Legislatura: 16Seduta di annuncio: 440 del 25/02/2011
Primo firmatario: DAL MORO GIAN PIETRO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/02/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 ZUCCHI ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 BRANDOLINI SANDRO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 CUOMO ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 FIORIO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 MARROCU SIRO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 PEPE MARIO (PD) PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 SERVODIO GIUSEPPINA PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 TRAPPOLINO CARLO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 25/02/2011 GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 25/02/2011
ACCOLTO IL 25/02/2011
PARERE GOVERNO IL 25/02/2011
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 25/02/2011
CONCLUSO IL 25/02/2011
La Camera,
premesso che:
il settore agroalimentare è stato pesantemente interessato dalla crisi, con tre effetti principali: diminuzione dei prezzi agricoli e del fatturato delle imprese; peggioramento del margine di filiera e della forbice tra prezzi al consumo e prezzi agricoli alla produzione; diminuzione dei redditi;
il margine di filiera, cioè della differenza tra i prezzi al consumo e quelli all'azienda, è aumentato del 13,9 per cento per l'insieme dei prodotti agricoli, con punte del 60,1 per cento per cereali e derivati, del 27,2 per cento per frutta ed agrumi e del 25,7 per cento per vini e spumanti, mentre gli aumenti sono generalmente più contenuti per i comparti zootecnici;
il reddito agricolo reale per lavoratore (dati pubblicati da Eurostat) ha subito una notevole diminuzione: nel 2009 si è contratto di oltre un quarto (-25,3 per cento) rispetto al 2008, anno in cui invece era cresciuto, seppur di poco. La contrazione dei redditi in Italia è più del doppio di quella media europea (-12,2 per cento);
l'agricoltura italiana necessita di politiche strutturali e di imprese che facciano scelte imprenditoriali e strategiche, anche coraggiose;
il Governo ha scelto una linea minimalista per intervenire sulla crisi, senza una vera politica anticiclica, lasciando andare naturalmente il corso delle cose senza correzioni rilevanti dal punto di vista delle tendenze che si stanno manifestando;
il Governo non ha adottato alcun provvedimento per contrastare la crisi del settore agricolo, mancando una strategia di politica agraria e di indirizzi per l'imprenditoria agricola;
a tutt'oggi manca un disegno organico di rilancio e sviluppo del settore agroindustriale, a differenza degli altri Paesi europei, che hanno predisposto una pianificazione strategica nazionale e hanno stanziato ingenti risorse per sostenere il settore agricolo,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di adottare, con urgenza, un pacchetto di politiche di intervento pubbliche per l'agricoltura e l'agroalimentare, concedendo, in particolare, un credito d'imposta per nuovi investimenti produttivi in agricoltura su tutto il territorio nazionale, con priorità agli investimenti che mirano all'aggregazione dell'offerta e la stipula di accordi interprofessionali.
9/4086/150. (Testo modificato nel corso della seduta).Dal Moro, Oliverio, Zucchi, Agostini, Brandolini, Marco Carra, Cenni, Cuomo, Fiorio, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.