ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04086/043

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 440 del 25/02/2011
Firmatari
Primo firmatario: POMPILI MASSIMO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/02/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011


Stato iter:
25/02/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 25/02/2011
GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 25/02/2011

PARERE GOVERNO IL 25/02/2011

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 25/02/2011

CONCLUSO IL 25/02/2011

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/4086/43
presentato da
MASSIMO POMPILI
testo di
venerdì 25 febbraio 2011, seduta n.440

La Camera,
premesso che:
in Italia nel 2009 (ultimi dati ufficiali dell'Osservatorio del Ministero dell'interno) vi sono state oltre 60.000 nuove sentenze di sfratto (20 per cento in più del 2008), di cui oltre 50.000 per morosità dell'inquilino. Ormai ogni 6 sfratti emessi, 5 sono per morosità e 1 per altra causa. Quindici anni fa era esattamente il contrario, ogni 6 sfratti emessi, solo 1 era per morosità dell'inquilino. Questi dati, come nel caso dell'usura, rappresentano solo la punta dell'iceberg di una sofferenza molto più estesa e che coinvolge, specialmente oggi a causa della crisi, centinaia di migliaia di famiglie che vivono un disagio abitativo molto acuto: negli ultimi 5 anni sono state emesse 246.000 sentenze, di cui 194.000 morosità, mentre 121.000 sfratti sono stati eseguiti con la forza pubblica. Negli ultimi due anni, in particolare, in coincidenza con l'esplodere della crisi economica, le sentenze emesse per la morosità hanno subito una pericolosa impennata. Con la tendenza attuale, si può ritenere che nei prossimi tre anni possano essere emesse tra 150.000 e 200.000 nuove sentenze di sfratto per morosità. Il taglio drastico intervenuto ai danni del fondo nazionale per il sostegno all'affitto per i nuclei bisognosi, intervenuto nella recente legge di stabilità, produrrà un ulteriore aggravamento della situazione suddetta;
con l'attuale andamento, il gap tra sfratti per morosità emessi, in vertiginoso aumento, ed esecuzione degli sfratti attraverso la forza pubblica (un dato stabile negli ultimi anni, intorno a 25.000 esecuzioni forzate ogni anno) è destinato a crescere ulteriormente;
le conseguenze negative di tale situazione si riversano non solo in termini sociali sugli inquilini in difficoltà, ma provoca, altresì, gravi danni economici sui proprietari, che non ricevono il canone pattuito e ai danni di Stato, regioni e comuni, a causa di minori entrate fiscali;
a causa dell'eccezionale crisi economica che ha investito il Paese si è intervenuti ai fini di agevolare il pagamento dei mutui per l'acquisto della prima casa a favore dei nuclei in difficoltà, anche sospendendo il pagamento delle rate e consentendo una rinegoziazione e rimodulazione dei mutui medesimi. Occorre, pertanto, agire in maniera analoga anche per la morosità incolpevole, riguardante coloro che sono stati colpiti da eventi quali disoccupazione o cassa integrazione ovvero i nuclei che hanno i requisiti per accedere ai benefici previsti dalle attuali normative in materia di contributo all'affitto ovvero sono collocati utilmente in graduatoria per ottenere l'assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica;
in alcuni importanti comuni italiani sono stati stipulati accordi tra le parti, agevolati dall'intervento delle istituzioni locali e dalle prefetture, che, pur in assenza di una normativa nazionale, hanno cominciato ad affrontare questo grave problema sociale. In alcuni casi, per esempio, è stata prevista la possibilità di rinegoziare sfratti per morosità in nuovi contratti di locazione, attraverso agevolazioni fiscali ai proprietari, contributi per gli inquilini, riduzione degli affitti praticati, in cambio di fideiussioni attivate presso istituti bancari che garantiscono il pagamento del canone anche in caso di successiva morosità dell'inquilino;
diventa urgente l'adozione di una normativa nazionale di riferimento che possa agevolare, con il concorso di regioni ed enti locali, l'adozione di misure idonee a ridurre questa acuta emergenza sociale ed economica,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di assumere una iniziativa, anche con l'attivazione di un fondo nazionale di rotazione da attivare con il concorso di regioni ed enti locali, al fine di permettere la trasformazione degli sfratti per morosità in nuovi contratti di locazione, anche con l'individuazione di contributi e agevolazioni;
a convocare, a tale scopo, un tavolo di concertazione con tutte le parti interessate dei sindacati degli inquilini, dei rappresentanti della proprietà, le regioni e gli enti locali.
9/4086/43. Pompili, Morassut.