ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04388/001

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 508 del 27/07/2011
Firmatari
Primo firmatario: DI STANISLAO AUGUSTO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 27/07/2011


Stato iter:
27/07/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 27/07/2011
Resoconto SCOTTI VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 27/07/2011

PARERE GOVERNO IL 27/07/2011

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 27/07/2011

CONCLUSO IL 27/07/2011

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/4388/1
presentato da
AUGUSTO DI STANISLAO
testo di
mercoledì 27 luglio 2011, seduta n.508

La Camera,
premesso che:
lo scorso marzo la Commissione Europea ha presentato la Relazione 2011 sugli ostacoli agli scambi e agli investimenti dalla quale è emerso che l'Argentina è un importante partner commerciale per l'UE e la stessa rappresenta il principale investitore estero in Argentina;
come sottolineato da diverse relazioni di monitoraggio elaborate da organizzazioni internazionali e dalla Commissione, la politica commerciale dell'Argentina ha reagito alla crisi economica in modo piuttosto problematico, con un notevole numero di nuove misure protezionistiche adottate a partire dal 2008;
nell'ambito di Mercosur, il Brasile e l'Argentina stanno attualmente negoziando un accordo di associazione con l'UE che includerà un accordo di libero scambio;
la Commissione invita a valutare una serie di ostacoli che limitano l'accesso al mercato in questo Paese. In Argentina, infatti, vengono applicate limitazioni del trasporto marittimo che colpiscono direttamente le imprese dell'UE. Gli accordi di condivisione del trasporto merci tra il Brasile e l'Argentina limitano le opportunità delle imprese di spedizione UE di partecipare agli scambi internazionali tra i due Paesi. La dimensione e la crescita dei flussi commerciali all'interno del Mercosur e tra UE e Mercosur, nonché la probabile espansione di tali flussi quale conseguenza di un possibile accordo di libero scambio tra Mercosur e UE, rendono tale tematica particolarmente pertinente per le imprese dell'UE. L'Argentina sta ostacolando gli scambi anche attraverso varie misure di restrizione dell'esportazione di materie prime e le notevoli restrizioni agli scambi imposte dall'Argentina in reazione alla crisi economica e finanziaria hanno esteso il suo sistema di licenze non automatiche a un'ampia gamma di prodotti. Inizialmente applicato prevalentemente ai prodotti tessili, alle calzature e ai giocattoli, tale sistema viene applicato sempre più spesso ad altri prodotti quali pneumatici, tubi di ferro, macchinari e apparecchiature meccaniche (ad esempio ascensori, macchinari agricoli per la raccolta), metalli comuni e articoli di metalli comuni e parti di automobili. Secondo le stime le perdite potenziali per gli esportatori europei ammontano ad almeno 45 milioni di euro;
l'Italia ha riconfermato l'importanza di incrementare e diversificare il commercio bilaterale mediante la presenza di prodotti ad alto valore aggiunto e alta complessità tecnologica per consolidare i mutui vantaggi comparativi e competitivi, si è impegnata, altresì, a stimolare vivamente l'incremento degli investimenti reciproci, consolidare i rapporti imprenditoriali, in particolare tra piccole e medie imprese, favorire la cooperazione tra i diversi settori governativi e le imprese dei due Paesi in materia di infrastrutture, agricoltura e industria, impegnandosi, nei progetti di investimento imprenditoriale di ogni Paese nei piani di sviluppo dell'altro, a privilegiare la promozione delle rispettive capacità produttive mediante investimenti e impianti industriali volti ad aumentare la partecipazione del valore aggiunto nazionale;
tra l'altro, l'Italia e l'Argentina hanno firmato la «Lettera di intenti sulla cooperazione in materia di sviluppo imprenditoriale e formazione tecnologica», che ha come scopo la promozione e l'agevolazione degli investimenti bilaterali, privilegiando quelli che prevedano il trasferimento di tecnologia e favoriscano la ricerca e lo sviluppo oltre che la promozione della formazione tecnologica e dello sviluppo imprenditoriale,

impegna il Governo

a considerare e valutare le analisi e le indicazioni della Commissione Europea in materia di scambi commerciali e farsi portavoce con il Governo della Repubblica argentina degli ostacoli ancora presenti al fine di migliorare e rendere maggiormente trasparente e produttivo l'interscambio commerciale tra i due Paesi.
9/4388/1.Di Stanislao.