ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03638/171

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 360 del 28/07/2010
Firmatari
Primo firmatario: MARTELLA ANDREA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/07/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VIOLA RODOLFO GIULIANO PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010
BOCCI GIANPIERO PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010
ESPOSITO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010
GINOBLE TOMMASO PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010
IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010
MARANTELLI DANIELE PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010
MARGIOTTA SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010
MOTTA CARMEN PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2010


Stato iter:
29/07/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 28/07/2010
Resoconto CASERO LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 29/07/2010
Resoconto MARGIOTTA SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 28/07/2010

PARERE GOVERNO IL 28/07/2010

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 28/07/2010

DISCUSSIONE IL 29/07/2010

RESPINTO IL 29/07/2010

CONCLUSO IL 29/07/2010

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/3638/171
presentato da
ANDREA MARTELLA
testo di
giovedì 29 luglio 2010, seduta n.361

La Camera,
premesso che:
il disegno di legge in esame delinea nella sostanza di una manovra correttiva da 24,9 miliardi di euro nel biennio 2010-2011 che penalizza in particolare Regioni ed enti locali e taglia il welfare colpendo in particolare l'assistenza sanitaria;
la manovra è stata giustificata dalle richieste di un maggior rigore da parte della Commissione Europea nel contenimento della spesa pubblica, ma è stata concepita e realizzata, come dimostrano le numerose proteste da parte delle categorie più disparate della stessa amministrazione pubblica, spesso operando tagli di carattere quantitativo piuttosto che qualitativo, che vanno ad incidere anche su servizi essenziali che dovrebbero essere garantiti dallo Stato o dalle autonomie locali;
i Governatori delle Regioni nel loro documento presentato il 9 giugno scorso in occasione dell'incontro con i ministri dell'economia e delle finanze, delle regioni e delle riforme hanno calcolato, come riportato dal Sole 24 Ore, che «su una spesa nel biennio di 64 miliardi di euro, le Regioni a statuto ordinario subirebbero tagli di spesa del 13,28 per cento, quelle speciali del 4,16 per cento. I Comuni del 3,1 per cento, le Province del 3,7 per cento, mentre per lo Stato il taglio sarebbe soltanto dell'1,22 per cento». Per questi motivi nella riunione della Conferenza delle Regioni del 15 giugno è stato approvato un documento all'unanimità in cui si definisce il disegno di legge in esame «testo senza condivisione, né sulle misure né sull'entità del taglio»;
il taglio appare tanto più grave se si effettua una valutazione qualitativa dei tagli di spesa, perché si tagliano nel biennio più di 3.557 milioni di euro al trasporto pubblico locale (asset chiave per qualsiasi politica che voglia perseguire l'obiettivo della riduzione del traffico privato) e quasi 461 milioni di euro alla spesa ambientale;
alla lettera a) del comma 1 dell'articolo 47 del disegno di legge in esame si stabilisce, nella sostanza, che vengano approvate per legge tutte le convenzioni autostradali già firmate tra ANAS SpA e società concessionarie entro il 31 luglio prossimi;
questa disposizione è stata concepita dopo che nella presente legislatura sono state già approvate ope legis, ex articolo 8-duodecies del dl 59/2008, converto nella l. 101/2008 (come richiamato al comma 1 dell'articolo 7 del disegno di legge in esame), dieci convenzioni;
ancora una volta sembra che si voglia eludere, con una disposizione normativa, il percorso di verifica previsto dal comma 84 dell'articolo 2 del decreto-legge n. 262 del 2006, in ragione del quale ogni schema di convenzione deve passare al vaglio del Nucleo per l'Attuazione delle linee guida per la Regolazione dei Servizi di pubblica utilità, per poi passare all'esame del CIPE, e alle Commissioni parlamentari competenti in materia;
la scelta del Governo sembra orientata a garantire i privilegi delle società concessionarie autostradali che, in questo modo, operano in un mercato protetto; un meccanismo discorsivo il cui prezzo è pagato dai consumatori,

impegna il Governo:

ad evitare, in futuro, simili forzature e a rispettare i principi introdotti con il decreto-legge n. 262 del 2006, il cui obiettivo è quello di evitare automatismi che potrebbero essere eccessivamente discrezionali e basati prevalentemente su valutazioni di carattere politico.
9/3638/171. Martella, Viola, Mariani, Realacci, Benamati, Bocci, Braga, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Motta, Zamparutti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

autonomia

concessionario

ente locale

mercato

politica ambientale

pubblica amministrazione

servizio pubblico

spesa pubblica

trasporto pubblico