ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04612/058

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 518 del 14/09/2011
Firmatari
Primo firmatario: CUOMO ANTONIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/09/2011


Stato iter:
14/09/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 14/09/2011
GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 14/09/2011
QUARTIANI ERMINIO ANGELO PARTITO DEMOCRATICO
OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 14/09/2011

ACCOLTO IL 14/09/2011

PARERE GOVERNO IL 14/09/2011

DISCUSSIONE IL 14/09/2011

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 14/09/2011

CONCLUSO IL 14/09/2011

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/4612/58
presentato da
ANTONIO CUOMO
testo di
mercoledì 14 settembre 2011, seduta n.518

La Camera,
premesso che:
le feste patronali con i loro programmi laici e religiosi rappresentano un momento importante per ciascuna comunità;
una tradizione che riannoda il filo storico di una memoria e di una identità che si tramanda;
soprattutto nel Mezzogiorno il santo patrono rappresenta una occasione per il rientro di tanti concittadini emigranti quale unico e vero legame con la propria terra, le proprie origini;
San Vito ad Eboli, San Matteo a Salerno, San Gennaro a Napoli, San Rocco in oltre 80 comuni della Basilicata, tra cui Tolve, Pisticci, Ferrandina, la Madonna della Bruna a Matera, San Gerardo a Potenza, San Nicola a Bari, San Giorgio a Reggio Calabria, non sono sicuramente meno importanti di San Pietro e Paolo per la città di Roma, unica festività salvata;
la loro soppressione non è neppure quantificabile in termini di Pil guadagnato mentre è sicuramente una mortificazione storica, culturale e religiosa nonché una secca perdita per le economie locali,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di adottare ulteriori iniziative normative volte a ripristinare entro la fine dell'anno la ricorrenza delle feste patronali senza discriminare cittadini e fedeli in ogni comune d'Italia.
9/4612/58.(Testo modificato nel corso della seduta) Cuomo.