ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05256/087

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 657 del 27/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: CIMADORO GABRIELE
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 27/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI 27/06/2012


Stato iter:
27/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 27/06/2012
MARTONE MICHEL ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 27/06/2012

ACCOLTO IL 27/06/2012

PARERE GOVERNO IL 27/06/2012

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 27/06/2012

CONCLUSO IL 27/06/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/05256/087
presentato da
CIMADORO Gabriele
testo di
Mercoledì 27 giugno 2012, seduta n. 657

   La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento in esame sostituisce gran parte dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori sostituendo con 10 nuovi commi i primi 6 attualmente in vigore;
    sul nuovo articolo 18 molto si è scritto, discusso e ci si è scontrati perché nei casi di licenziamento per giusta causa e giustificato motivo che dovessero risultare illegittimi non sempre è previsto il reintegro nel posto di lavoro (tutela reale);
    tra gli elementi di novità comuni ai vari casi di accertato licenziamento illegittimo vi è la previsione che il giudice, nella determinazione dell'indennità spettante al lavoratore debba dedurre quanto eventualmente percepito dal lavoratore, nel periodo di estromissione, per lo svolgimento di altre attività lavorative (nuovo secondo comma) e quanto avrebbe potuto percepire dedicandosi con diligenza alla ricerca di una nuova occupazione (nuovo quarto comma), nonché valutare il comportamento delle parti nell'ambito della procedura di conciliazione (nuovo settimo comma);
    prevedere che in caso di accertato illegittimo licenziamento subito da una lavoratrice o da un lavoratore, questi possano essere danneggiati anche nella definizione del quantum di risarcimento o di indennità nel caso in cui non riescano a dimostrare di essersi applicati con diligenza alla ricerca di una nuova occupazione e di nuove entrate, rappresenta uno svilimento della dignità dei lavoratori;
    non si tratta, infatti, di una situazione nella quale il debitore deve adoperarsi per rendere meno oneroso l'adempimento del creditore, ma di una situazione di violazione di diritti costituzionalmente protetti,

impegna il Governo

a monitorare gli effetti applicativi della norma citata in premessa al fine di adottare eventuali provvedimenti, affinché sia escluso che il giudice, accertata l'illegittimità del licenziamento, nella commisurazione del quantum del risarcimento o dell'indennità tra il minimo e il massimo previsti, consideri come parametro quanto il lavoratore avrebbe potuto percepire dedicandosi con diligenza alla ricerca di una nuova occupazione oppure le iniziative assunte dal lavoratore per la ricerca di una nuova occupazione.
9/5256/87. (Testo modificato nel corso della seduta) Cimadoro, Paladini.