ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03638/280

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 360 del 28/07/2010
Firmatari
Primo firmatario: GENTILONI SILVERI PAOLO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/07/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARETTA PIER PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010
VENTURA MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010
BOCCIA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010
CALVISI GIULIO PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010
CAPODICASA ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010
DE MICHELI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010
DUILIO LINO PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010
GENOVESE FRANCANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010
MARCHI MAINO PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010
MARINI CESARE PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010
MISIANI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010
NANNICINI ROLANDO PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010
RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010
SERENI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010
VANNUCCI MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010


Stato iter:
29/07/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 28/07/2010
CASERO LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 28/07/2010

PARERE GOVERNO IL 28/07/2010

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 28/07/2010

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 29/07/2010

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 29/07/2010

CONCLUSO IL 29/07/2010

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/3638/280
presentato da
PAOLO GENTILONI SILVERI
testo di
giovedì 29 luglio 2010, seduta n.361

La Camera,
premesso che:
il passaggio del sistema televisivo alla tecnologia digitale utilizzando più efficienti algoritmi di compressione del segnale rispetto a quanto avviene con la tv analogica consente di trasmettere un maggior numero di canali utilizzando una porzione minore dello spettro delle frequenze elettromagnetiche;
la porzione di spettro che si guadagna, il Dividendo Digitale, è una risorsa fondamentale per l'intero comparto della comunicazione e per la stessa industria delle telecomunicazioni, poiché le frequenze liberate possono essere utilizzate per irradiare nuovi canali televisivi e radiofonici, per trasmettere ad alta definizione parte dei canali televisivi esistenti o essere utilizzate dagli operatori telefonici per implementare servizi di connettività mobile, in particolare per quanto riguarda Internet a banda larga sui telefoni cellulari;
la possibilità di assegnare ai nuovi servizi di telecomunicazione, attraverso procedure di evidenza pubblica, le frequenze liberate a seguito del passaggio delle trasmissioni televisive dall'analogico al digitale è già stata effettuata o prevista in gran parte dei Paesi europei;
in Germania, in cui si è appena conclusa la gara per l'assegnazione del dividendo digitale agli operatori di telefonia mobile, è stata superata quota 4,4 miliardi di euro, una somma quasi pari a quella tagliata annualmente a tutte le regioni italiane dalla Manovra finanziaria;
negli Stati Uniti, in Spagna, in Francia, nel Regno Unito e in Svizzera sono già stati previsti propri bandi nazionali;
secondo lo studio della Commissione Europea, «A European approach to the digital divide» del settembre 2009, l'apertura ai servizi mobili a banda larga entro il 2015 in tutti gli Stati membri permetterebbe di creare un valore aggiunto pari almeno a 17 miliardi di euro, che potrebbe raggiungere i 44 miliardi di euro in finzione del ritmo di sviluppo dei servizi senza fili in banda larga;
la decisione della Commissione europea del 6 maggio 2010/267/EU ha stabilito regole armonizzate per l'allocazione delle frequenze radio da parte degli Stati membri con lo scopo di favorire l'utilizzo per le reti a banda larga senza fili, e richiede che gli stessi Stati mettano parte del dividendo digitale a disposizione per i servizi di comunicazione mobile a banda larga;
il nuovo Piano nazionale di assegnazione delle frequenze, approvato dall'Agcom il 3 giugno 2010, prevede di mettere a disposizione dei servizi di telecomunicazione le risorse non utilizzate, i cosiddetti white spaces, derivanti dalla nuova allocazione, resa più efficiente dalla compressione del segnale in tecnica digitale;
complice la crisi economica, gli investimenti nella banda larga in Italia sono in una fase di stallo e il piano dei Viceministro dello sviluppo economico di portare in tutte le case italiane la banda larga a 2magbit/s, che prevedeva tra l'altro la creazione di 60 mila nuovi posti di lavoro, 30 mila nuovi cantieri e una crescita del Pil pari allo 0,2 per cento, è stato pesantemente depotenziato dal blocco dei fondi già approvati dal Cipe,

impegna il Governo:

a valutare l'opportunità di conferire all'Agcom il compito di individuare le frequenze destinate all'implementazione dei servizi della banda larga mobile, i cui diritti d'uso dovranno essere assegnati con gara ad offerta economica entro 12 mesi dalla pubblicazione della legge di conversione del presente decreto, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica;
a destinare un terzo delle risorse ricavate con la gara a interventi tesi a combattere il digital divide e a promuovere la diffusione della banda larga.
9/3638/280.(Testo modificato nel corso della seduta)Gentiloni Silveri, Baretta, Ventura, Boccia, Calvisi, Capodicasa, De Micheli, Duilio, Genovese, Marchi, Cesare Marini, Misiani, Nannicini, Rubinato, Sereni, Vannucci, De Pasquale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

banda di frequenze

creazione di posti di lavoro

crescita economica

divario digitale

industria delle telecomunicazioni

pianificazione nazionale

telecomunicazione

televisione