ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04433/003

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 508 del 27/07/2011
Firmatari
Primo firmatario: DI STANISLAO AUGUSTO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 27/07/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI 27/07/2011
SARUBBI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2011
MOTTA CARMEN PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2011
DE PASQUALE ROSA PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2011
LOLLI GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO 27/07/2011


Stato iter:
27/07/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
DICHIARAZIONE GOVERNO 27/07/2011
Resoconto SCOTTI VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 27/07/2011
Resoconto EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI
 
PARERE GOVERNO 27/07/2011
Resoconto SCOTTI VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 27/07/2011

ACCOLTO LIMITATAMENTE AL DISPOSITIVO IL 27/07/2011

PARERE GOVERNO IL 27/07/2011

VOTATO PER PARTI IL 27/07/2011

IN PARTE APPROVATO E IN PARTE RESPINTO IL 27/07/2011

CONCLUSO IL 27/07/2011

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/4433/3
presentato da
AUGUSTO DI STANISLAO
testo di
mercoledì 27 luglio 2011, seduta n.508

La Camera,
premesso che,
nel 2003 la missione Onu (Minurso) fu prorogata ed è iniziato lo studio per un piano di pace che prevede un referendum per l'autodeterminazione del popolo saharawi e che dovrebbe portare in qualche anno all'indipendenza politica dei territori del Sahara Occidentale;
il 18 agosto 2005, il Fronte Polisario ha rilasciato gli ultimi 400 prigionieri di guerra marocchini. Nel 2005, dopo anni di sostanziale assenza di episodi di violenza, è ricominciata una forma di resistenza del popolo saharawi che vive nel Sahara occidentale occupato dal Marocco, chiamata «intifada» saharawi;
l'Accordo con il Marocco sulla cooperazione militare, firmato il 10 febbraio 2006 a Taormina, mira allo sviluppo della cooperazione bilaterale tra le Forze armate delle due Parti allo scopo di consolidare le rispettive capacità difensive e di migliorare la reciproca comprensione sulle questioni della sicurezza;
tra Italia e Marocco è in vigore il Trattato di amicizia e cooperazione fatto a Roma il 25 novembre 1991, ratificato in Italia con la legge 12 aprile 1995, n. 128, che all'articolo 6 disciplina la cooperazione con particolare riferimento alla «realizzazione di corsi di formazione e perfezionamento, lo scambio di personale e di esperienze nel campo dei materiali di difesa». L'Accordo in esame mira a integrare e a dare ampia attuazione alle previsioni del Trattato di amicizia del 1991, intervenendo a disciplinare in maniera più dettagliata aspetti della cooperazione bilaterale in campo militare;
nel mese di maggio la II Conferenza internazionale di giuristi sul Sahara occidentale ha riaffermato il diritto del popolo saharawi a riprendere le armi per la sua indipendenza dall'occupazione illegale marocchina del suo territorio. La conclusione finale a cui sono arrivati gli esperti legali internazionali è che il diritto internazionale riconosce al popolo del Sahara occidentale la legittima opzione di «perseguire con tutti i mezzi il proprio diritto alla autodeterminazione, essendo legittimato a utilizzare la forza armata»;
la dichiarazione, letta nell'atto di chiusura del foro, assume speciale rilevanza attuandosi dopo appena 72 ore da quando si è reso nota la dichiarazione dell'ONU che proroga la «Missione delle Nazioni Unite per il Referendum nel Sahara Occidentale», però senza ampliare il suo mandato alla salvaguardia dei diritti umani;
si è tenuto recentemente un referendum a proposito di un ampio pacchetto di riforme costituzionali pare in risposta ad un movimento di contestazione giovanile ispirato dalle rivolte di Egitto e Tunisia;
tuttavia, da notizie di stampa, i dimostranti hanno riferito che le forze di sicurezza hanno attaccato ripetutamente e violentemente, a colpi di bastone, chi manifestava, senza alcun ammonimento preventivo. In alcuni casi le guardie sono andate a scovarli in strada anche molto tempo dopo che la manifestazione era stata ormai dispersa;
il mese scorso l'esercito marocchino ha utilizzato materiale militare spagnolo per smantellare il campo di Gdeim Izik installato nei dintorni di Al Aaiùn da oltre 20.000 saharawi che protestavano pacificamente contro la propria situazione sociale. Organizzazioni civili come la Federazione nazionale di gruppi di sostegno al Sahara Occidentale hanno presentato questo fine settimana una denuncia al Ministero dell'industria spagnolo. La denuncia è stata accompagnata da un video sull'assalto al campo saharawi, l'8 novembre 2010, che reca la «prova dell'uso, da parte del Marocco, di veicoli militari di alta mobilità che aveva comprato in Spagna nel 2008 e 2009». La denuncia chiede insistentemente al governo Zapatero di sospendere immediatamente i contratti di esportazione di materiale militare spagnolo al Marocco;
risulta pertanto ancora evidente l'ampio divario tra la posizione ufficiale tenuta dal Governo e il modo in cui esso tratta i propri cittadini,

impegna il Governo

a verificare e a farsi promotore di un'ampia tutela dei diritti umani da parte del Governo del Regno del Marocco al fine di dare la giusta attuazione all'Accordo sulla cooperazione militare in esame ed evitare, come è accaduto per la Spagna, che i rapporti Italia-Marocco contribuiscano indirettamente ad accentuare un clima di violenza e di repressione.
9/4433/3. Di Stanislao, Evangelisti, Sarubbi, Motta, De Pasquale, Lolli.