Legislatura: 16Seduta di annuncio: 518 del 14/09/2011
Primo firmatario: CICU SALVATORE
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 14/09/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma TESTONI PIERO POPOLO DELLA LIBERTA' 14/09/2011 FADDA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 14/09/2011 GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) INTERVENTO PARLAMENTARE 14/09/2011 QUARTIANI ERMINIO ANGELO PARTITO DEMOCRATICO OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO
ACCOLTO IL 14/09/2011
PARERE GOVERNO IL 14/09/2011
DISCUSSIONE IL 14/09/2011
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 14/09/2011
CONCLUSO IL 14/09/2011
La Camera,
considerato che:
con l'articolo 5-bis del provvedimento in esame (Sviluppo delle regioni dell'obiettivo convergenza e realizzazione del Piano Sud) - introdotto dalla Commissione bilancio al Senato, si prevedono norme per garantire l'efficacia delle disposizioni finanziarie destinate allo sviluppo delle regioni dell'obiettivo Convergenza e per l'attuazione del cosiddetto «Piano Sud», approvato dal Consiglio dei ministri del 26 novembre 2010;
a decorrere dall'anno finanziario in corso, la spesa effettuata annualmente dalle regioni a valere sulle risorse del fondo per lo sviluppo e la coesione sociale (decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88) sui cofinanziamenti nazionali dei fondi comunitari aventi finalità strutturale e sulle risorse indicate dall'articolo 6-sexies del decreto-legge n. 112 del 2008 (riprogrammazione fondi FAS), potrà eccedere i limiti indicati dalla legge di stabilità per il 2011 (articolo 1, commi 126 e 127, della legge 3 dicembre 2010, n. 220), nel rispetto (comma 2) di quanto stabilito dal MEF d'intesa con la Conferenza unificata;
in base alla programmazione 2007-2013 dei fondi strutturali comunitari nell'obiettivo Convergenza (aree in cui il PIL pro capite risulta inferiore al 75 per cento della media comunitaria), sono incluse, per l'Italia le regioni Calabria, Campania, Puglia, Basilicata e Sicilia;
in pratica, la disposizione consentirà alle regioni del Sud (con la sola eccezione della Sardegna) di escludere dal Patto, già per l'anno in corso, i finanziamenti a valere sul Fas (che il decreto legislativo n. 88 del 2011, adottato nel quadro del federalismo fiscale, ha ribattezzato come Fondo per lo sviluppo e la coesione sociale) e il cofinanziamento dei fondi strutturali europei, ivi comprese le risorse oggetto di riprogrammazione;
l'esclusione della Regione Sardegna assume carattere di particolare gravità se si considera che l'alleggerimento del Patto disposto a favore delle predette regioni dovrà essere compensato da un suo ulteriore irrigidimento a carico delle altre regioni;
nei giorni scorsi il Governo, per voce del ministro per i rapporti con le regioni, onorevole Fitto ha rassicurato circa l'applicazione della norma che riguarderà tutte le regioni meridionali, compresa la Sardegna; tuttavia la lettura della norma è univoca e si rende necessaria l'adozione di provvedimenti interpretativi o di indirizzo,
impegna il Governo
emanare disposizioni interpretative dell'articolo 5-bis in esame che deve ritenersi applicativo del Piano per il Sud e di conseguenza deve ricomprendere tutte le regioni meridionali nel suo ambito, senza distinguere tra regioni a statuto ordinario o a statuto speciale;
per l'anno 2012, a tenere conto della disposizione dell'articolo 5-bis nell'ambito delle intese con le regioni a statuto speciale previste dal comma 132 della legge di stabilità 2011.
9/4612/25.Cicu, Testoni, Fadda.