ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05341/006

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 667 del 17/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI STANISLAO AUGUSTO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 17/07/2012


Stato iter:
17/07/2012
Fasi iter:

DICHIARATO INAMMISSIBILE IL 17/07/2012

CONCLUSO IL 17/07/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/05341/006
presentato da
DI STANISLAO Augusto
testo di
Martedì 17 luglio 2012, seduta n. 667

   La Camera,
   premesso che:
    il miglioramento delle capacità militari che gli Stati europei mettono al servizio dell'Alleanza e della politica estera di sicurezza e difesa passa attraverso l'elaborazione di una politica europea degli armamenti e la definizione in comune ed armonizzazione delle priorità e delle esigenze in materia di Ricerca, Tecnologia e Sviluppo (RT&D) e di materiali della difesa per i prossimi anni;
   dal luglio 2012 il «sistema europeo» diventerà operativo e i paesi o le imprese che non ne faranno parte, non godranno di alcuna facilitazione e semplificazione;
   uno dei presupposti cardine di una PSDC credibile è la creazione di un mercato europeo della difesa e della sicurezza più competitivo ed efficiente, aperto agli appalti pubblici, con una base industriale e tecnologica di difesa europea (EDITB) rafforzata, che prenda in considerazione le capacità industriali chiave, la sicurezza degli approvvigionamenti tra paesi, una diversificazione della base dei fornitori e una maggiore cooperazione in fatto di armamenti;
   in tale ambito è opportuno un riesame urgente dell'attuazione della posizione comune che definisce norme unificate in materia di controllo delle esportazioni tecnologiche e militari adottata l'8 dicembre 2008, al fine di garantire il rispetto rigoroso e sistematico da parte di tutte le autorità nazionali coinvolte in ciascuno Stato membro;
   emerge sempre di più la necessità di attenersi al codice di condotta dell'AED in materia di appalti pubblici della difesa e al suo codice di condotta in materia di compensazioni, in modo da prevenire violazioni delle regole del mercato interno e ridurre le opportunità di corruzione;
   per promuovere il nascente mercato europeo della sicurezza e della difesa, bisogna porre rimedio alla mancanza di regolamentazioni e standard, una situazione che limita le opportunità di mercato sia per i grandi attori che per le PMI, impedendo l'interoperabilità tra i sistemi di sicurezza;
   altresì occorre agevolare l'accesso delle imprese della difesa agli aiuti finanziari e all'assistenza tecnica e in materia di consulenza proposti dalla Commissione per il settore civile, in particolare nell'ambito di ristrutturazioni industriali e di programmi di RT&D civil-militari, secondo norme che rispettino le competenze degli Stati e della Commissione nonché le esigenze di sicurezza e di riservatezza in questo settore;
   operare per il riequilibrio della cooperazione transatlantica nel settore dei materiali e delle tecnologie della difesa sostenendo gli sforzi delle imprese per essere più competitive sul mercato europeo e più presenti sul mercato americano;
   attualmente l'efficienza e la competitività sono ostacolate da un quadro politico e giuridico ancora insufficiente, da una tendenza ad andare in ordine sparso nella R&S e nel campo dell'innovazione e la conseguenza di tutto questo è un aumento dei prezzi;
   pochi mesi prima dell'inizio della crisi, nel dicembre 2007, la Commissione ha presentato la sua strategia per un'industria europea della difesa più forte e competitiva, focalizzata in particolare su tre aspetti: armonizzazione della domanda, R&S e sostegno alle PMI;
   attualmente, le PMI del settore, per sfruttare appieno il loro potenziale, hanno bisogno di un mercato più aperto, trasparente e concorrenziale e di maggiore possibilità di partecipazione ai programmi di ricerca;
   l'integrazione dei mercati nel settore dalla difesa può portare a ristrutturazioni di parte della nostra industria. Oggi gli eserciti europei devono poter operare insieme, nel contesto della politica comune di sicurezza e difesa, della Nato o di alleanze regionali come la cooperazione nordica;
   tenuto conto della necessità di una stretta collaborazione con l'AED al fine di contribuire efficacemente alla creazione di un mercato europeo integrato,

impegna il Governo

ad avviare una prima e sostanziale riflessione su una politica industriale europea nel settore della sicurezza e della difesa e avviare tutte le necessarie iniziative al fine di armonizzare le misure nazionali che regolano i servizi PMSC, inclusi i fornitori di servizi e gli appalti di servizi.
9/5341/6Di Stanislao.