ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04362/009

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 480 del 31/05/2011
Firmatari
Primo firmatario: MURO LUIGI
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 31/05/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MENIA ROBERTO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 31/05/2011
DI BIAGIO ALDO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 31/05/2011


Stato iter:
31/05/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 31/05/2011
DAVICO MICHELINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 31/05/2011

PARERE GOVERNO IL 31/05/2011

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 31/05/2011

CONCLUSO IL 31/05/2011

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/4362/9
presentato da
LUIGI MURO
testo di
martedì 31 maggio 2011, seduta n.480

La Camera,
premesso che:
l'articolo 2 del provvedimento in esame detta disposizioni relative al voto dei cittadini temporaneamente all'estero, con un'efficacia circoscritta a determinate categorie di soggetti nonché allo svolgimento delle sole consultazioni referendarie indette per il 12 e 13 giugno prossimi;
in Italia, purtroppo, il diritto di voto è negato ai marittimi in navigazione e nei porti stranieri dalla mancanza di una legge che, come avviene per i residenti all'estero e per i militari in missione, assicuri l'esercizio di questo fondamentale diritto;
le leggi vigenti in materia, infatti, risalgono agli anni cinquanta e prevedono per i naviganti (marittimi o aviatori), fuori residenza per motivi d'imbarco, la possibilità di votare, previa esibizione della tessera elettorale, in qualsiasi sezione del comune in cui si trovano, seguendo, particolari procedure;
la partecipazione politica rappresenta un principio fondamentale di ogni democrazia e, pertanto, il diritto-dovere di voto deve essere garantito a tutti i cittadini;
è doveroso ovviare ad una carenza normativa che si protrae da oltre mezzo secolo e dare effettività all'esercizio di voto anche ai cittadini temporaneamente all'estero, in quanto imbarcati in ragione dello svolgimento della propria attività lavorativa, attraverso la previsione di semplificate metodologie di voto per corrispondenza, e della possibilità per i naviganti (marittimi o aviatori), fuori residenza per motivi d'imbarco di votare sulla nave sulla quale si trovano, o di utilizzare gli uffici consolari legittimati,

impegna il Governo

ad innovare tempestivamente la legislazione vigente in materia, attraverso norme che rispondano, con rigore ed efficacia, alle particolari esigenze giuridiche e pratiche dell'esercizio del voto a bordo e all'estero, al fine di assicurare, finalmente, l'esercizio effettivo del diritto di voto ai lavoratori marittimi, in analogia a quanto previsto per i cittadini militari che si trovano all'estero.
9/4362/9.Muro, Menia, Di Biagio.