Legislatura: 16Seduta di annuncio: 440 del 25/02/2011
Primo firmatario: BRAGA CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/02/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 BOCCI GIANPIERO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 ESPOSITO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 GINOBLE TOMMASO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 MARANTELLI DANIELE PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 MARGIOTTA SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 MOTTA CARMEN PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 VIOLA RODOLFO GIULIANO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 CODURELLI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 25/02/2011 Resoconto GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 25/02/2011
ACCOLTO IL 25/02/2011
PARERE GOVERNO IL 25/02/2011
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 25/02/2011
CONCLUSO IL 25/02/2011
La Camera,
premesso che:
la strategia del Governo in materia di politiche abitative appare del tutto inadeguata e insufficiente; in particolare, si registra l'assenza di qualsiasi iniziativa per fronteggiare l'emergenza abitativa, fatta salva la proroga al 31 dicembre 2011, disposta con il comma 12-sexies del presente provvedimento;
al di là della scelta pressoché obbligata della proroga, manca una politica strutturale di intervento sulle politiche abitative e, al contrario, il Governo ha sensibilmente ridotto le risorse a favore di enti locali e territoriali per la realizzazione delle iniziative a sostegno dei soggetti disagiati;
in particolare si segnala, nel bilancio per l'anno finanziario 2011, una decurtazione di quasi il 34 per cento dei capitoli di riferimento;
la manovra 2011, inoltre, opera un drastico e insostenibile taglio sul Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione: il cosiddetto «Fondo affitti» di cui all'articolo 11, comma 1, della legge n. 431 del 1998, avrà risorse del tutto insufficienti al fabbisogno per tutto il prossimo triennio: la «previsione» è di 33,55 milioni di euro per il 2011, 33,9 milioni di euro per il 2012 e 14,3 milioni di euro per il 2013; il netto taglio del Fondo affitti evidenziato, in particolare, nel Bilancio di previsione è l'effetto della riduzione operata sulle risorse delle regioni a statuto ordinario dal citato decreto-legge n. 78 del 2010 approvato l'estate scorsa e che ha «anticipato» la manovra 2011;
il Fondo affitti è, tuttora, il principale sostegno alla locazione dei soggetti a medio-basso reddito; il Fondo eroga contributi ai conduttori - privati - a basso reddito per il pagamento dei canoni di locazione, mentre le regioni ed i comuni - che hanno subito, pressoché integralmente, la manovra del citato decreto-legge n. 78 del 2010 - dovrebbero integrare con propri fondi tali esigue risorse;
il taglio, rispetto alle disponibilità degli anni precedenti, è ingente ed insostenibile: lo stesso Fondo aveva una «dotazione» di oltre 335 milioni nel 2001 che, dieci anni dopo, a fronte di bisogni ben superiori, risulta ridotta al 10 per cento dello stanziamento 2001 e che consentirebbe di soddisfare solo il 15 per cento delle domande previste;
a fronte di tale indebolimento delle politiche abitative si assiste ad un incremento esponenziale del numero di sfratti per morosità che hanno raggiunto il 90 per cento dei provvedimenti di sfratto emessi;
le conseguenze negative di tale situazione si riversano non solo in termini sociali sugli inquilini in difficoltà, ma provoca, altresì, gravi danni economici sui proprietari, che non ricevono il canone pattuito e ai danni di Stato, regioni e comuni, a causa di minori entrate fiscali;
a causa dell'eccezionale crisi economica che ha investito il Paese si è intervenuti ai fini di agevolare il pagamento dei mutui per l'acquisto della prima casa a favore dei nuclei in difficoltà, anche sospendendo il pagamento delle rate e consentendo una rinegoziazione e rimodulazione dei mutui medesimi. Occorre, pertanto, agire in maniera analoga anche per la morosità incolpevole, riguardante coloro che sono stati colpiti da eventi quali disoccupazione o cassa integrazione ovvero i nuclei che hanno i requisiti per accedere ai benefici previsti dalle attuali normative in materia di contributo all'affitto ovvero sono collocati utilmente in graduatoria per ottenere l'assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica;
in alcuni importanti comuni italiani sono stati stipulati accordi tra le parti, agevolati dall'intervento delle istituzioni locali e dalle prefetture, che, pur in assenza di una normativa nazionale, hanno cominciato ad affrontare questo grave problema sociale. In alcuni casi, per esempio, è stata prevista la possibilità di rinegoziare sfratti per morosità in nuovi contratti di locazione, attraverso agevolazioni fiscali ai proprietari, contributi per gli inquilini, riduzione degli affitti praticati, in cambio di fideiussioni attivate presso istituti bancari che garantiscono il pagamento del canone anche in caso di successiva morosità dell'inquilino;
diventa urgente l'adozione di una normativa nazionale di riferimento che possa agevolare, con il concorso di regioni ed enti locali, l'adozione di misure idonee a ridurre questa acuta emergenza sociale ed economica,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di adottare ulteriori iniziative, anche normative, volte a:
finanziare con fondi certi, costanti nel tempo, e commisurati al fabbisogno, in particolare dei comuni ad alta tensione abitativa, le politiche abitative e gli investimenti negli alloggi sociali;
reintegrare il Fondo affitti con risorse adeguate a soddisfare le richieste di contributi;
valutare l'opportunità di incentivare le iniziative degli enti locali che adottano misure di sostegno ai cittadini che si trovano in condizioni di morosità incolpevole, contribuendo concretamente al mantenimento degli alloggi, coinvolgendo in un tavolo di concertazione tutte le parti interessate dei sindacati degli inquilini, dei rappresentanti della proprietà, le regioni e gli enti locali.
9/4086/162. (Testo modificato nel corso della seduta).Braga, Mariani, Realacci, Benamati, Bocci, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Motta, Viola, Codurelli.