ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04612/118

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 518 del 14/09/2011
Firmatari
Primo firmatario: DE BIASI EMILIA GRAZIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/09/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARCHIGNOLI MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2011
BARETTA PIER PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2011
DI BIAGIO ALDO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 14/09/2011
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2011
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2011


Stato iter:
14/09/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 14/09/2011
GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 14/09/2011
QUARTIANI ERMINIO ANGELO PARTITO DEMOCRATICO
OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

ACCOLTO IL 14/09/2011

PARERE GOVERNO IL 14/09/2011

DISCUSSIONE IL 14/09/2011

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 14/09/2011

CONCLUSO IL 14/09/2011

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/4612/118
presentato da
EMILIA GRAZIA DE BIASI
testo di
mercoledì 14 settembre 2011, seduta n.518

La Camera,
premesso che:
i commi da 36-bis a 36-quater dell'articolo 2 del provvedimento in esame recano norme in materia di società cooperative disponendo, in anticipazione della riforma del sistema fiscale, la riduzione dei benefici fiscali a loro vantaggio relativamente alle somme destinate a riserve indivisibili;
nel dettaglio, il comma 36-bis dispone, per le società cooperative (e loro consorzi) diverse da quelle agricole e da quelle della piccola pesca, l'aumento dal 30 al 40 per cento degli utili netti annuali destinati alla riserva minima obbligatoria che sono sottratti al regime di esenzione previsto dall'articolo 12 della legge n. 904 del 1977 mentre per le società cooperative di consumo e per i loro consorzi lo stesso comma 36-bis prevede un incremento dal 55 al 65 per cento della quota di utili netti annuali destinati alla riserva minima obbligatoria;
il comma 36-ter riduce del 10 per cento l'attuale totale esclusione dalla formazione del reddito imponibile dell'ammontare degli utili netti annuali destinati alla riserva minima obbligatoria per le società cooperative e per i loro consorzi;
la relazione tecnica attribuisce al provvedimento un maggior gettito complessivo IRES di competenza annua pari a 61,7 milioni di euro;
al di là delle stime riportate nella relazione tecnica, qualunque taglio finirà per incidere su un settore che già da tempo si scontra con problemi crescenti legati ai ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione, alla riduzione delle commesse e alla corsa al ribasso nelle retribuzioni;
in Italia il mondo cooperativo è costituito da non meno di 80 mila entità, oltre un milione di lavoratori, e una produzione complessiva capace di compensare oltre il 7 per cento del Pil;
all'articolo 45 della Costituzione la Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata e - sempre secondo l'articolo 45 della Costituzione - «la legge ne promuove e favorisce l'incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità» da cui emerge la necessità di una normativa di favore che sviluppi il settore;
la norma prevista rischia di gravare pesantemente sul mondo cooperativo e creerebbe serie difficoltà ad un settore già colpito ed in crisi,

impegna il Governo

a riconsiderare la normativa fiscale riguardante il settore delle cooperative al fine di evitare ingiuste penalizzazioni del settore.
9/4612/118.De Biasi, Marchignoli, Baretta, Di Biagio, Realacci, Mariani.