ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03638/314

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 360 del 28/07/2010
Firmatari
Primo firmatario: ADORNATO FERDINANDO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 28/07/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PEZZOTTA SAVINO UNIONE DI CENTRO 28/07/2010


Stato iter:
29/07/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 28/07/2010
CASERO LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 28/07/2010

PARERE GOVERNO IL 28/07/2010

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 28/07/2010

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 29/07/2010

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 29/07/2010

CONCLUSO IL 29/07/2010

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/3638/314
presentato da
FERDINANDO ADORNATO
testo di
giovedì 29 luglio 2010, seduta n.361

La Camera,
premesso che:
il 2010 è l'anno della scadenza dell'obiettivo collettivo europeo dello 0,56 per cento del PIL da destinare all'aiuto pubblico allo sviluppo;
purtroppo, stando alle prime anticipazioni ufficiali, soprattutto a causa del disinvestimento finanziario del nostro Paese, l'Unione europea mancherà l'obiettivo e l'Italia si mostrerà alla comunità internazionale come un partner inaffidabile;
esiste un problema di credibilità internazionale, dato il divario tra gli impegni assunti (UE, G8 e G20, Fondo Globale contro l'Aids, Malaria e TBC) e gli atti conseguenti che annullano tali impegni;
nella legge finanziaria 2010 si riconferma per la cooperazione allo sviluppo il taglio drastico del 2009 (-56 per cento rispetto al 2008) ed è prevista per gli anni 2011 e 2012 una riduzione del 71 per cento;
durante la XV legislatura il bilancio del Ministero Affari Esteri ha invece visto per quanto concerne la cooperazione allo sviluppo due anni consecutivi d'incrementi (+74 per cento nel 2007 e +15 per cento nel 2008);
il decreto 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 ha ridotto le dotazioni di tutti i ministeri, compreso quello degli affari esteri, le cui dotazioni sono state decurtate di circa 400 milioni (un taglio del 14 per cento rispetto alle disponibilità 2008);
il citato decreto-legge ha previsto specificatamente per la cooperazione allo sviluppo una riduzione di 170 milioni di euro, rappresentando il 45 per cento del taglio complessivo al Ministero;
oltre alla cooperazione allo sviluppo, il bilancio del Ministero degli affari esteri si compone di differenti programmi tra i quali il dicastero avrebbe avuto la facoltà di ridistribuire il taglio di 421 milioni di euro previsto dalla legge 133/08. Tra i programmi vi sono integrazione europea, italiani nel mondo, promozione culturale ed infine pace-sicurezza;
dopo l'approvazione della legge 133/08, avvalendosi della possibilità di rimodulare le spese, il Ministero degli affari esteri ha deciso di concentrare tutto il taglio sulle risorse previste dalla legge 49/1987 che hanno subito una riduzione finale del 56 per cento (circa 400 milioni di euro), anche se queste rappresentavano allora solo il 26 per cento delle spese del Ministero;
dal 2000 al 2007 gli stanziamenti per la cooperazione allo sviluppo della legge 49/87 hanno rappresentato in media il 24,5 per cento delle disponibilità complessive del Ministero degli affari esteri;
l'incidenza della cooperazione sul bilancio del Ministero degli affari esteri si conferma 15,7 per cento nel 2010 (come nel 2009) ed è pari allo 0,042 per cento delle risorse del bilancio dello Stato (l'incidenza era dello 0,043 per cento nel 2009);
tra 2008 e 2010 il bilancio del Ministero Affari Esteri si contrae del 18 per cento, con significative variazioni interne: il programma cooperazione allo sviluppo si riduce del 56 per cento, mentre la cooperazione politica cresce del 24,4 per cento arrivando a costituire il 59 per cento del bilancio, circa 1,2 miliardi di euro;
l'articolo 2 del decreto-legge in esame prevede un taglio generale del 10 per cento alle missioni dei Ministeri, escludendo università, ricerca, informatica e 5 per mille, rinviando all'Allegato 1 per ulteriori dettagli;
l'allegato indica un taglio complessivo del bilancio statale per 2,4 miliardi di euro, a cui il Ministero degli affari esteri contribuisce per 43 milioni di euro; non molto se consideriamo che il bilancio MAE è di circa 2 miliardi di euro;
all'interno del Ministero degli affari esteri la Missione «Italia nel Mondo», che contiene il programma cooperazione allo sviluppo, viene decurtata di 42 milioni di euro;
se, come avvenuto con la legge 133/08, il Ministero degli affari esteri deciderà di fare assorbire il taglio previsto di 42 milioni di euro dal programma Cooperazione allo sviluppo, gli stanziamenti della legge 49/87 nel 2010 saranno di appena 170 milioni di euro: si tratta di un ammontare che copre appena i costi amministrativi (circa 25 milioni di euro) e il rifinanziamento delle iniziative pluriennali già approvate negli anni precedenti (circa 110 milioni di euro); la Cooperazione allo sviluppo sarebbe in grado di approvare nuove iniziative per 30 milioni di euro, pari a meno di 1/6 delle disponibilità ad inizio 2010,

impegna il Governo

compatibilmente con le esigenze di finanza pubblica, a valutare l'opportunità di non ripartire sul programma «Cooperazione allo sviluppo» la riduzione di 42 milioni di euro prevista dal decreto-legge in esame per la Missione «Italia nel Mondo» del Ministero degli affari esteri, in quanto un ulteriore ribasso danneggerebbe gravemente la cooperazione bilaterale allo sviluppo, già di per sé in agonia a causa dei tagli apportati con le leggi finanziarie per gli anni 2009 e 2010;
a mantenere e favorire, in questa fase di grande limitatezza dei fondi, il patrimonio acquisito negli anni dagli attori della cooperazione allo sviluppo ed in particolare dalle Ong, alcune delle quali hanno ricevuto apprezzamento dai governi locali e dalle agenzie internazionali con cui collaborano e pertanto i loro interventi dovrebbero essere considerati prioritari nella programmazione delle cooperazione bilaterale del nostro Paese;
ad adottare opportune iniziative per una migliore razionalizzazione della cooperazione, con l'attuazione di una vera e riconosciuta sussidiarietà, che veda coinvolti, in un approccio di sistema, i principali soggetti, dalle Ong, alle imprese, alle università, alle Regioni.
9/3638/314.(Testo modificato nel corso della seduta)Adornato, Pezzotta.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

aiuto allo sviluppo

aiuto di Stato

centro di ricerca

collaborazione in materia di bilancio

cooperazione politica

costo d'esercizio

malattia infettiva

politica estera

promozione culturale

spese di funzionamento