Legislatura: 16Seduta di annuncio: 360 del 28/07/2010
Primo firmatario: TURCO LIVIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/07/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 28/07/2010 CASERO LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
ACCOLTO IL 28/07/2010
PARERE GOVERNO IL 28/07/2010
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 28/07/2010
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 29/07/2010
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 29/07/2010
CONCLUSO IL 29/07/2010
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge in esame prevede tagli lineari del 10 per cento delle dotazioni finanziarie (spese rimodulabili) delle missioni di spesa di ciascun Ministero;
nello specifico, l'Allegato 1 alla manovra correttiva riporta relativamente al Ministero della salute un taglio di 13.706 milioni di euro per l'anno 2011 di cui 2.322 per la ricerca e l'innovazione e 8.364 per la tutela alla salute, di 14.105 milioni di euro per l'anno 2012 e di 14.090 milioni di euro per l'anno 2013 mentre per il ministero del lavoro e delle politiche sociali prevede un taglio di 12.326 milioni di euro per l'anno 2011 di cui 175 per i diritti sociali, politiche sociali e famiglia, 11 per le politiche dell'immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti, un taglio di 12.235 milioni di euro per l'anno 2012 ed un analogo taglio per l'anno 2013;
le politiche sociali non possono essere solo considerate come una voce di spesa nel bilancio di uno stato a cui vanno anteposte politiche di risanamento economico, di investimenti produttivi e in infrastrutture;
le politiche a vantaggio delle persone e delle famiglie sono invece investimenti per lo sviluppo in quanto creano al pari della ricerca scientifica, delle politiche educative e formative i presupposti al progresso sociale e civile di un paese;
investire sulla persona, sulle sue capacità, sulla sua autonomia, sulla capacità di autorganizzarsi, significa produrre ricchezza economica e sociale indispensabile allo sviluppo;
lo sviluppo di un Paese, il rinnovamento del rapporto di fiducia tra Istituzioni e cittadini e lo stretto legame tra solidarietà, sicurezza e legalità, si realizzano, prima di tutto, con l'affermazione di una politica che superi le disuguaglianze e garantisca diritti e tutele a tutti, cittadini e non,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di adottare ulteriori iniziative normative volte a:
introdurre tutte le misure atte a prevenire le condizioni di povertà, assumendo come riferimento l'Agenda sociale europea, nonché a definire i livelli essenziali delle prestazioni sociali (leps), così come previsti all'articolo 22 della legge quadro n. 328 del 2000 e dall'articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione e ad integrare con risorse economiche adeguate il fondo nazionale per le politiche sociali, in modo da garantire, su tutto il territorio nazionale, sia risorse adeguate per il mantenimento, sia opportunità reali per l'inserimento sociale;
ad individuare gli indirizzi, gli strumenti e le risorse per un Piano nazionale contro le povertà prendendo in carico le persone e le famiglie che sono in condizioni disagiate;
a definire una politica universalistica di lotta alle povertà superando la giungla attuale di interventi settoriali, categoriali e locali che il più delle volte accentuano le diseguaglianze perché tutelano alcuni e non altri nelle stesse condizioni di bisogno;
ad adottare le misure normative ed economiche necessarie affinché gli enti locali possano costituire punti unici d'Accesso alla rete integrata dei servizi sociali per la presa in carico delle persone e delle famiglie mediate progetti assistenziali personalizzati finalizzati al superamento delle condizioni di disagio economico e delle cause che lo determinano.
9/3638/189.(Testo modificato nel corso della seduta)Livia Turco.
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