ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04551/019

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 511 del 02/08/2011
Firmatari
Primo firmatario: COMPAGNON ANGELO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Data firma: 02/08/2011


Stato iter:
02/08/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 02/08/2011
SCOTTI VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 02/08/2011

PARERE GOVERNO IL 02/08/2011

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 02/08/2011

CONCLUSO IL 02/08/2011

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/4551/19
presentato da
ANGELO COMPAGNON
testo di
martedì 2 agosto 2011, seduta n.511

La Camera,
premesso che:
la crisi socio-politica che ha colpito i paesi africani del Mediterraneo, rende urgente un intervento in favore delle aziende e delle persone fisiche italiane che operavano direttamente o in qualità di subappaltatore prima dello scoppio dei movimenti di opposizione ai regimi di quei paesi, alla fine del 2010;
in tale ottica sarebbe opportuno valutare l'opportunità di sospendere, innanzitutto, tutti i termini relativi agli adempimenti previsti a carico di tali soggetti dalle leggi tributarie, compresi i tributi locali, e dalle leggi in materia di previdenza e assistenza sociale così come non dovrebbero essere applicati soprattasse, interessi, pene pecuniarie e oneri accessori per il recupero dei tributi e dei contributi non versati, nei termini e con le modalità stabiliti dai Ministeri dell'economia e delle finanze e del lavoro e delle politiche sociali;
analogamente si dovrebbe prevedere una sospensione, nei confronti di tutti i soggetti indicati in premessa, delle azioni legali che i creditori italiani hanno nei loro confronti, i termini di prescrizione, i termini perentori legali e convenzionali che comportano decadenze da qualsiasi diritto, azione o eccezione i termini previsti per l'adempimento di obbligazioni contrattuali, ivi comprese le rate dei mutui bancari e ipotecari di qualsiasi genere e natura, nonché i fidi bancari, a condizione che riguardino l'attività svolta dai medesimi soggetti in Egitto, in Libia e in Tunisia;
si deve tener conto che, a causa dei tumulti e delle rivolte, per tutelare la propria incolumità fisica, gli operatori economici italiani hanno dovuto abbandonare in tutta fretta attrezzature, materiali, cantieri, macchinari, subendo forti perdite e senza contare il danno economico per la soppressione o per l'annullamento dei contratti in essere,

impegna il Governo

ad adottare iniziative, anche di tipo legislativo, finalizzate al sostegno economico delle imprese e delle persone fisiche operanti nei paesi africani del Mediterraneo interessati dai movimenti di protesta nei confronti dei regimi dispotici di quei paesi;
a valutare l'opportunità di istituire in tempi rapidi presso il Ministero degli esteri una sezione riservata all'acquisizione delle documentazioni e delle esatte situazioni economico-contabili delle imprese attualmente presenti nei paesi africani che, a seguito dei citati movimenti di protesta, hanno subito danni e perdite economiche.
9/4551/19.Compagnon.