ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04612/097

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 518 del 14/09/2011
Firmatari
Primo firmatario: BRATTI ALESSANDRO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/09/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2011
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2011
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2011
BOCCI GIANPIERO PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2011
ESPOSITO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2011
GINOBLE TOMMASO PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2011
IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2011
MARANTELLI DANIELE PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2011
MARGIOTTA SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2011
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2011
MOTTA CARMEN PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2011
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2011
VIOLA RODOLFO GIULIANO PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2011
CODURELLI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2011
RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2011


Stato iter:
14/09/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 14/09/2011
GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 14/09/2011
QUARTIANI ERMINIO ANGELO PARTITO DEMOCRATICO
OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

ACCOLTO IL 14/09/2011

PARERE GOVERNO IL 14/09/2011

DISCUSSIONE IL 14/09/2011

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 14/09/2011

CONCLUSO IL 14/09/2011

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/4612/97
presentato da
ALESSANDRO BRATTI
testo di
mercoledì 14 settembre 2011, seduta n.518

La Camera,
premesso che:
l'articolo 4 del provvedimento in esame interviene nella materia della disciplina dei servizi pubblici locali, con l'obiettivo di adeguare il quadro normativo all'esito del referendum popolare del 12 e 13 giugno 2011 ed alla normativa dell'Unione europea;
a seguito dell'esito referendario erano state modificate sia la disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica sia la determinazione della tariffa idrica; il primo quesito ha abrogato l'articolo 23-bis del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 che prevedeva la regola generale di affidamento tramite gara dei servizi locali di rilevanza economica e il limitato ricorso all'affidamento «in house»; il secondo quesito ha modificato il comma 1 dell'articolo 154 del decreto legislativo n. 152 del 2006, in modo tale da determinare la tariffa idrica senza tenere conto del parametro della remunerazione del capitale investito dall'ente gestore;
in sostanza il quadro normativo delineato dopo il referendum aveva portato, come confermato dalla sentenza n. 24 del 2011 della Corte costituzionale, alla diretta applicazione della meno restrittiva normativa comunitaria in merito alle gare ad evidenza pubblica per l'affidamento della gestione di servizi pubblici locali di rilevanza economica;
con le disposizioni dell'articolo 4 viene proposto un nuovo quadro normativo che impone agli enti locali di distinguere tra servizi pubblici per i quali si prevede la liberalizzazione e quelli da concedere in esclusiva, con esplicita esclusione del servizio idrico integrato; gli enti locali dovranno verificare, entro il 13 agosto 2012, la realizzabilità di una gestione concorrenziale dei servizi pubblici, nonché definire gli obblighi di servizio pubblico, prevedendo eventuali compensazioni economiche alle aziende esercenti i servizi stessi;
l'affidamento della gestione del servizio pubblico locale potrà avvenire tramite procedure competitive ad evidenza pubblica, tramite procedure competitive ad evidenza pubblica a società mista pubblico-privata, il cui socio privato dovrà avere una quota non inferiore al 40 per cento, oppure direttamente a società che possiedono i requisiti per la gestione «in house», nel caso in cui il valore del servizio non superi i 900mila euro all'anno e nel rispetto del patto di stabilità interno;
le nuove regole sull'affidamento dei servizi pubblici locali di rilevanza economica non si applicano al servizio idrico integrato, al servizio di distribuzione del gas naturale, al servizio di distribuzione dell'energia elettrica, al servizio di trasporto ferroviario regionale ed alla gestione delle farmacie comunali;
appare discutibile il ricorso alla decretazione d'urgenza per disciplinare un settore complesso e delicato come quello dei servizi pubblici locali, anche alla luce dell'esito positivo dei referendum dello scorso giugno, mentre sarebbe stato auspicabile un iter legislativo che consentisse un più ponderato esame delle proposte;
va sottolineato che la Commissione Affari costituzionali del Senato, nel parere espresso il 24 agosto scorso sul provvedimento in esame, ha posto la condizione della riformulazione dell'articolo 4, poiché «appare necessaria, al fine di evitare possibili censure di incostituzionalità e perché sia assicurato il pieno rispetto della volontà popolare, un'attenta verifica della compatibilità di tale nuova disciplina con gli effetti abrogativi prodotti da due dei quattro referendum popolari del 12 e 13 giugno 2011 relativi, rispettivamente, alle modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica e alla determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito»,

impegna il Governo

ad avviare in Parlamento un costruttivo dibattito sul quadro normativo che disciplina l'intera materia dei servizi pubblici locali, ivi compreso il servizio idrico integrato, in modo da dare vita ad un esame approfondito ed allargato delle numerose problematiche connesse alla gestione di servizi fondamentali, nel pieno rispetto del chiaro pronunciamento espresso dai cittadini ai referendum del 12 e 13 giugno 2011.
9/4612/97. Bratti, Mariani, Braga, Benamati, Bocci, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Motta, Realacci, Viola, Codurelli, Rubinato.