ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05025/161

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 608 del 21/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: MANTOVANO ALFREDO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 22/03/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PAGANO ALESSANDRO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
BINETTI PAOLA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 22/03/2012
GRASSI GERO PARTITO DEMOCRATICO 22/03/2012
MARINELLO GIUSEPPE FRANCESCO MARIA POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
POLLEDRI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 22/03/2012
ROCCELLA EUGENIA POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
SALTAMARTINI BARBARA POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
CAPITANIO SANTOLINI LUISA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 22/03/2012
MALGIERI GENNARO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
PINI GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 22/03/2012
FALLICA GIUSEPPE MISTO-GRANDE SUD-PPA 22/03/2012
DE PASQUALE ROSA PARTITO DEMOCRATICO 22/03/2012
VIGNALI RAFFAELLO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
D'ANNA VINCENZO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE) 22/03/2012
RAZZI ANTONIO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE) 22/03/2012
OLIVERI SANDRO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 22/03/2012
GARAGNANI FABIO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/03/2012
RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO 22/03/2012


Stato iter:
22/03/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 22/03/2012
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 22/03/2012
Resoconto MANTOVANO ALFREDO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
DICHIARAZIONE VOTO 22/03/2012
Resoconto CAPITANIO SANTOLINI LUISA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 22/03/2012

ACCOLTO IL 22/03/2012

PARERE GOVERNO IL 22/03/2012

DISCUSSIONE IL 22/03/2012

APPROVATO IL 22/03/2012

CONCLUSO IL 22/03/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/5025/161
presentato da
ALFREDO MANTOVANO
testo di
giovedì 22 marzo 2012, seduta n.609

La Camera,
premesso che:
l'articolo 1 del decreto-legge 24 gennaio 2012 n. 1 abroga, fra le altre, al comma 1 lettera b), le norme che «limitano o condizionano l'offerta di prodotti e servizi al consumatore, nel tempo nello spazio o nelle modalità», e al comma 2 richiama, insieme con altri, il riferimento alla dignità umana quale parametro per la piena estensione della iniziativa economica privata;
le disposizioni richiamate fanno eco all'articolo 41 della Costituzione, per il quale l'iniziativa economica privata non può svolgersi in modo da recare danno alla dignità dell'uomo;
il riposo settimanale costituisce da sempre un aspetto rilevante del rispetto della dignità umana; al di là del riferimento religioso, la tendenziale coincidenza fra il giorno di riposo e la domenica è un dato stabile della nostra tradizione e della nostra cultura. Lo hanno ricordato, in modo laico, le principali organizzazioni sindacali italiane allorché, la prima domenica di marzo di quest'anno, hanno convintamente aderito - con volantinaggi davanti ai principali punti di vendita italiani - alla Giornata europea per la domenica libera dal lavoro, indetta dalla European Sunday Alliance, il network europeo dei sindacati e delle associazioni impegnate a far crescere la consapevolezza della conciliazione dei tempi del lavoro con i tempi della vita;
ovviamente ci sono lavori che devono essere svolti di domenica: da quelli che riguardano i servizi pubblici essenziali alle attività di ristorazione e di intrattenimento, fino a quelli che vengono svolti in località ad alta presenza turistica;
negli altri casi, come dimostrato dalle parti sociali, l'estensione del lavoro domenicale non ha incrementato i consumi, ha indotto a turni di lavoro sempre meno dignitosi, senza far corrispondere a ciò un apprezzabile aumento delle retribuzioni, ha fatto aumentare i costi di gestione, ha provocato problemi di tenuta all'interno delle famiglie. Né il riposo domenicale appare compensabile con il riposo in altro giorno della settimana, poiché ciò si oppone alla scansione naturale del ritmo della prestazione e alle esigenze di vita familiare;
appare quindi necessario che, in sede di applicazione delle disposizioni del presente decreto, il governo salvaguardi il riposo domenicale, individuando le deroghe nei servizi cui prima si faceva riferimento, e comunque garantendo la volontarietà della prestazione di domenica, senza che l'indisponibilità a rendere di domenica la propria prestazione di lavoro sia in alcun modo pregiudizievole per il lavoratore,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità, in sede di applicazione delle norme del presente decreto-legge, e in particolare di quanto contenuto nell'articolo 1, di garantire il riposo domenicale, fatte salve le deroghe di cui in premessa, di prevedere la volontarietà del lavoro domenicale, e di non far derivare effetti pregiudizievoli per il lavoratore che scelga di non prestare la sua opera di domenica.
9/5025/161.(Testo modificato nel corso della seduta) Mantovano, Pagano, Binetti, Grassi, Marinello, Polledri, Roccella, Saltamartini, Capitanio Santolini, Malgieri, Pini, Fallica, De Pasquale, Vignali, D'Anna, Razzi, Oliveri, Rubinato.