ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04201/001

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 508 del 27/07/2011
Firmatari
Primo firmatario: DI STANISLAO AUGUSTO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 27/07/2011


Stato iter:
27/07/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 27/07/2011
Resoconto SCOTTI VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 27/07/2011
Resoconto EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI
Resoconto ZACCHERA MARCO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 27/07/2011

ACCOLTO IL 27/07/2011

PARERE GOVERNO IL 27/07/2011

DISCUSSIONE IL 27/07/2011

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 27/07/2011

CONCLUSO IL 27/07/2011

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/4201/1
presentato da
AUGUSTO DI STANISLAO
testo di
mercoledì 27 luglio 2011, seduta n.508

La Camera,
premesso che:
il Sudafrica è il Paese con l'economia più sviluppata del continente e sembra puntare tutto sul nucleare. L'8 ottobre scorso il vicepresidente Kgalema Motlanthe ha siglato un accordo con il presidente sudcoreano Lee Myung-Bak. L'intesa prevede la cooperazione nel settore dell'energia atomica, dello sviluppo di tecnologie e dello scambio di personale. Un primo passo verso la costruzione di centrali in territorio sudafricano;
ad agosto la Standard Bank, uno dei più grossi istituti del Paese, ha concluso accordi con la China Guangdong Nuclear Power Company. Prima ancora si erano candidate la francese Areva e la statunitense Westinghouse. Questo mostra la volontà forte del Paese di percorrere la strada del nucleare;
le centrali termiche in questo Paese producono oggi il 93 per cento dell'energia elettrica. Il governo ha reso pubblico un ambizioso piano per ridurre la dipendenza del Sudafrica dal carbone. Nell'arco di venti anni il Paese dovrebbe trarre il 14 per cento del fabbisogno energetico dal nucleare. Oggi è solo il 5 per cento, erogato dall'unica centrale in funzione, quella di Koeberg, trenta chilometri a nord di Città del Capo;
il problema vero è quello dei finanziamenti. Una centrale di terza generazione richiede un investimento di 50 miliardi di rand, circa cinque miliardi di euro. «Questo è il vero problema», ha dichiarato Cornelis van der Waal, di Frost & Sullivan, società di consulenza energetica. «I soldi da qualche parte devono arrivare e sarà difficile trovarli». Stephen Gelb professore di economia alla Johannesburg University ha dichiarato che «siano i coreani, i cinesi o i francesi il Sud Africa stringerà accordi con i partner che proporranno pacchetti finanziari migliori»;
tra le modifiche al Titolo VI dell'Accordo del 1999 la sostituzione dell'articolo 83 e la modifica dell'articolo 84 mirano a porre la scienza e la tecnologia al centro dei processi di sviluppo sostenibile del Sudafrica: ciò è evidente dall'aggiunta al paragrafo 3 dell'articolo 84 di riferimenti alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e alle cause ed effetti dei cambiamenti climatici. La sostituzione dell'articolo 85 è volta ad istituire un dialogo politico nel campo culturale, con particolare riguardo allo sviluppo di industrie culturali competitive;
vengono altresì inserite le questioni relative al disarmo e la non proliferazione nucleare, la cooperazione commerciale e viene ribadito l'impegno delle Parti alla realizzazione entro il 2015 degli Obiettivi di sviluppo del Millennio fissati nel Vertice ONU del 2000;
pertanto, sono note le intenzioni del Sudafrica di mettere in atto un piano per la costruzione di centrali nucleari e manifestata la totale disponibilità a sottoscrivere accordi economici con i paesi che intendano finanziarli,

impegna il Governo

nell'ambito dell'Accordo tra la Comunità europea ed i suoi Stati membri da un lato e la Repubblica sudafricana, a monitorare eventuali coinvolgimenti delle imprese e dei centri di ricerca italiani nella messa in atto del piano sul nucleare del Sudafrica.
9/4201/1.(Testo modificato nel corso della seduta).Di Stanislao.