorda l'impegno assunto dal Governo, con nota della Presidenza del Consiglio del 20 giugno 2012, dinanzi alla determinazione della maggioranza parlamentare di porre rimedio alla questione esodati;
    si rammenta che in uno Stato democratico e di diritto il beneficio della salvaguardia debba essere riconosciuto indistintamente a tutti coloro che si trovino nella medesima situazione, a monte della disponibilità di risorse;
    si rileva l'esigenza di porre fine una volta per tutte a questa sorta di «lotteria dei numeri» (65 mila; 55 mila),

impegna il Governo

a valutare l'opportunità, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica, di adottare iniziative volte a rinvenire con urgenza nuove ed ulteriori risorse economiche necessarie alla tutela ed alla salvaguardia di tutti i lavoratori rimasti privi di copertura reddituale – e di ammortizzatore sociale e di stipendio – a seguito delle nuove norme di accesso alla pensione di cui al decreto-legge n. 201 del 2011, e successive integrazioni e modificazioni.
9/5389/131. (Testo modificato nel corso della seduta) Fedriga.