ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04086/088

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 440 del 25/02/2011
Firmatari
Primo firmatario: OCCHIUTO ROBERTO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 25/02/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLETTI GIAN LUCA UNIONE DI CENTRO 25/02/2011
CICCANTI AMEDEO UNIONE DI CENTRO 25/02/2011


Stato iter:
25/02/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 25/02/2011
GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 25/02/2011

ACCOLTO IL 25/02/2011

PARERE GOVERNO IL 25/02/2011

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 25/02/2011

CONCLUSO IL 25/02/2011

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/4086/88
presentato da
ROBERTO OCCHIUTO
testo di
venerdì 25 febbraio 2011, seduta n.440

La Camera,
premesso che:
secondo l'OCSE la pressione fiscale è cresciuta, nel nostro Paese e in rapporto al PIL, nel periodo 1990-2008, dal 2,9 per cento al 16,1 per cento mentre nello stesso periodo in Europa la media è stata del 12,4 per cento, senza contare anche l'aumento della pressione fiscale che sarà determinato dall'attuazione del federalismo municipale;
contrariamente a quanto promesso dal Governo, non vi è stato un solo provvedimento, negli ultimi mesi, con il quale non siano state messe le proverbiali mani nelle tasche degli italiani e anche il decreto-legge milleproroghe, non fa eccezione;
molte delle misure contenute nel decreto-legge si contrappongono alla filosofia federalista cui il Governo dice di ispirarsi come la norma contenuta all'articolo 2 comma 2-bis che prevede la possibilità per le regioni di istituire nuove tasse sulle calamità naturali;
si tratta di una misura che penalizzerà ulteriormente le popolazioni già colpite dal dramma di una calamità naturale che potrebbero dunque vedere aumentati subito tutti i tributi, tutti i contributi e tutte le accise disponibili;
la tassa sulle calamità si configura come una vera e propria stangata fiscale, aumenta il prelievo fiscale e segna la fine del principio di solidarietà in quanto aumentando le addizionali, che sono direttamente proporzionati alla base economica, la norma consentirà ai territori ricchi di poter far fronte alle proprie difficoltà mentre i territori deboli saranno ancor più puniti;
la frustata all'economia annunciata dal Presidente del Consiglio dei ministri pochi giorni fa, si è tradotta con questo provvedimento in una serie di misure che aumenteranno la pressione fiscale per i cittadini italiani;
si tratta di un provvedimento che non ha alcun filo conduttore, che non ha alcun respiro e senza norme capaci di stimolare la crescita e di cogliere la sfida che proprio la crisi sta rivolgendo al nostro Paese e all'Europa intera, mentre vi sono altri paesi europei che producono norme, leggi e interventi di Governo di grande diversità rispetto al tenore del provvedimento che oggi discutiamo,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di procedere in tempi brevi alla realizzazione di riforme strutturali nel campo delle liberalizzazioni, della semplificazione, e a varare strumenti idonei ad agevolare l'innovazione e la ricerca al fine di consentire al sistema Paese di cogliere le prossime opportunità di ripresa economica ed assorbire la disoccupazione cresciuta in questi ultimi due anni.
9/4086/88. (Testo modificato nel corso della seduta).Occhiuto, Galletti, Ciccanti.