ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04909/050

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 585 del 14/02/2012
Firmatari
Primo firmatario: PALADINI GIOVANNI
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 14/02/2012


Stato iter:
14/02/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 14/02/2012
Resoconto SEVERINO DI BENEDETTO PAOLA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 14/02/2012

PARERE GOVERNO IL 14/02/2012

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 14/02/2012

CONCLUSO IL 14/02/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/4909/50
presentato da
GIOVANNI PALADINI
testo di
martedì 14 febbraio 2012, seduta n.585

La Camera,
premesso che:
il testo del decreto-legge in esame contiene modifiche all'ordinamento processuale e all'ordinamento penitenziario per limitare la condizione di sovraffollamento delle carceri e ulteriori fondi per l'edilizia carceraria;
dall'VIII Rapporto nazionale sulle condizioni dei detenuti presentato alla fine dello scorso anno dall'associazione Antigone risulta che vi siano penitenziari costruiti, spesso ultimati, a volte anche arredati e mai utilizzati. Secondo questo rapporto ben 38 sarebbero le strutture in queste condizioni tra cui il carcere di Irsina (Matera) è costato 3,5 miliardi di lire negli anni Ottanta ma è stato in funzione soltanto un anno. Il carcere di San Valentino (Pescara) è costruito da quasi vent'anni mai utilizzato è ora in stato di abbandono. Il carcere di Bovino (Foggia) una struttura da 120 posti pronta, ma mai aperta. Il carcere di Accadia, penitenziario ultimato nel 1993 ma mai adoperato. Il carcere di Revere (Mantova), dopo vent'anni dall'inizio dei lavori di costruzione, il carcere con capienza di 90 detenuti è ancora incompleto. Il carcere di Agrigento sottoutilizzato. L'istituto penitenziario di Castelnuovo della Daunia (Foggia) arredato da 15 anni e il carcere di Monopoli (Bari) dove non ci sono mai stati i detenuti, ma sono stati sfrattati degli occupanti abusivi che vivevano nelle celle in abbandono da 30 anni;
i penitenziari sopra elencati giacciono inutilizzati nonostante una situazione carceraria di sovraffollamento che ha portato alla condanna dell'Italia davanti alla CEDU,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di adottare provvedimenti nell'immediato futuro volti a garantire ogni adeguamento tecnico e strutturale, nonché organizzativo e gestionale, allo scopo di utilizzare i penitenziari che sono aperti e strutturalmente idonei, e che sono a disposizione della polizia penitenziaria, ma mai entrati in funzione.
9/4909/50. Paladini.