Legislatura: 16Seduta di annuncio: 608 del 21/03/2012
Primo firmatario: FAVA GIOVANNI
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 22/03/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma GIDONI FRANCO LEGA NORD PADANIA 22/03/2012 CAPARINI DAVIDE LEGA NORD PADANIA 22/03/2012 RAINIERI FABIO LEGA NORD PADANIA 22/03/2012 BITONCI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 22/03/2012 MOLTENI LAURA LEGA NORD PADANIA 22/03/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 21/03/2012 Resoconto FAVA GIOVANNI LEGA NORD PADANIA INTERVENTO PARLAMENTARE 22/03/2012 Resoconto FAVA GIOVANNI LEGA NORD PADANIA INTERVENTO GOVERNO 22/03/2012 Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO) INTERVENTO PARLAMENTARE 22/03/2012 Resoconto TORAZZI ALBERTO LEGA NORD PADANIA Resoconto PINI GIANLUCA LEGA NORD PADANIA PARERE GOVERNO 22/03/2012 Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
DISCUSSIONE IL 21/03/2012
DISCUSSIONE IL 22/03/2012
NON ACCOLTO IL 22/03/2012
PARERE GOVERNO IL 22/03/2012
RESPINTO IL 22/03/2012
CONCLUSO IL 22/03/2012
La Camera,
premesso che:
gli avvenimenti degli ultimi anni hanno evidenziato come il possesso delle risorse energetiche e delle reti di trasporto del gas (addirittura il loro semplice attraversamento di territori nazionali) condizioni i mercati internazionali e provochi problemi al sistema di approvvigionamento degli stessi;
accelerare il processo di privatizzazione della società che gestisce la rete dei metanodotti in Italia non sembra rappresentare la migliore risposta politica a tale situazione: il rischio che si corre è quello di consegnare il sistema di trasporto nazionale del gas a società estere o, ben che vada, a operatori spinti da logiche meramente finanziarie;
è l'assenza di un «reale mercato unico europeo» che impedisce la gestione delle situazioni di crisi come quella che stiamo vivendo;
l'assenza di «un mercato unico europeo» oltre a indebolire la complessiva posizione politica dell'U.E. crea asimmetrie, differenze normative e assenza di reciprocità all'interno del mercato comunitario che provocano squilibri e situazioni inique a discapito di alcuni Paesi e di alcuni operatori indebolendo la loro posizione a vantaggio di altri;
la separazione proprietaria, inoltre, accentua ancor più l'asimmetria del mercato del gas italiano rispetto al resto dell'Unione Europea;
l'energia è da tutti individuata da tutti come il carburante che fa marciare il Paese. Viviamo in un momento dove per questioni politiche essa viene utilizzata come arma di ricatto verso quei paesi che ne sono privi;
in tutti gli scenari immaginabili il gas naturale si propone in Europa come fonte energetica di transizione al «dopo petrolio». Questa fonte energetica è attualmente la preferita nelle scelte di investimento delle imprese elettriche; la sua recente e prevista espansione pone problemi di garanzia degli approvvigionamenti che l'Europa deve considerare con particolare attenzione;
la sicurezza degli approvvigionamenti dipende soprattutto dalle modalità di afflusso della materia prima, storicamente con l'utilizzo di gasdotti che collegano direttamente le aree di produzione con quelle di consumo,
impegna il Governo
a predisporre gli strumenti necessari al fine di rispettare gli interessi del mercato affinché l'operazione di separazione si svolga in modo trasparente e rispettoso per tutti gli investitori; vigilando affinché la separazione non serva solo a costituire l'occasione di facili guadagni per banche d'affari, advisors in un momento in cui le risorse economiche vanno destinate ai settori più deboli del sistema economico e sociali del nostro Paese, svolgendo in sede UE una forte azione perché tutti i Paesi UE adottino la separazione proprietaria al fine di evitate che una legislazione non omogenea finisca con il penalizzare unicamente le imprese italiane.
9/5025/132.Fava, Gidoni, Caparini, Rainieri, Bitonci, Laura Molteni.