ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05389/118

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 678 del 07/08/2012
Firmatari
Primo firmatario: BOSSA LUISA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/08/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SARUBBI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 07/08/2012
BUCCHINO GINO PARTITO DEMOCRATICO 07/08/2012
D'INCECCO VITTORIA PARTITO DEMOCRATICO 07/08/2012
BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO 07/08/2012
MIOTTO ANNA MARGHERITA PARTITO DEMOCRATICO 07/08/2012
LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO 07/08/2012
FONTANELLI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 07/08/2012
PEDOTO LUCIANA PARTITO DEMOCRATICO 07/08/2012
SBROLLINI DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 07/08/2012
MURER DELIA PARTITO DEMOCRATICO 07/08/2012


Stato iter:
07/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 07/08/2012
POLILLO GIANFRANCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 07/08/2012

ACCOLTO IL 07/08/2012

PARERE GOVERNO IL 07/08/2012

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 07/08/2012

CONCLUSO IL 07/08/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/05389/118
presentato da
BOSSA Luisa
testo di
Martedì 7 agosto 2012, seduta n. 678

   La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento in esame reca disposizioni urgenti per l'equilibrio del settore sanitario e misure di governo della spesa farmaceutica che non dovrebbero in teoria comportare «invarianza dei servizi per i cittadini», anche se le misure adottate per il servizio sanitario, ispirate ad una logica prevalentemente economica e basate su tagli di risorse di carattere lineare, rischiano di mettere a repentaglio la sostenibilità dello stesso servizio sanitario nazionale e dell'erogazione degli stessi livelli essenziali di assistenza;
    la stessa programmazione delle spese sanitarie avviene sulla base di riduzione di risorse che non sono state previamente concordate né con le regioni e né con gli enti locali, mettendo così in discussione un sistema pattizio che finora ha permesso di tenere sotto controllo l'andamento della spesa sanitaria;
    l'introduzione nel provvedimento dell'azzeramento degli organi collegiali priva sia il Ministero della salute che quello del lavoro e delle politiche sociali di strumenti importanti per l'azione di Governo se la previsione che tutti i servizi svolti dalle pubbliche amministrazioni mediante ricorso a convenzioni debbano essere sottoposti a procedure d'appalto e lede gravemente le cooperative sociali, così come previste dall'articolo 1, lettera b), della legge 8 novembre 1991, n. 381, (cooperative di tipo b), che svolgono importanti e delicate funzioni di inserimento lavorativo delle persone svantaggiate e, pertanto, i costi dei servizi da queste erogati sono più elevati dei prezzi di riferimento,

impegna il Governo

a monitorare gli effetti applicativi delle disposizioni citate in premessa al fine di valutare l'opportunità, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica, di estendere anche ad altri organismi collegiali, quali possono essere, ad esempio, la Consulta nazionale per il servizio civile e il Comitato minori stranieri non accompagnati la possibilità di non essere trasferiti agli uffici delle pubbliche amministrazioni, vista la loro rilevanza nella gestione del singolo settore interessato.
9/5389/118. (Testo modificato nel corso della seduta) Bossa, Sarubbi, Bucchino, D'Incecco, Burtone, Miotto, Lenzi, Fontanelli, Pedoto, Sbrollini, Murer.