ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03638/089

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 360 del 28/07/2010
Firmatari
Primo firmatario: BITONCI MASSIMO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 28/07/2010


Stato iter:
29/07/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 28/07/2010
CASERO LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 28/07/2010

PARERE GOVERNO IL 28/07/2010

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 28/07/2010

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 29/07/2010

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 29/07/2010

CONCLUSO IL 29/07/2010

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/3638/89
presentato da
MASSIMO BITONCI
testo di
giovedì 29 luglio 2010, seduta n.361

La Camera,
premesso che:
gli stretti vincoli del patto di stabilità in vigore e la persistenza della congiuntura negativa hanno messo in grave difficoltà i comuni;
in particolare l'applicazione dei criteri di competenza mista e del calcolo del saldo finanziario non sono idonei a consentire una certa elasticità di bilancio almeno per i comuni in avanzo di amministrazione, con grave penalizzazione per le spese di investimento,
la necessità di migliorare i saldi di finanza pubblica impone un ulteriore taglio di 1,5 miliardi di euro delle risorse dei comuni per l'anno 2011 e di 2,5 miliardi a decorrere dal 2012;
in attesa della concreta attuazione del federalismo fiscale, l'accordo del 9 luglio scorso tra il Ministro dell'economia e delle finanze e l'ANCI, ha stabilito l'impegno a rivedere in autunno e per l'anno 2011 i criteri del patto di stabilità per risolvere la difficile situazione finanziaria, che numerosi comuni vivono;
la revisione del patto di stabilità, in concomitanza con i decreti attuativi della legge n. 42 del 2009 per attribuire ai comuni risorse finanziarie indipendenti, è un momento importante per stabilire un positivo contributo alla riduzione dei deficit della P.A. da parte dei comuni, che nel contempo non penalizzi la crescita del Pil a livello territoriale;
i princìpi che ispirano la revisione del patto non possono prescindere dall'adozione di criteri meritocratici, ossia criteri premianti le gestioni equilibrare dei comuni virtuosi,
si apprezza per quanto sopra l'introduzione all'articolo 14, comma 2, nel decreto in esame della norma che prevede l'adozione di criteri di virtuosità nella ripartizione dei nuovi tagli imposti con la manovra;
in tale direzione sono state presentate istanze parlamentari su tutti i provvedimenti vertenti sui patto di stabilità nell'ultimo triennio;

impegna il Governo

a valutare l'opportunità, in occasione della prossima revisione dei criteri del patto di stabilità annunciata dal Ministro dell'economia e delle finanze, di adottare una disciplina che rimoduli il concorso degli enti locali alla riduzione dell'indebitamento della P.A., in base ai criteri di virtuosità degli enti stessi, allo scopo di rendere meno incisivi i tagli ed i vincoli per gli enti caratterizzati da indici di virtuosità correlati all'autonomia finanziaria, alla spesa per il personale, alla lotta contro l'evasione fiscale.
9/3638/89. (Testo modificato nel corso della seduta) Bitonci.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

crescita economica

economia pubblica

ente locale

evasione fiscale

finanze pubbliche

patto di stabilita'

prodotto interno lordo

pubblica amministrazione

sviluppo economico