ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05322/002

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 664 del 11/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: MOFFA SILVANO
Gruppo: POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA)
Data firma: 11/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARRA ENZO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 11/07/2012
GIULIETTI GIUSEPPE MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 11/07/2012
LAINATI GIORGIO POPOLO DELLA LIBERTA' 11/07/2012
SARUBBI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 11/07/2012


Stato iter:
11/07/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/07/2012
Resoconto MOFFA SILVANO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA)
 
INTERVENTO GOVERNO 11/07/2012
PELUFFO PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
PARERE GOVERNO 11/07/2012
PELUFFO PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/07/2012

DISCUSSIONE IL 11/07/2012

ACCOLTO IL 11/07/2012

PARERE GOVERNO IL 11/07/2012

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 11/07/2012

CONCLUSO IL 11/07/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/05322/002
presentato da
MOFFA Silvano
testo di
Mercoledì 11 luglio 2012, seduta n. 664

   La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento detta disposizioni urgenti in materia di riordino dei contributi alle imprese editrici, nonché di vendita della stampa quotidiana e periodica e di pubblicità istituzionale;
    la Camera ha approvato, lo scorso 28 marzo, in sede legislativa, un progetto di legge (C. 3555), che si pone l'obiettivo di promuovere l'equità retributiva nel lavoro giornalistico;
    il provvedimento ha visto un consenso sostanzialmente unanime dei gruppi parlamentari, che intendono in questo modo tutelare il rilevante numero di giornalisti che ad oggi vivono una sorta di «precariato» permanente, legato all'utilizzo di tipologie contrattuali flessibili e temporanee, sostenute da una base di natura economica che non si riesce a fissare neanche in una entità minima accettabile;
    purtroppo presso l'altro ramo del Parlamento, dove il progetto di legge (S. 3233) è assegnato anch'esso in sede deliberante, si registrano incomprensibili ritardi;
    vi è, poi, un increscioso episodio che riguarda il profilo della previdenza complementare, che deriva dal fatto che la FIEG non intende firmare l'accordo bilaterale per l'avvio della previdenza complementare per quei giornalisti privi di un contratto di lavoro subordinato, con ciò determinando una ulteriore penalizzazione di questa già svantaggiata categoria di lavoratori;
    la previdenza complementare, infatti, costituisce un importante pilastro di tutela pensionistica dei lavoratori e andrebbe fortemente incoraggiata, soprattutto per quei professionisti che non possono ad oggi contare su un sostegno previdenziale stabile;
    avendo appena approvato una riforma del mercato del lavoro che dovrebbe tendere in direzione diametralmente opposta a quanto appena enunciato, appare evidente l'esigenza che il Governo si adoperi per una effettiva tutela delle posizioni di quei lavoratori fortemente penalizzati, secondo quanto – a più riprese – affermato in diverse sedi alla Camera dei deputati, tra le quali l'esame del citato progetto di legge C. 3555,

impegna il Governo:

   ad adottare ogni possibile iniziativa finalizzata alla salvaguardia delle posizioni dei lavoratori titolari di un rapporto di lavoro non subordinato in quotidiani e periodici, anche telematici, nelle agenzie di stampa e nelle emittenti radiotelevisive, mediante la fissazione di un trattamento economico proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto (in coerenza con i corrispondenti trattamenti previsti dalla contrattazione collettiva nazionale di categoria in favore dei giornalisti titolari di un rapporto di lavoro subordinato);
   a svolgere ogni possibile atto di mediazione, anche nei confronti dei soggetti presenti negli enti bilaterali, diretto a consentire il ricorso alla previdenza complementare anche per i lavoratori di cui all'impegno precedente.
9/5322/2Moffa, Enzo Carra, Giulietti, Lainati, Sarubbi.