Legislatura: 16Seduta di annuncio: 360 del 28/07/2010
Primo firmatario: SORO ANTONELLO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/07/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 28/07/2010 CASERO LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
ACCOLTO IL 28/07/2010
PARERE GOVERNO IL 28/07/2010
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 28/07/2010
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 29/07/2010
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 29/07/2010
CONCLUSO IL 29/07/2010
La Camera,
premesso che:
l'articolo 2 del provvedimento dispone una riduzione lineare del 10 per cento delle dotazioni finanziarie a legislazione vigente delle missioni di spesa di ciascun Ministero;
pur nel rispetto dei saldi fissati, sarebbe stato preferibile effettuare scelte selettive e misure in grado di incidere su disfunzioni e sprechi che ostacolano un funzionamento efficiente, sui meccanismi strutturali che generano la spesa, adottando misure di razionalizzazione non incidenti su spese essenziali;
per quanto attiene al Ministero degli Affari Esteri, il taglio lineare del 10 per cento si traduce in una riduzione complessiva di 43.926.000 euro per il 2011, di 43.885.000 euro per il 2012 e di 43015.000 per il 2013 che inciderà in modo rilevante e preoccupante sulla missione «Italia in Europa e nel mondo»;
la manovra è sbagliata in quanto si limita a ridurre la spesa pubblica in modo indiscriminato e non equo, è strutturalmente debole e iniqua, priva di una prospettiva per il futuro dei cittadini, ai quali viene chiesto l'ennesimo sacrificio senza che a ciò corrisponda la contemporanea previsione di misure e mezzi atti a generare crescita e sviluppo per il futuro;
una manovra, che sebbene sia presentata come una manovra europea, è poco in linea con quanto predisposto da altri paesi membri. In Europa, la maggior parte dei paesi ha scelto di impegnare rilevanti risorse di bilancio, accanto a manovre di stabilizzazione economica, per attuare provvedimenti di stimolo all'economia, alla sanità e al welfare. Nei paesi del nord Europa si chiedono sacrifici ai cittadini più abbienti, in Francia e in Germania, accanto ai tagli degli sprechi non si sacrificano le risorse in favore delle famiglie, dell'educazione della scuola. In Germania oltre la metà del maggiore deficit è imputabile a misure di sostegno dell'economia (tra le quali rileva l'intangibilità delle risorse in favore della ricerca); in Spagna circa un terzo; in Francia poco più di un quarto;
in controtendenza con quanto avviene nei paesi europei e anche negli Stati Uniti, per l'Italia, gli interventi di sostegno anti-crisi hanno avuto un impatto nullo sul disavanzo, mentre avrebbero attenuato la caduta del Pil per circa 0,5 punti percentuali, secondo i recenti dati della Banca d'Italia;
il taglio lineare del 10 per cento, frutto di una logica ragionieristica, comporterà un ulteriore erosione delle strutture della politica estera nazionale e inciderà sui programmi rilevanti per il compatto estero, con ricadute preoccupanti sulle risorse volte a tutelare le esigenze delle comunità italiane all'estero. Si tratta di risorse vitali per il funzionamento della rete diplomatico consolare, per il sostegno dei nostri connazionali più bisognosi all'estero, per la promozione della lingua e della cultura italiana e la proiezione dell'Italia nel mondo;
i pesanti tagli previsti dalla manovra correttiva determineranno un'ulteriore ridimensionamento della rete diplomatico-consolare, nell'assoluta assenza di un progetto ambizioso per la valorizzazione dell'esistente e di una razionalizzazione improntata a maggiori economie e maggiori efficienze. Il processo di razionalizzazione avviato dal Governo è unicamente improntato alla chiusura di sedi consolari, con ripercussioni negative soprattutto laddove permane una consistente presenza di comunità italiane e dove rileva una posizione strategica italiana nella promozione dell'interscambio commerciale e culturale con paesi importanti. Stenta invece a partire il progetto di una reale razionalizzazione della rete diplomatico-consolare improntato alla ristrutturazione tecnologica e informatizzata delle sedi all'estero,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di procedere ad una reale razionalizzazione della rete diplomatico-consolare, mediante la predisposizione di misure volte all'eliminazione delle duplicazioni nella struttura esistente, all'accorpamento in un'unica figura di riferimento diplomatico delle diverse rappresentanze operanti nella stessa sede, all'integrazione degli uffici amministrativi nelle stesse località e alla trasformazione di alcuni consolati generali in agenzie consolari presso le ambasciate presenti nella stessa città; nonché all'adozione di misure di semplificazione amministrativa degli uffici all'estero e alla predisposizione di programmi in grado di rispondere in tempi adeguati alle esigenze delle imprese e dei cittadini italiani all'estero.
9/3638/150. (Testo modificato nel corso della seduta) Soro.
EUROVOC :agenzia all'estero
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