ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05025/193

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 608 del 21/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: CARLUCCI GABRIELLA
Gruppo: UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Data firma: 22/03/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RAO ROBERTO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 22/03/2012


Stato iter:
22/03/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 22/03/2012
DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 22/03/2012
Resoconto CARLUCCI GABRIELLA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/03/2012

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 22/03/2012

PARERE GOVERNO IL 22/03/2012

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 22/03/2012

CONCLUSO IL 22/03/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/5025/193
presentato da
GABRIELLA CARLUCCI
testo di
giovedì 22 marzo 2012, seduta n.609

La Camera,
premesso che:
ai sensi dell'articolo 10 del decreto-legge 27 agosto 1993, n. 323, convertito con modificazioni dalla legge 27 ottobre 1993, n. 422, le emittenti locali dovrebbero ricevere contributi pari a tre quarti delle quote di competenza delle amministrazioni statali del canone di abbonamento alla radiotelevisione e degli introiti equiparati al canone determinato ai sensi dell'articolo 4 della legge 25 giugno 1993, n. 206;
sino agli anni 2008-2009, prima che il Governo effettuasse pesanti tagli, i finanziamenti al sistema televisivo locale erano arrivati a quota 150 milioni di euro;
tuttavia, già nel 2009, secondo uno studio effettuato da CGIL-CISL-UIL per conto della FRT, le TV locali chiudevano i bilanci in perdita;
oggi, con i pesanti tagli ai contributi, la crisi economica e gli investimenti necessari per il digitale, le emittenti locali rischiano di chiudere i battenti;
ciò comporterebbe gravissime conseguenze in termini di pluralismo ma soprattutto in termini di sviluppo economico e occupazione;
dal futuro delle TV locali, infatti, dipende quello delle PMI, che rappresentano il 70,8 per cento del PIL nazionale e oltre 9 milioni di posti di lavoro;
inoltre, le emittenti locali assicurano direttamente 5.200 posti di lavoro, oltre ad altrettanti posti di lavoro indotto, che si perderebbero immediatamente,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di incrementare le risorse a favore delle emittenti locali, portando i relativi contributi almeno in linea con le misure di sostegno precedenti ai tagli effettuati al sistema televisivo locale.
9/5025/193.Carlucci, Rao.