Legislatura: 16Seduta di annuncio: 376 del 30/09/2010
Primo firmatario: FIANO EMANUELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 30/09/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma LOVELLI MARIO PARTITO DEMOCRATICO 30/09/2010 MONAI CARLO ITALIA DEI VALORI 30/09/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 30/09/2010 Resoconto GIACHINO BARTOLOMEO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI) INTERVENTO PARLAMENTARE 30/09/2010 Resoconto LOVELLI MARIO PARTITO DEMOCRATICO
NON ACCOLTO IL 30/09/2010
PARERE GOVERNO IL 30/09/2010
DISCUSSIONE IL 30/09/2010
RESPINTO IL 30/09/2010
CONCLUSO IL 30/09/2010
La Camera,
premesso che:
il sistema delle infrastrutture del Paese costituisce l'elemento portante del sistema economico ed è pertanto necessario che vengano portate a termine o messe in sicurezza tutte le opere la cui importanza strategica è stata riconosciuta prioritaria;
numerose analisi e valutazioni sono state elaborate sia da esponenti del mondo economico e produttivo, sia da esperti nel settore della logistica e dei trasporti, che hanno individuato chiare priorità di intervento;
il comma 4 dell'articolo 1 del decreto-legge in esame, che modifica l'articolo 15, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, fissa al 30 aprile 2011 il limite entro il quale il Governo disciplinerà l'applicazione del pedaggio sulle autostrade e sui raccordi autostradali in gestione diretta di ANAS S.p.a., in relazione ai costi di investimento e di manutenzione straordinaria oltre che quelli relativi alla gestione, nonché l'elenco delle tratte da sottoporre a pedaggio;
l'articolo 15, comma 2, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, prevede una fase transitoria decorrente dal primo giorno del secondo mese successivo a quello di entrata in vigore del decreto-legge stesso (cioè dal mese di luglio 2010) e fino alla data di applicazione dei pedaggi prevista al comma 1, e comunque non oltre il 31 dicembre 2011, durante la quale ANAS S.p.A. è autorizzata ad applicare una maggiorazione tariffaria forfettaria di un euro per le classi di pedaggio A e B e di due euro per le classi di pedaggio 3, 4 e 5, presso le stazioni di esazione delle autostrade a pedaggio assentite in concessione che si interconnettono con le autostrade e i raccordi autostradali in gestione diretta ANAS. Le stazioni di esazione sono individuate con il medesimo DPCM di cui al comma 1 dell'articolo 15;
il predetto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri è stato oggetto di ricorsi al giudice amministrativo che ha accolto le domande di sospensione cautelare, affermando che sembra fondato il motivo di ricorso circa la necessità che il pedaggio sia riscosso per l'effettiva percorrenza delle infrastrutture autostradali gestite da ANAS e non mediante una stima della loro utilizzazione basata sul fatto che si attraversa una stazione di esazione di autostrade in concessione che si interconnette con un'autostrada in gestione ANAS;
sulla Gazzetta Ufficiale del 13 settembre 2010, n. 106, 5a Serie Speciale - Contratti pubblici, la direzione generale dell'Anas S.p.A. ha pubblicato il bando di gara per la fornitura e messa in opera di un sistema di pedaggiamento senza barriere sulle autostrade ed i raccordi autostradali Anas, e correlati servizi di manutenzione, gestione operativa del sistema di esazione e riscossione dei pedaggi;
i nuovi oneri posti a carico dei cittadini, prevalentemente a carico dei pendolari, sono stati previsti dall'esecutivo in modo del tutto non condivisibile allo scopo di compensare i tagli previsti a carico dei capitoli di bilancio relativi all'Anas,
impegna il Governo
a sospendere l'iter dei provvedimenti attuativi del sistema di pedaggiamento senza barriere fino alla definitiva pronuncia del giudice amministrativo.
9/3725/32. Fiano, Lovelli, Monai.
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